I cittadini di Japigia inaugurano il nuovo parco urbano - LE FOTO

Grande festa ieri mattina, nonostante la pioggia, per l'apertura della nuova area verde di 18 mila metri quadri

domenica 4 marzo 2018 14.23
A cura di Guerino Amoruso
Sabato mattina a Bari alle 10:30 si è aperto ufficialmente il nuovo Parco Urbano Japigia. Un'area completamente abbandonata si trasforma in un parco di 18.000 metri quadri.

Con la benedizione di Don Biagio, della Parrocchia San Marco, ed i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Decaro, si è aperto ufficialmente il Parco: «Un pezzo di Città vissuto dai Cittadini e per i bambini».

E tra i cittadini del quartiere, diverse sono state le iniziative organizzate in occasione di questa giornata che ha visto la partecipazione del comitato di Japigia, il gruppo Miglioriamo via Suglia e le associazioni di volontariato e protezione civile con la Scuola Cani Salvataggio Nautico ed ancora i ragazzi di Nuovo Progetto Giovani Calciatori della scuola di calcio Atletico Bari.

Micaela Paparella presidente del 1° Municipio dichiara :«Questa è una giornata di grande gioia per tutta la città. Credo che questo parco, che rappresenta una vera piazza, diventerà un punto di riferimento importante per i nostri ragazzi, per gli anziani e per i nostri bambini».

Antonella de Lucia ci racconta l'iniziativa "Io sono un Fiore" che ha visto molti cittadini indossare a stile collana, una copertina con una immagine stampata, di una parte del parco: «Ho avuto l'idea di divulgare questo messaggio, per il rispetto dell'ambiente, del sociale ed del senso civico. Ognuno di noi, sceglie di identificarsi tra i diversi elementi che vanno a comporre il parco. Si può essere un fiore, un albero, una panchina o un lampione. Io sono un fiore. Rispettami, io sono il Parco.»

Il signor Cosimo che ci ricorda brevemente la storia di questa zona: «Io sono un pioniere di questo quartiere, perché quando sono venuto ad abitare qui, esattamente il 10 aprile del 1980 via Suglia non esisteva. Si entrava da via Gentile che si chiamava la Stradella del Verme. Qui era tutto vigneto.»

Esattamente il nuovo parco é posizionato tra via Suglia, via Toscanini e via Troisi. Incontriamo in zona area giochi, Silvio Maselli, Assessore alla Cultura e al Turismo: «Cittadino tra gli altri - racconta - non sono qui come assessore, ma sto facendo giocare mio figlio con questi giochi bellissimi e nuovi, anche nel concetto e nel disegno. Diversi dai classici giochi da parco urbano, presenti in altre aree della città. Credo che stiamo lentamente trasformando Bari in una città europea, come merita. Questo è solo uno dei dieci parchi che realizzeremo prima della fine del mandato. Oggi si apre alla cittadinanza questo bellissimo parco che si incunea tra tre strade di Japigia, che sono sempre state dei vuoti urbani, produttori di anomia sociale e che invece adesso offrono servizi sportivi, giochi per i bambini e la possibilità per gli anziani di passeggiare e riposare sotto una panchina ombreggiata. Sarebbe bello se ogni coppia magari, di intesa con il Comune, in attesa di un figlio decidesse di venire qui a piantare un albero. Bisogna pensare sempre in prospettiva e puntare sul futuro di Bari».

In corsa Pietro Petruzzelli, Assessore all'Ambiente e allo Sport: «È bellissimo e la presenza di tanta gente ci indica che è un qualcosa che i cittadini si aspettavano. Non vedo l'ora di provare il campo di calcio».

E proprio nel campo di calcio è presente Paola Romano, Assessore alle Politiche Giovanili, Educative, Universitarie e di Ricerca; alle Politiche Attive del Lavoro e dei Fondi Europei al Comune di Bari che dichiara: «Questa è una festa per tutta la Città e per i tanti bambini presenti in questa zona in cui ci sono tante scuole e tra queste ricordiamo Japigia 1 Verga molto frequentata. Le famiglie, gli anziani, i bambini e i loro genitori non vedevano l'ora che questo spazio fosse dato alla città. E infatti oggi vedo tanti alunni delle nostre scuole qui presenti. Quindi questo sarà il loro parco, saranno i custodi di questo spazio».

Conclude così Cosimo, ricordandoci che: «Il parco diventa un momento di aggregazione, perché da sempre, i parchi, sono quelli che consentono alla gente di comunicare, di sedersi e di sognare ad occhi aperti sotto un albero d'estate. E quindi aspettiamo la primavera per vedere questi alberi, adesso spogli, pieni di foglie».






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