Giustizia, torna alla ribalta l'opzione Casermette
Riunione Comune, Agenzia del Demanio e Invitalia per accelerare la redazione del progetto preliminare
mercoledì 30 maggio 2018
19.02
Con il palagiustizia dichiarato inagibile, le tende nel parcheggio e i dipendenti sul piede di guerra, il Comune cerca di trovare una soluzione sostanziale al problema ripescando l'opzione "casermette". Il sindaco Antonio Decaro, insieme all'assessore all'urbanistica Carla Tedesco, ai tecnici della Ripartizione e ai progettisti del PUG, ha incontrato all'Urban center i tecnici dell'Agenzia del demanio e di Invitalia che stanno elaborando lo studio di fattibilità del nuovo polo giudiziario.
Già entro oggi il Comune valuterà tutti gli aspetti in modo da consentire all'Agenzia del Demanio e ad Invitalia di presentare lo studio al Ministero che deve completare le ultime verifiche sulle esigenze di spazi per poi procedere con il finanziamento della fase progettuale e della realizzazione del primo lotto del tribunale penale. L'iter si era bloccato a gennaio dopo la firma del protocollo d'intesa tra Comune e Ministero della giustizia. Ora in questa fase di incertezza totale sarà ancora più problematico avere un progetto definitivo. Intanto non tutti erano d'accordo per il nuovo polo alle casermette. Il comitato 'Giustizia al Libertà', composto soprattutto da avvocati, per esempio, boccia l'ipotesi poiché il trasferimento delle attività "toglierebbe al rione un'importante presidio sociale, economico e di sicurezza". Una soluzione spinosa che il sindaco dovrà comunque prendere al più presto.
Già entro oggi il Comune valuterà tutti gli aspetti in modo da consentire all'Agenzia del Demanio e ad Invitalia di presentare lo studio al Ministero che deve completare le ultime verifiche sulle esigenze di spazi per poi procedere con il finanziamento della fase progettuale e della realizzazione del primo lotto del tribunale penale. L'iter si era bloccato a gennaio dopo la firma del protocollo d'intesa tra Comune e Ministero della giustizia. Ora in questa fase di incertezza totale sarà ancora più problematico avere un progetto definitivo. Intanto non tutti erano d'accordo per il nuovo polo alle casermette. Il comitato 'Giustizia al Libertà', composto soprattutto da avvocati, per esempio, boccia l'ipotesi poiché il trasferimento delle attività "toglierebbe al rione un'importante presidio sociale, economico e di sicurezza". Una soluzione spinosa che il sindaco dovrà comunque prendere al più presto.