I silos del grano nel porto di Bari sono una tela per dipingere
Il luogo che si contraddistingue peril carattere industriale si apre all'arte urbana
sabato 20 luglio 2024
14.01
I silos del grano all'interno del porto di Bari si sono trasformati in un enorme tela su cui l'artista australiano di fama mondiale Guido Van Helten, sta dipingendo la più grande opere a cielo aperto della città di Bari.
Il murales è stato oggetto della tesi di laurea di Annalisa Di Gennaro, studentessa dell'Accademia di Belle Arti, guidata dal professor Antonio Cicchelli.
La dottoressa Di Gennaro spiega: "Faccio ricerca sui luoghi di transito che da sempre mi hanno affascinata per la loro energia vitale ed umanità, questi spazi non devono essere mere aree di passaggio, ma luoghi in cui poter fruire la cultura, realizzare accoglienza artistica e promuovere la valorizzazione del territorio.
Il Porto di Bari, un'area che si connota per il carattere industriale, produttivo e di transito, diventa ora un luogo che si apre al potere dell'arte urbana, trasformando i silos in una sintesi perfetta di produttività, economia, creatività e sostenibilità ambientale. Il fotomurale, che rappresenta la storia millenaria di Bari e suoi valori legati all'accoglienza e alla coesione, è un'opera ecosostenibile realizzata con vernici fotocatalitiche, in grado cioè di catturare gli agenti inquinanti e neutralizzarli.
Il lavoro, che l'artista Guido Van Helten sta realizzando con grande impegno, è estremamente complesso non solo per le dimensioni, ma anche per la superficie disomogenea e strutturata dei silos.
L'attività dell'artista australiano è stata oggetto di una prima presentazione in occasione degli "incontri sul Mediterraneo" tenutisi presso l'Istituto d'Istruzione Superiore "Federico II Stupor Mundi" di Corato nel mese di giugno e che vedrà ancora impegnati gli studenti, in un progetto condiviso con l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale nella realizzazione di un murales su parete in un'area del porto vicina all'opera d'arte dell'artista Van Helten. Nel mese di Settembre l'artista incontrerà a Corato gli studenti del Federico II stupor Mundi e racconterà il suo progetto.
Il murales è stato oggetto della tesi di laurea di Annalisa Di Gennaro, studentessa dell'Accademia di Belle Arti, guidata dal professor Antonio Cicchelli.
La dottoressa Di Gennaro spiega: "Faccio ricerca sui luoghi di transito che da sempre mi hanno affascinata per la loro energia vitale ed umanità, questi spazi non devono essere mere aree di passaggio, ma luoghi in cui poter fruire la cultura, realizzare accoglienza artistica e promuovere la valorizzazione del territorio.
Il Porto di Bari, un'area che si connota per il carattere industriale, produttivo e di transito, diventa ora un luogo che si apre al potere dell'arte urbana, trasformando i silos in una sintesi perfetta di produttività, economia, creatività e sostenibilità ambientale. Il fotomurale, che rappresenta la storia millenaria di Bari e suoi valori legati all'accoglienza e alla coesione, è un'opera ecosostenibile realizzata con vernici fotocatalitiche, in grado cioè di catturare gli agenti inquinanti e neutralizzarli.
Il lavoro, che l'artista Guido Van Helten sta realizzando con grande impegno, è estremamente complesso non solo per le dimensioni, ma anche per la superficie disomogenea e strutturata dei silos.
L'attività dell'artista australiano è stata oggetto di una prima presentazione in occasione degli "incontri sul Mediterraneo" tenutisi presso l'Istituto d'Istruzione Superiore "Federico II Stupor Mundi" di Corato nel mese di giugno e che vedrà ancora impegnati gli studenti, in un progetto condiviso con l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale nella realizzazione di un murales su parete in un'area del porto vicina all'opera d'arte dell'artista Van Helten. Nel mese di Settembre l'artista incontrerà a Corato gli studenti del Federico II stupor Mundi e racconterà il suo progetto.