I ventenni dicono addio a Bari, se ne sono andati in 3mila
La nostra città è sesta in questa particolare classifica che vede sempre più i giovani trasferirsi
martedì 29 agosto 2017
Sono circa 3mila i giovani che hanno detto addio a Bari negli ultimi 10 anni. I dati, elaborati da Istat per l'Espresso, sottolineano come le città, soprattutto del sud, vedano i giovani andarsene altrove in cerca di fortuna. E se l'esodo delle persone nella fascia di età 20-30 è presente in tutta la penisola, va sottolineato come sia comunque più marcato nelle città del sud e nelle isole. Troppo poche possibilità per i giovani nel mezzogiorno, e la necessità di trasferirsi al nord o all'estero, dietro questo esodo di massa. Il lavoro è sempre più precario, quando c'è, e in molti casi non c'è proprio. Per cui non si trova altra soluzione che partire e lasciare la propria famiglia.
L'unica consolazione può esserci data dal fatto che prima di Bari vengono altre città. In termini assoluti, a guidare questa particolare classifica è Napoli, con oltre 6 mila abbandoni. Seguita subito dopo da Messina, Taranto, Reggio Calabria e Palermo. Solo dopo troviamo Bari, ma è una magra consolazione considerando che i dati hanno messo insieme una lista di ben 50 città. Per non parlare poi della Puglia, che vede in classifica tutte le principali città della regione, da Barletta a Trani, da Foggia a Brindisi, fino a Bitonto e Molfetta.
Dati preoccupanti, che possono solo farci capire che diventa sempre più necessario attuare politiche che permettano al mezzogiorno di rialzare la testa. Senza progetti per il futuro si rischia uno svuotamento delle zone del sud, che può avere come risultato solamente un ulteriore impoverimento del territorio.
L'unica consolazione può esserci data dal fatto che prima di Bari vengono altre città. In termini assoluti, a guidare questa particolare classifica è Napoli, con oltre 6 mila abbandoni. Seguita subito dopo da Messina, Taranto, Reggio Calabria e Palermo. Solo dopo troviamo Bari, ma è una magra consolazione considerando che i dati hanno messo insieme una lista di ben 50 città. Per non parlare poi della Puglia, che vede in classifica tutte le principali città della regione, da Barletta a Trani, da Foggia a Brindisi, fino a Bitonto e Molfetta.
Dati preoccupanti, che possono solo farci capire che diventa sempre più necessario attuare politiche che permettano al mezzogiorno di rialzare la testa. Senza progetti per il futuro si rischia uno svuotamento delle zone del sud, che può avere come risultato solamente un ulteriore impoverimento del territorio.