Giornate FAI di primavera 2018: «Al Conservatorio un percorso nel nome di Nino Rota»
Sabato 24 e domenica 25 il Fondo Ambientale apre l'Auditorium ristrutturato. Maselli: «Ci sono luoghi che vanno riscoperti»
mercoledì 21 marzo 2018
13.58
Tornano anche quest'anno le Girornate FAI di primavera, iniziativa del Fondo Ambientale Italiano giunta alla 26° edizione. Nel weekend di sabato 24 e domenica 25 marzo il FAI aprirà in tutta Italia oltre mille siti d'interesse storico-culturale, tra borghi, luoghi di culto, fortini, castelli e piccoli musei.
Non poteva rimanere fuori dal novero delle città inserite nel programma Bari, per cui il Fondo Ambientale ha pensato di aprire al pubblico l'Auditorium Nino Rota del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, una vera e propria casa della cultura cittadina inaugurata nuovamente ufficialmente a settembre e ora finalmente pronta a mettersi a disposizione della musica barese. Sabato (10:00-13:00 e 16:00-18:00) e domenica (10:00-18:00) prossimi, presso l'Auditorium del Conservatorio di Bari ci saranno visite guidate, mostre e iniziative culturali. Un programma fitto che è stato presentato stamani in conferenza stampa: il filo conduttore, come suggerisce la location, sarà la vita e l'opera di Nino Rota, il compositore che ha lasciato la sua impronta indelebile nel Conservatorio di Bari.
«La nostra collaborazione con il Conservatorio e l'Auditorium di Bari - esordisce la capo delegazione FAI di Bari Rossella Ressa - è stata un'idea straordinaria, nata da una conversazione con la presidente dell'Auditorium Marida Dentamaro. Apriremo le porte di questi due luoghi creando un percorso culturale che si snoderà nel nome di Nino Rota, alla riscoperta dei luoghi e delle stanze vissute dal grande maestro. Un viaggio nella Villa Lindemann, che dal 1958 ospita il Conservatorio, e nell'Auditorium voluto proprio da Nino Rota. Le due giornate a Bari sono interamente dedicate a lui, con spazi musicali dedicati ai visitatori e una mostra che racconta dell'incontro tra Rota e Fabrizio Fellini con foto inedite. Tutto sarà raccontato da 250 "Ciceroni" d'eccezione, alcuni che fanno parte del progetto alternanza scuola-lavoro, altri che presteranno servizio in regime di volontariato. Sarà una grande festa e come al solito ci aspettiamo una generosissima risposta della città, con iscrizioni, donazioni e tanta allegria. L'invito è, quindi, a partecipare in tanti ed è rivolto soprattutto a famiglie con bambini e ragazzi».
«Il FAI - continua l'assessore comunale alle Culture Silvio Maselli - è un nostro grande alleato, in virtù dell'impegno che profonde a servizio del territorio. Spesso la popolazione ignora la presenza di luoghi culturali di straordinaria importanza, che devono essere riscoperti e riportati al centro della città. Noi siamo seduti su un giacimento ricco di bellezze e il FAI è come un terremoto che fa risalire in superficie i beni culturali del territorio».
«L'intera comunità del Conservatorio - spiega Marida Dentamaro, presidente dell'Auditorium - ha voluto incentrare qui gli eventi FAI di primavera. Abbiamo provato a realizzare l'incontro tra la città che si riappropria di un suo patrimonio e l'intera istituzione del conservatorio. Le giornate FAI saranno precedute da due concerti in Auditorium, dove si esibirà un'orchestra mista di docenti studenti. Per motivi tecnici, tra cui l'accordatura delle canne dell'organo monumentale, sono stati necessari cinque mesi per riaprire al pubblico, ma ora l'Auditorium è pronto a essere di nuovo il gioiello della cultura barese».
«Abbiamo accettato la proposta del FAI - dice Pierluigi Schiavo, direttore artistico del Conservatorio - perché avevamo bisogno di uno sperone per rimettere a posto tante cose. Il nostro obiettivo era ridare dignità artistica a questo luogo, dove è custodito il pianoforte originale di Nino Rota che sarà suonato dai nostri giovanissimi studenti e sarà oggetto privilegiato delle visite guidate del prossimo weekend».
