Grumo, costringe l'ex moglie ad accettare la compagna e a non avere altre relazioni. Arrestato

In manette un 45enne per maltrattamenti familiari. Indagati due complici per atti persecutori in concorso

venerdì 28 settembre 2018 13.19
Aveva costretto l'ex moglie a vivere sotto il suo stesso tetto con la sua nuova compagna, da cui aveva avuto anche un figlio. Le manette dei Carabinieri di Grumo Appula sono scattate ai polsi di di un pregiudicato 45enne del luogo ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e trasferito presso il carcere di Bari. Il provvedimento è stato esteso anche a due suoi complici, un 23enne ed un 59enne, ritenuti responsabili di atti persecutori in concorso, a cui è stato notificato l'ordine di non avvicinarsi alla vittima.

I militari hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri. Nello specifico, dall'aprile 2017 fino al giugno scorso, l'uomo con minacce ed aggressioni fisiche aveva impedito alla donna di frequentare altri uomini e, di fatto, l'aveva costretta a vivere in casa in una condizione di bigamia.

Dopo la denuncia della donna, che è scaturita a seguito di percosse subite dall'ex marito, i Carabinieri di Grumo Appula hanno avviato le indagini, nel corso delle quali è stato anche accertato che l'uomo, accusato delle violenze, aveva chiesto anche a due suoi complici di controllare l'ex moglie. Gli inquirenti hanno, infatti, comprovato che, questi ultimi, più volte, avevano affrontato la donna minacciandola di violenze fisiche se avesse intrapreso relazioni sentimentali con altri uomini.