Giornata della memoria, Bari ricorda l'antifascista Filippo D’Agostino morto a Mathausen
La cerimonia a Palazzo di città. Di Sciascio: «Abbiamo l'obbligo di tenere vivi gli anticorpi contro il progetto di sterminio»
lunedì 27 gennaio 2020
13.52
In occasione della ventesima giornata della memoria per le vittime dell'olocausto, si è svolta questa mattina, a Palazzo di Città, su iniziativa dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia), in collaborazione con l'amministrazione comunale, la cerimonia in ricordo di Filippo D'Agostino: sindacalista, consigliere comunale di Bari, antifascista e vittima della deportazione.
Alla commemorazione, nel corso del quale è stata deposta una corona presso la targa commemorativa affissa nella sala consiliare del Comune, sono intervenuti il vicesindaco Eugenio Di Sciascio, il presidente di ANPI Bari Ferdinando Pappalardo e Sara Acquaviva, giovane studiosa ed esponente del comitato provinciale Anpi.
«Oggi - ha detto Eugenio Di Sciascio - è il giorno dedicato alla memoria di quello che non si pensava potesse mai succedere e che, invece, è successo. Siamo chiamati, quindi, a ricordare per tenere vivi gli anticorpi contro il progetto nazifascista di sterminare un intero 'genus' umano, e questo, per noi amministratori, rappresenta al contempo una necessità e un dovere. Lo facciamo qui, nell'aula consiliare, davanti alla targa che commemora un grande antifascista morto a Mauthausen insieme a migliaia di persone che sono state vittime della follia nazifascista. Dobbiamo ricordarci di lui come italiani, perché esiste questa idea approssimativa degli italiani "brava gente". Fare in modo che certi fantasmi "non tornino mai più" non è semplice né scontato, ma richiede un lungo processo di comprensione della nostra storia e di educazione delle coscienze, delle quali noi ci sentiamo ambasciatori. Santoyana scrisse che quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. Poter esprimere sui social qualunque idea, anche le più nefaste, infatti, è sì sintomo di libertà di espressione del pensiero, ma è necessario che la società abbia gli anticorpi per distinguere la verità storica da quello che verità non è. Insieme ai testimoni viventi di questa tragedia, siamo quindi chiamati a tenere accesa la fiaccola del ricordo perché l'orrore non si ripeta mai più».
Nel ringraziare l'amministrazione comunale per la vicinanza e la sensibilità ai temi e agli obiettivi di ANPI, Ferdinando Pappalardo ha ricordato la figura di D'Agostino, «Vittima dello sterminio, grande politico e dirigente sindacale ma, soprattutto, convinto antifascista. Oggi, il saluto a D'Agostino e la testimonianza dell'Anpi - ha sottolineato - sono affidati alla più giovane degli iscritti al comitato provinciale dell'associazione, Sara Acquaviva. Questo è il segnale che la testimonianza ereditata dai partigiani, si trasmette anche alle giovani generazioni, ed è un investimento per il futuro dell'antifascismo nella nostra città».
Dopo la cerimonia a Palazzo di Città, una corona è stata deposta in piazza Garibaldi, sulla facciata della chiesa di Maria Santissima del Rosario presso la targa che ricorda l'antifascista e deportato barese Giuseppe Zannini, amico di Aldo Moro.
Alla commemorazione, nel corso del quale è stata deposta una corona presso la targa commemorativa affissa nella sala consiliare del Comune, sono intervenuti il vicesindaco Eugenio Di Sciascio, il presidente di ANPI Bari Ferdinando Pappalardo e Sara Acquaviva, giovane studiosa ed esponente del comitato provinciale Anpi.
«Oggi - ha detto Eugenio Di Sciascio - è il giorno dedicato alla memoria di quello che non si pensava potesse mai succedere e che, invece, è successo. Siamo chiamati, quindi, a ricordare per tenere vivi gli anticorpi contro il progetto nazifascista di sterminare un intero 'genus' umano, e questo, per noi amministratori, rappresenta al contempo una necessità e un dovere. Lo facciamo qui, nell'aula consiliare, davanti alla targa che commemora un grande antifascista morto a Mauthausen insieme a migliaia di persone che sono state vittime della follia nazifascista. Dobbiamo ricordarci di lui come italiani, perché esiste questa idea approssimativa degli italiani "brava gente". Fare in modo che certi fantasmi "non tornino mai più" non è semplice né scontato, ma richiede un lungo processo di comprensione della nostra storia e di educazione delle coscienze, delle quali noi ci sentiamo ambasciatori. Santoyana scrisse che quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. Poter esprimere sui social qualunque idea, anche le più nefaste, infatti, è sì sintomo di libertà di espressione del pensiero, ma è necessario che la società abbia gli anticorpi per distinguere la verità storica da quello che verità non è. Insieme ai testimoni viventi di questa tragedia, siamo quindi chiamati a tenere accesa la fiaccola del ricordo perché l'orrore non si ripeta mai più».
Nel ringraziare l'amministrazione comunale per la vicinanza e la sensibilità ai temi e agli obiettivi di ANPI, Ferdinando Pappalardo ha ricordato la figura di D'Agostino, «Vittima dello sterminio, grande politico e dirigente sindacale ma, soprattutto, convinto antifascista. Oggi, il saluto a D'Agostino e la testimonianza dell'Anpi - ha sottolineato - sono affidati alla più giovane degli iscritti al comitato provinciale dell'associazione, Sara Acquaviva. Questo è il segnale che la testimonianza ereditata dai partigiani, si trasmette anche alle giovani generazioni, ed è un investimento per il futuro dell'antifascismo nella nostra città».
Dopo la cerimonia a Palazzo di Città, una corona è stata deposta in piazza Garibaldi, sulla facciata della chiesa di Maria Santissima del Rosario presso la targa che ricorda l'antifascista e deportato barese Giuseppe Zannini, amico di Aldo Moro.