Giardino intitolato a Palmina, dopo un anno niente di fatto

Il 25 novembre 2016 annunciata l'approvazione della delibera, ma la targa ancora non c'è

lunedì 27 novembre 2017
A cura di Elga Montani
Dopo la riapertura del caso della giovane fasanese Palmina Martinelli e in seguito alle celebrazioni per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, si apre a Bari una piccola polemica. Riguarda l'intitolazione alla 14enne, morta bruciata viva e ad oggi ancora senza giustizia, dopo che coloro che lei stessa aveva additato come colpevoli sono stati assolti e il suo caso archiviato come suicidio, di un giardino in città.

Lo scorso anno, proprio in occasione della giornata del 25 novembre, infatti, il Comune di Bari aveva annunciato l'intitolazione di tre giardini cittadini a tre donne speciali, una delle quali era proprio Palmina Martinelli. A lei l'amministrazione cittadina aveva deciso di intitolare la nuova area verde in viale J.F. Kennedy angolo via Mauro Amoruso.

«A quasi sei mesi dalle delibere di Giunta – denunciava il Movimento 5 Stelle cittadino a maggio – non vi è traccia né delle targhe né di alcuna programmazione per l'acquisto delle stesse, considerando che al momento parrebbero mancare le dovute coperture a bilancio per acquistare le targhe ed effettuare l'installazione delle stesse (situazione paradossale visto che spesso si attinge dal fondo di riserva per una fornitura imprevista o non programmata ma in questo caso trattasi di spesa che dovrebbe esser stata programmata, alla luce delle delibere di Giunta del 2016)».

Proprio a causa di questa mancanza di fondi, un gruppo di cittadini fece una "colletta", a cui parteciparono anche i parenti di Palmina, e in questo modo si era provveduto ad acquistare la targa. Ma ancora oggi, come denunciano alcuni cittadini, non c'è stata alcuna intitolazione ufficiale, e la targa per la giovane Palmina: «e dedicata ad una donna che tutta Italia sta celebrando, è chiusa in uno scantinato di un marmista».

Speriamo che le manifestazioni di questi giorni, e la rinnovata attenzione sul caso di Palmina Martinelli, permettano finalmente l'apposizione di questa targa a Bari, una targa che possa essere da monito, ma allo stesso tempo anche d'aiuto a tutte quelle donne, e non solo, vittime di violenza.