Giornate Fai d'autunno, a Bari visite guidate al palazzo del governo
Appuntamento sabato 14 e domenica 15 ottobre con la XII edizione della manifestazione
venerdì 13 ottobre 2023
14.06
Tornano sabato 14 e domenica 15 ottobre le Giornate FAI d'Autunno, l'evento di piazza, giunto alla XII edizione, che il Fondo Ambiente Italiano dedica ogni anno alla scoperta di luoghi di interesse culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Nel fine settimana, animato dai gruppi Fai Giovani assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione, saranno proposte visite straordinarie in 700 luoghi in oltre 350 città d'Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché originali o poco valorizzati e conosciuti.
A Bari per l'occasione saranno aperte le porte del Palazzo del Governo in piazza Libertà: si potrà salire eccezionalmente lo scalone monumentale fino al piano nobile e visitare l'ufficio del Prefetto con le sale di rappresentanza, il grande salone delle feste e delle cerimonie ufficiali, dal pavimento pregiato e dal soffitto decorato alla fine degli anni Trenta da Mario Prayer. Nel corso dei secoli il salone ha ospitato lo sfarzo delle feste dei Borbone e dei Savoia, i ricevimenti del regime fascista e le celebrazioni della nascita della Repubblica.
Tra i ricevimenti più importanti quello del 3 febbraio 1859 quando Franceschiello, figlio del Re Ferdinando di Borbone, ha sposato la granduchessa Maria Sofia di Baviera, sorella della celeberrima Sissi, e quello del 21 ottobre 1896 per la conversione alla religione cattolica della Principessa Elena di Montenegro che avrebbe sposato il futuro Re Vittorio Emanuele III.
Per gli iscritti al FAI (e per coloro che si iscriveranno) è previsto un itinerario esclusivo dedicato alla visita dell'appartamento del Presidente con lo studio di Aldo Moro, dove lo statista pugliese si raccoglieva per studiare e scrivere i suoi discorsi durante le frequenti visite a Bari, e ammirare i magnifici soffitti di Mario e Guido Prayer delle Sale delle Arti oggi economato e degli Stemmi.
Saranno presenti figuranti in abito d'epoca del "Gruppo danze storiche della Lute" di Noicattaro, Ensemble danze storiche "La Chirintana"di Bari e dell'associazione culturale e ambientale "Stella Del Monte".
Le visite saranno a cura dei volontari della Delegazione FAI di Bari, dei volontari dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Bari e degli apprendisti ciceroni studenti del corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, del liceo classico Flacco, del liceo scientifico Scacchi e dell'Istituto Vivante.
Gli orari delle visite saranno sabato 14 dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso 18.30) e domenica 15 dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso 19.30).
Alle attività previste nella mattinata di domani parteciperanno l'assessora alle Culture Ines Pierucci e la consigliera delegata alla valorizzazione del patrimonio culturale Micaela Paparella.
Il Palazzo del Governo, ex Convento di San Domenico ed ex sede dell'Intendenza, sorge tra la città antica e la città nuova, di fronte al palazzo del Municipio e al Teatro Piccinni, edificati successivamente. L'ex Convento era all'interno delle mura del borgo antico che dopo il 1810 vennero abbattute e il fossato che le circondava venne colmato facendo apparire l'edificio in tutta la sua maestosità. I lavori di adeguamento e conversione dell'ex Convento furono affidati nel 1815 all'architetto Giuseppe Gimma, che nel 1812 aveva ricevuto l'incarico per la fondazione del nuovo borgo.
Nel fine settimana, animato dai gruppi Fai Giovani assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione, saranno proposte visite straordinarie in 700 luoghi in oltre 350 città d'Italia, selezionati perché solitamente inaccessibili oppure perché originali o poco valorizzati e conosciuti.
A Bari per l'occasione saranno aperte le porte del Palazzo del Governo in piazza Libertà: si potrà salire eccezionalmente lo scalone monumentale fino al piano nobile e visitare l'ufficio del Prefetto con le sale di rappresentanza, il grande salone delle feste e delle cerimonie ufficiali, dal pavimento pregiato e dal soffitto decorato alla fine degli anni Trenta da Mario Prayer. Nel corso dei secoli il salone ha ospitato lo sfarzo delle feste dei Borbone e dei Savoia, i ricevimenti del regime fascista e le celebrazioni della nascita della Repubblica.
Tra i ricevimenti più importanti quello del 3 febbraio 1859 quando Franceschiello, figlio del Re Ferdinando di Borbone, ha sposato la granduchessa Maria Sofia di Baviera, sorella della celeberrima Sissi, e quello del 21 ottobre 1896 per la conversione alla religione cattolica della Principessa Elena di Montenegro che avrebbe sposato il futuro Re Vittorio Emanuele III.
Per gli iscritti al FAI (e per coloro che si iscriveranno) è previsto un itinerario esclusivo dedicato alla visita dell'appartamento del Presidente con lo studio di Aldo Moro, dove lo statista pugliese si raccoglieva per studiare e scrivere i suoi discorsi durante le frequenti visite a Bari, e ammirare i magnifici soffitti di Mario e Guido Prayer delle Sale delle Arti oggi economato e degli Stemmi.
Saranno presenti figuranti in abito d'epoca del "Gruppo danze storiche della Lute" di Noicattaro, Ensemble danze storiche "La Chirintana"di Bari e dell'associazione culturale e ambientale "Stella Del Monte".
Le visite saranno a cura dei volontari della Delegazione FAI di Bari, dei volontari dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Bari e degli apprendisti ciceroni studenti del corso di laurea triennale in Scienze dei beni culturali dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, del liceo classico Flacco, del liceo scientifico Scacchi e dell'Istituto Vivante.
Gli orari delle visite saranno sabato 14 dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso 18.30) e domenica 15 dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso 19.30).
Alle attività previste nella mattinata di domani parteciperanno l'assessora alle Culture Ines Pierucci e la consigliera delegata alla valorizzazione del patrimonio culturale Micaela Paparella.
Il Palazzo del Governo
Il Palazzo del Governo, ex Convento di San Domenico ed ex sede dell'Intendenza, sorge tra la città antica e la città nuova, di fronte al palazzo del Municipio e al Teatro Piccinni, edificati successivamente. L'ex Convento era all'interno delle mura del borgo antico che dopo il 1810 vennero abbattute e il fossato che le circondava venne colmato facendo apparire l'edificio in tutta la sua maestosità. I lavori di adeguamento e conversione dell'ex Convento furono affidati nel 1815 all'architetto Giuseppe Gimma, che nel 1812 aveva ricevuto l'incarico per la fondazione del nuovo borgo.