Giorno del Ricordo, cerimonia a Bari al Villaggio Trieste
Il sindaco: «Questo luogo simbolo drammatico della tragedia che si consumò a partire dal 1943 sul confine orientale del nostro Paese»
giovedì 10 febbraio 2022
15.35
In occasione del Giorno del ricordo, istituito per ricordare le vittime delle Foibe, stamattina, in largo Policarpo Scagliarini, nel Villaggio Trieste, si è svolta la cerimonia promossa dall'amministrazione comunale nel corso della quale il sindaco Antonio Decaro ha deposto una corona di alloro in memoria delle vittime delle Foibe.
«La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe. Affinché ciò che è accaduto in passato non accada mai più e sia monito per il presente e per le future generazioni - ha sottolineato il sindaco Decaro nel suo intervento -. Questo luogo, il villaggio Trieste, è l'emblema, il simbolo drammatico della tragedia che si consumò a partire dal 1943 sul confine orientale del nostro Paese. Proprio dall'esodo forzato degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra nacque questo luogo, che nel tempo è divenuto parte integrante della nostra città e simbolo dell'accoglienza dei baresi. Oggi ricordiamo e onoriamo la memoria dei martiri delle foibe, donne e uomini uccisi in nome di un furore politico e ideologico che non ammette giustificazioni e che tutti noi abbiamo il dovere di condannare e ricordare perché non torni mai più. La lunga scia di sangue e violenza che ha attraversato il nostro Paese e l'Europa intera nella prima metà del secolo scorso ha segnato in maniera indelebile la storia, con pagine di orrore e di ferocia che ancora interrogano il nostro essere umani. Vicende per le quali non esistono distinzioni né giustificazioni ideologiche. Per questo oggi rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e ai loro familiari: per risarcirli almeno del diritto al ricordo, consapevoli che la memoria è un atto indispensabile per ogni democrazia che voglia continuare a definirsi tale».
Alla cerimonia commemorativa hanno partecipato il questore Giuseppe Bisogno e la viceprefetta Valeria Pastorelli.
«La Repubblica italiana riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle foibe. Affinché ciò che è accaduto in passato non accada mai più e sia monito per il presente e per le future generazioni - ha sottolineato il sindaco Decaro nel suo intervento -. Questo luogo, il villaggio Trieste, è l'emblema, il simbolo drammatico della tragedia che si consumò a partire dal 1943 sul confine orientale del nostro Paese. Proprio dall'esodo forzato degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra nacque questo luogo, che nel tempo è divenuto parte integrante della nostra città e simbolo dell'accoglienza dei baresi. Oggi ricordiamo e onoriamo la memoria dei martiri delle foibe, donne e uomini uccisi in nome di un furore politico e ideologico che non ammette giustificazioni e che tutti noi abbiamo il dovere di condannare e ricordare perché non torni mai più. La lunga scia di sangue e violenza che ha attraversato il nostro Paese e l'Europa intera nella prima metà del secolo scorso ha segnato in maniera indelebile la storia, con pagine di orrore e di ferocia che ancora interrogano il nostro essere umani. Vicende per le quali non esistono distinzioni né giustificazioni ideologiche. Per questo oggi rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e ai loro familiari: per risarcirli almeno del diritto al ricordo, consapevoli che la memoria è un atto indispensabile per ogni democrazia che voglia continuare a definirsi tale».
Alla cerimonia commemorativa hanno partecipato il questore Giuseppe Bisogno e la viceprefetta Valeria Pastorelli.