Giornate FAI per le scuole: l'iniziativa arriva anche a Bari
Dal 20 al 25 novembre sarà possibile visitare la Caserma Domenico Picca
sabato 11 novembre 2023
Giornate FAI per le scuole è il grande evento nazionale del FAI dedicato al mondo della scuola. Un'esperienza di educazione tra pari per scoprire il patrimonio di storia, arte e natura italiano.
Dal 20 al 25 novembre 2023 si svolgeranno le Giornate FAI per le scuole. Una settimana di visite scolastiche esclusive condotte dagli Apprendisti Ciceroni, giovani appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti per godere delle bellezze del nostro Paese sul territorio.
Anche a Bari arriva l'iniziativa, che prevede la visita guidata alla Caserma Domenico Picca.
Nel 1861, subito dopo l'Unità d'Italia, si era pensato di sistemare le truppe in una grande caserma nella parte Sud della città di Bari, che allora era nel massimo sviluppo. Così, nel 1864 il Comune assegnò all'Esercito un grande suolo che però nel 1871 cambiò destinazione d'uso e fu assegnato alla Stazione Ferroviaria mentre alla caserma fu dedicato un altro grande sito nell'aranceto del Convento di Sant'Antonio (Sec. XIX). Il convento e la chiesa, costruiti agli inizi del Seicento dai Frati Minori Riformati furono in principio dedicati a San Bernardino da Siena, poi dopo il crollo della precedente chiesa per il terremoto del 1831, la chiesa fu riedificata e ampliata tra il 1836 e il 1839 e dedicata a Sant'Antonio da Padova.
Il 22 maggio 1866 i frati lasciarono chiesa e convento per la soppressione postunitaria. Per la vicinanza alla chiesa, la caserma era stata intitolata inizialmente a "Sant'Antonio", poi rinominata "Caserma Puglie" e infine "Caserma Domenico Picca", dal nome dell'eroe molfettese, medaglia d'oro nella Prima Guerra Mondiale caduto sul Carso il 2 novembre 1916 e ricordato nell'epigrafe collocata sulla parete destra dell'androne principale d'ingresso su piazza Luigi di Savoia. ' Il complesso monumentale della caserma Domenico Picca, sottoposto a vincolo di tutela (con D.M. 15 luglio 1983, ai sensi del T.U. 499 del 29.10.99), è un bell'esempio di architettura militare dell'Ottocento, costruito secondo canoni neoclassici.
Il complesso è costituito da due corpi di fabbrica con due piani fuori terra ai quali è stato aggiunto il prolungamento del terzo livello. Quattro cortili interni separano il corpo centrale e i dormitori e nel mezzo ci sono delle cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. La facciata è caratterizzata da un portale monumentale, costituito da quattro colonne doriche a fusto liscio sormontate da un architrave ornato da triglifi e metope. Sebbene lo stile sia ascrivibile ad un tardo neoclassicismo, l'edificio si inserisce nel solco dell'eclettismo architettonico.
Dal 20 al 25 novembre 2023 si svolgeranno le Giornate FAI per le scuole. Una settimana di visite scolastiche esclusive condotte dagli Apprendisti Ciceroni, giovani appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti per godere delle bellezze del nostro Paese sul territorio.
Anche a Bari arriva l'iniziativa, che prevede la visita guidata alla Caserma Domenico Picca.
Comando militare esercito Puglia - Caserma Domenico Picca
La Caserma Domenico Picca è sorta nel 1873 dopo l'Unità d'Italia, su progetto dell'Ing. Michele Lofoco, espressamente per alloggiare i reggimenti di Cavalleria e Fanteria del Regio Esercito assegnati alla città di Bari. Non si trattava di una caserma borbonica riutilizzata dall'Esercito italiano o di un convento reimpiegato dopo le soppressioni napoleoniche e le leggi post - unitarie, ma di un edificio ipotizzato nel 1863, poco dopo il Plebiscito del 1860, ed espressamente destinato agli alloggi militari.Nel 1861, subito dopo l'Unità d'Italia, si era pensato di sistemare le truppe in una grande caserma nella parte Sud della città di Bari, che allora era nel massimo sviluppo. Così, nel 1864 il Comune assegnò all'Esercito un grande suolo che però nel 1871 cambiò destinazione d'uso e fu assegnato alla Stazione Ferroviaria mentre alla caserma fu dedicato un altro grande sito nell'aranceto del Convento di Sant'Antonio (Sec. XIX). Il convento e la chiesa, costruiti agli inizi del Seicento dai Frati Minori Riformati furono in principio dedicati a San Bernardino da Siena, poi dopo il crollo della precedente chiesa per il terremoto del 1831, la chiesa fu riedificata e ampliata tra il 1836 e il 1839 e dedicata a Sant'Antonio da Padova.
Il 22 maggio 1866 i frati lasciarono chiesa e convento per la soppressione postunitaria. Per la vicinanza alla chiesa, la caserma era stata intitolata inizialmente a "Sant'Antonio", poi rinominata "Caserma Puglie" e infine "Caserma Domenico Picca", dal nome dell'eroe molfettese, medaglia d'oro nella Prima Guerra Mondiale caduto sul Carso il 2 novembre 1916 e ricordato nell'epigrafe collocata sulla parete destra dell'androne principale d'ingresso su piazza Luigi di Savoia. ' Il complesso monumentale della caserma Domenico Picca, sottoposto a vincolo di tutela (con D.M. 15 luglio 1983, ai sensi del T.U. 499 del 29.10.99), è un bell'esempio di architettura militare dell'Ottocento, costruito secondo canoni neoclassici.
Il complesso è costituito da due corpi di fabbrica con due piani fuori terra ai quali è stato aggiunto il prolungamento del terzo livello. Quattro cortili interni separano il corpo centrale e i dormitori e nel mezzo ci sono delle cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. La facciata è caratterizzata da un portale monumentale, costituito da quattro colonne doriche a fusto liscio sormontate da un architrave ornato da triglifi e metope. Sebbene lo stile sia ascrivibile ad un tardo neoclassicismo, l'edificio si inserisce nel solco dell'eclettismo architettonico.