Durante il viaggio culturale proposto dal FAI nell'Auditorium verrà proiettato il documentario "Una Fiera, Una Città" girato da Giuseppe Schito sul tema del rapporto tra Bari e la Fiera del Levante e rimesso a nuovo dal produttore Nico Cirasola. All'interno dell'opera sono presenti musiche originali tratte da una Overture scritta proprio dal Maestro Rota.
Non poteva rimanere fuori dal novero delle città inserite nel programma Bari, per cui il Fondo Ambientale ha pensato di aprire al pubblico l'Auditorium Nino Rota del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, una vera e propria casa della cultura cittadina inaugurata nuovamente ufficialmente a settembre e ora finalmente pronta a mettersi a disposizione della musica barese. Sabato (10:00-13:00 e 16:00-18:00) e domenica (10:00-18:00) prossimi, presso l'Auditorium del Conservatorio di Bari ci saranno visite guidate, mostre e iniziative culturali. Un programma fitto che è stato presentato stamani in conferenza stampa: il filo conduttore, come suggerisce la location, sarà la vita e l'opera di Nino Rota, il compositore che ha lasciato la sua impronta indelebile nel Conservatorio di Bari.
«La nostra collaborazione con il Conservatorio e l'Auditorium di Bari - esordisce la capo delegazione FAI di Bari Rossella Ressa - è stata un'idea straordinaria, nata da una conversazione con la presidente dell'Auditorium Marida Dentamaro. Apriremo le porte di questi due luoghi creando un percorso culturale che si snoderà nel nome di Nino Rota, alla riscoperta dei luoghi e delle stanze vissute dal grande maestro. Un viaggio nella Villa Lindemann, che dal 1958 ospita il Conservatorio, e nell'Auditorium voluto proprio da Nino Rota. Le due giornate a Bari sono interamente dedicate a lui, con spazi musicali dedicati ai visitatori e una mostra che racconta dell'incontro tra Rota e Fabrizio Fellini con foto inedite. Tutto sarà raccontato da 250 "Ciceroni" d'eccezione, alcuni che fanno parte del progetto alternanza scuola-lavoro, altri che presteranno servizio in regime di volontariato. Sarà una grande festa e come al solito ci aspettiamo una generosissima risposta della città, con iscrizioni, donazioni e tanta allegria. L'invito è, quindi, a partecipare in tanti ed è rivolto soprattutto a famiglie con bambini e ragazzi».
«Il FAI - continua l'assessore comunale alle Culture Silvio Maselli - è un nostro grande alleato, in virtù dell'impegno che profonde a servizio del territorio. Spesso la popolazione ignora la presenza di luoghi culturali di straordinaria importanza, che devono essere riscoperti e riportati al centro della città. Noi siamo seduti su un giacimento ricco di bellezze e il FAI è come un terremoto che fa risalire in superficie i beni culturali del territorio».
«L'intera comunità del Conservatorio - spiega Marida Dentamaro, presidente dell'Auditorium - ha voluto incentrare qui gli eventi FAI di primavera. Abbiamo provato a realizzare l'incontro tra la città che si riappropria di un suo patrimonio e l'intera istituzione del conservatorio. Le giornate FAI saranno precedute da due concerti in Auditorium, dove si esibirà un'orchestra mista di docenti studenti. Per motivi tecnici, tra cui l'accordatura delle canne dell'organo monumentale, sono stati necessari cinque mesi per riaprire al pubblico, ma ora l'Auditorium è pronto a essere di nuovo il gioiello della cultura barese».
«Abbiamo accettato la proposta del FAI - dice Pierluigi Schiavo, direttore artistico del Conservatorio - perché avevamo bisogno di uno sperone per rimettere a posto tante cose. Il nostro obiettivo era ridare dignità artistica a questo luogo, dove è custodito il pianoforte originale di Nino Rota che sarà suonato dai nostri giovanissimi studenti e sarà oggetto privilegiato delle visite guidate del prossimo weekend».
Durante il viaggio culturale proposto dal FAI nell'Auditorium verrà proiettato il documentario "Una Fiera, Una Città" girato da Giuseppe Schito sul tema del rapporto tra Bari e la Fiera del Levante e rimesso a nuovo dal produttore Nico Cirasola. All'interno dell'opera sono presenti musiche originali tratte da una Overture scritta proprio dal Maestro Rota.