Gli assessori allo Sport incontrano il ministro Spadafora. Petruzzelli: «Subito proroga concessioni»

Oggi pomeriggio la riunione in videoconferenza per discutere della situazione dei professionisti bloccati dall'emergenza Covid

venerdì 17 aprile 2020
Ieri mattina l'assessore allo Sport del Comune di Bari ha partecipato a un incontro in videoconferenza con il ministro dello Sport Spadafora e con i colleghi assessori delle città metropolitane italiane. Oggetto della riunione è stata la discussione sulla definizione di un pacchetto di misure e incentivi a sostegno delle tante associazioni sportive che stanno vivendo gli effetti della drammatica crisi economica e sociale che anche Bari, alla par degli altri comuni in Italia sta vivendo a causa della diffusione del contagio da Coronavirus Covid–19.

Petruzzelli ha posto l'attenzione su due macrotemi: la possibilità per i Comuni di prorogare le concessioni degli impianti sportivi cittadini e l'erogazione da parte del Ministero di un sostegno economico alle associazioni sportive dilettantistiche e per le realtà sportive che svolgono la loro attività all'interno di strutture private per cui pagano un canone di locazione.

«In queste settimane in cui ci siamo fermati un po' tutti, abbiamo cercato di ottimizzare questo tempo per capire insieme come far fronte alle difficoltà che tante associazioni e organizzazioni sportive stanno vivendo – spiega Petruzzelli. Lo sport è tra i settori maggiormente penalizzati dalla pandemia anche perché le attività sportive ripartiranno più lentamente e con ulteriori limitazioni. Ma non dobbiamo dimenticare che sono tantissimi i professionisti che vivono dello sport e che stanno attraversando, come molti, un momento difficile. Per questo l'incontro di oggi rappresenta un importante passo avanti nel sostegno al mondo delle attività sportive: il ministro, infatti, ci ha garantito un impegno concreto nei confronti dei gestori degli impianti sportivi, sia pubblici sia privati, e ci ha espresso anche l'intenzione di sostenere sia lo sport di base sia lo sport diffuso. Dal canto nostro abbiamo chiesto di essere messi nelle condizioni però di avviare subito provvedimenti concreti, che aiuterebbero i gestori a superare questa fase con meno incertezze, penso a chi ha fatto degli investimenti sugli impianti e che oggi non vede nessun guadagno dagli stessi e chi invece svolge la propria attività in un locale privato per cui deve sostenere dei costi. Mai, come in questo momento, dobbiamo cercare di non lasciare nessuno indietro perché mai Bari aveva investito così tanto sulla pratica sportiva ma anche sulla cultura dello sport come leva sociale ed economica».