Grano pugliese, siglato il più grande accordo di filiera al mondo
La firma è stata apposta su un protocollo d'intesa da Casillo, ASP Zaccagnino, Coldiretti e Regione
martedì 15 maggio 2018
20.20
Casillo, ASP Zaccagnino, Coldiretti e Regione Puglia produrranno una filiera del grano duro al 100% italiano. Questo pomeriggio nella sala stampa della Presidenza della Giunta regionale è stato siglato il protocollo d'Intesa, il primo al mondo. Si prevede la fornitura di 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all'anno per la panificazione. L'intesa ha una durata di 3 anni con la possibilità di una proroga per altri due per un totale di 5 anni, un accordo che rafforza la leadership dell'Italia in Europa nel numero di imprese che coltivano biologico con 72.154 operatori e 1.796.363 ha con un aumento del 20% su base annua. L'intesa siglata è anche una risposta alla domanda dei consumatori che chiedono in misura crescente la garanzia di italianità della pasta acquistata.
"Questa storia comincia un paio d'anni fa - spiega il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - quando per la prima volta venni a scoprire l'esistenza dell' agricoltura di precisione, un modo di massimizzare la produttività e aumentare il contenuto proteico del grano attraverso tecniche che in qualche maniera costituivano una via di mezzo tra una ricetta scientifica e un esperimento produttivo dotato di rilevanza economica reale e non puramente singolare. Il gruppo Casillo ritiene di aver ottenuto dalla ASP Zaccagnino tutte quelle garanzie per poter ottenere un grano di qualità da poter commercializzare un prezzo superiore". ASP Zaccagnino è un azienda che usa i proventi a scopo sociale e opera assistenza ai minori e possiede terreni estesi complessivamente su 2.206 ettari estesi in sei comuni della provincia di Foggia. La quasi totalità delle sue rendite vengono utilizzate al perseguimento degli scopi dello statuto e la sua produzione di grano si attesta tra i 16 ed i 20 mila quintali per annata agraria. È stata proprio Patrizia Lusi, Presidente della Zaccagnino a dare alcune caratteristiche tecniche e i prezzi a cui potrà essere acquistato il grano: per 3 anni su 600 ettari dell'azienda pubblica Zaccagnino di San Nicandro Garganico si coltiverà grano duro al 100% italiano che sarà acquistato sotto la Trebbia da Molini Casillo spa al prezzo minimo di 0,26 euro al kg con un contenuto proteico tra 13,5 e 15% al prezzo minimo garantito di 0,31 euro al kg per un contenuto superiore al 15%.
«La Puglia che è il principale produttore italiano di grano duro, con 343.300 ettari coltivati e 9.430.000 quintali prodotto ed è paradossalmente - denuncia Coldiretti Puglia - anche quello che ne importa di più tanto da rappresentare un quarto del totale del valore degli arrivi di prodotti agroalimentari nella regione».
«L'origine del grano è divenuta elemento obbligatorio sulle etichette di pane e pasta e con l'accordo di filiera tra Coldiretti e Casillo si sta mettendo un freno alla storica dipendenza del sistema industriale dal grano estero» ha dichiarato il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele.
"Questa storia comincia un paio d'anni fa - spiega il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - quando per la prima volta venni a scoprire l'esistenza dell' agricoltura di precisione, un modo di massimizzare la produttività e aumentare il contenuto proteico del grano attraverso tecniche che in qualche maniera costituivano una via di mezzo tra una ricetta scientifica e un esperimento produttivo dotato di rilevanza economica reale e non puramente singolare. Il gruppo Casillo ritiene di aver ottenuto dalla ASP Zaccagnino tutte quelle garanzie per poter ottenere un grano di qualità da poter commercializzare un prezzo superiore". ASP Zaccagnino è un azienda che usa i proventi a scopo sociale e opera assistenza ai minori e possiede terreni estesi complessivamente su 2.206 ettari estesi in sei comuni della provincia di Foggia. La quasi totalità delle sue rendite vengono utilizzate al perseguimento degli scopi dello statuto e la sua produzione di grano si attesta tra i 16 ed i 20 mila quintali per annata agraria. È stata proprio Patrizia Lusi, Presidente della Zaccagnino a dare alcune caratteristiche tecniche e i prezzi a cui potrà essere acquistato il grano: per 3 anni su 600 ettari dell'azienda pubblica Zaccagnino di San Nicandro Garganico si coltiverà grano duro al 100% italiano che sarà acquistato sotto la Trebbia da Molini Casillo spa al prezzo minimo di 0,26 euro al kg con un contenuto proteico tra 13,5 e 15% al prezzo minimo garantito di 0,31 euro al kg per un contenuto superiore al 15%.
«La Puglia che è il principale produttore italiano di grano duro, con 343.300 ettari coltivati e 9.430.000 quintali prodotto ed è paradossalmente - denuncia Coldiretti Puglia - anche quello che ne importa di più tanto da rappresentare un quarto del totale del valore degli arrivi di prodotti agroalimentari nella regione».
«L'origine del grano è divenuta elemento obbligatorio sulle etichette di pane e pasta e con l'accordo di filiera tra Coldiretti e Casillo si sta mettendo un freno alla storica dipendenza del sistema industriale dal grano estero» ha dichiarato il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele.