Giro di scommesse illegali online, ai domiciliari Vito e Francesco Martiradonna
Padre e figlio vennero arrestati 14 novembre. Insieme a loro anche Tommy Parisi
mercoledì 19 dicembre 2018
9.51
Il Tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione e il trasferimento agli arresti domiciliari per Vito e Francesco Martiradonna. Padre e figlio sono ritenuti capi dell'organizzazione mafiosa, con base logistica nel nostro capoluogo, ritenuti responsabili della creazione di un sistema internazionale di scommesse online di natura illegale. Le manette della Dda erano scattate lo scorso 14 novembre ai polsi di 22 persone, fra cui i Martiradonna e Tommy Parisi, figlio del boss di Japigia Savinuccio, preso dopo due giorni di latitanza. Parisi attualmente si trova ancora in carcere (istanza di scarcerazione al vaglio del GIP) con l'accusa di intestazione fittizia senza l'aggravante mafiosa.
Gli indagati, al cospetto dei giudici del Tribunale della Libertà, hanno hanno voluto rinunciare ai motivi di ricorso in relazione ai gravi indizi di colpevolezza. La Procura ha dato parere favorevole all'attenuazione della misura cautelare.
Per Vito Martiradonna, meglio noto come "Vitin L'Enèl" ed ex cassiere del consorzio mafioso Capriati di Bari, la Procura antimafia ipotizza (anche per i suoi figli, a vario titolo) i reati di associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa, riciclaggio e autoriciclaggio, truffa e reati tributari, raccolta abusiva di scommesse, trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni.
Gli indagati, al cospetto dei giudici del Tribunale della Libertà, hanno hanno voluto rinunciare ai motivi di ricorso in relazione ai gravi indizi di colpevolezza. La Procura ha dato parere favorevole all'attenuazione della misura cautelare.
Per Vito Martiradonna, meglio noto come "Vitin L'Enèl" ed ex cassiere del consorzio mafioso Capriati di Bari, la Procura antimafia ipotizza (anche per i suoi figli, a vario titolo) i reati di associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa, riciclaggio e autoriciclaggio, truffa e reati tributari, raccolta abusiva di scommesse, trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni.