Giornate FAI d'autunno, a Bari apre le porte la Casa del Mutilato

Appuntamento sabato 15 e domenica 16 ottobre, ai visitatori verrà chiesto un contributo simbolico di 3 euro

venerdì 14 ottobre 2022 12.31
Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l'undicesima edizione, le Giornate FAI d'Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l'Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d'autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.

I delegati e volontari della fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo "il nostro patrimonio", e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com'è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Sono oltre 700 le proposte in 350 città d'Italia, in tutte le regioni: meraviglie da scoprire, nascoste in luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano storia e natura dell'Italia, spaziando dall'archeologia all'architettura, dall'arte all'artigianato, dalla tradizione alla memoria, dall'antico al moderno, dalla città alla campagna. Dai palazzi delle istituzioni alle architetture civili -ospedali, carceri, scuole e università, e perfino porti - da chiese e conventi a dimore private, ville e castelli, da siti archeologici a moderni centri di ricerca, dai borghi immersi nella natura a parchi, giardini e orti in città, dai villaggi operai ai laboratori artigianali e alle industrie del made in Italy: tutto questo, e molto altro, è il patrimonio culturale dell'Italia che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.

Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione e dell'attività del FAI (l'elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all'evento sono consultabili sul sitowww.giornatefai.it). Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l'iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell'evento.

BARI - Casa del Mutilato


La Casa del Mutilato è un edificio monumentale costruito per ricordare l'eroismo e i sacrifici dei soldati menomati per aver combattuto in difesa dell'Italia. Progettato dall'architetto barese Pietro Favia, è stato costruito tra il 1935 e il 1939 ed è composto di tre piani fuori terra e uno seminterrato. Sorge isolato rispetto alle costruzioni circostanti del quartiere Libertà e si distingue dal contesto urbano, perché realizzato su una superficie triangolare, collocata in posizione arretrata rispetto all'allineamento degli edifici pubblici del Lungomare Vittorio Veneto. È sede della Sezione Provinciale e del Comitato Regionale Puglia dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

La lunga storia della costruzione della Casa del Mutilato ha avuto inizio nel 1924 e dopo una serie di vicende, il progetto definitivo, il terzo in ordine temporale, è stato approvato e reso esecutivo il 10 gennaio 1935. La cerimonia della posa della prima pietra si è tenuta il 20 maggio 1935 alla presenza di una folta rappresentanza di mutilati e invalidi di guerra e delle principali autorità cittadine. L'Arcivescovo di Bari dell'epoca, Mons. Marcello Mimmi, ha impartito la benedizione al blocco lapideo su cui è stata incisa la frase: 'Quando si è tanto sofferto e combattuto, la vittoria è un patrimonio sacro intangibile e inviolabile che tutte le generazioni debbono rispettare e aumentare'. I lavori di costruzione delle strutture in muratura e in calcestruzzo armato sono terminate nel 1940, quando è stato installato, nel piazzale antistante il porticato monumentale, un alto pennone con alla base un pilo portabandiera raffigurante un fascio littorio in metallo, donato dall'Acquedotto Pugliese. Il 21 aprile 1940 la Casa del Mutilato è stata inaugurata solennemente dal Presidente Nazionale dell'ANMIG, Carlo Delcroix e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luigi Russo.

Ben cinquemila mutilati delle province pugliesi e lucane insieme ai reparti militari, alle organizzazioni del regime e alle associazioni combattentistiche hanno sfilato in un grande corteo sul lungomare denominato all'epoca Corso della Vittoria.