Il 24 novembre una lectio magistralis di Luciano Canfora al Petruzzelli sulla Rivoluzione d'Ottobre
Maselli: «Tra novembre e gennaio un percorso di approfondimento sugli eventi storici»
martedì 7 novembre 2017
10.43
Il 7 novembre 1917 è la data simbolo della Rivoluzione d'Ottobre, che da febbraio in pochi mesi segnò dapprima il crollo dell'Impero russo e poi l'instaurazione della Repubblica sovietica. In quella data, cento anni fa, a Pietrogrado (oggi San Pietroburgo), dopo due giorni di insurrezione armata, si insediò il governo bolscevico rivoluzionario presieduto da Lenin, il cui operato avrebbe cambiato per sempre la storia non solo della Russia ma del mondo intero.
In occasione del centenario della Rivoluzione d'Ottobre, l'assessorato comunale alle Culture, in collaborazione con il dipartimento di Studi Umanistici - Disum dell'Università "Aldo Moro" di Bari, promuove un momento di conoscenza e approfondimento affidato a Luciano Canfora, uno dei più grandi filologi, storici e saggisti italiani.
Il 24 novembre, nel foyer del Teatro Petruzzelli, a partire dalle ore 18, spetterà così al professor Canfora il compito di ripercorrere le tappe dei "dieci giorni che sconvolsero il mondo", cambiando per sempre i connotati alla politica e al Novecento.
«Con la lectio magistralis affidata a Luciano Canfora, che ringrazio a nome dell'amministrazione comunale - commenta l'assessore Silvio Maselli -, e grazie alla disponibilità dell'Università Aldo Moro e della Fondazione Petruzzelli, apriamo un autunno dedicato a consolidare conoscenza e pensiero critico nella nostra città, mettendo a fuoco eventi locali e globali che hanno segnato indelebilmente la nostra storia. Già dal 15 novembre al Museo civico sarà allestita la mostra dei manoscritti originali dei "Quaderni del Carcere" di Antonio Gramsci; il 27 novembre l'aula magna dell'Ateneo ospiterà una lectio magistralisdel sociologo Giovanni Moro sulle culture politiche degli anni Settanta; nell'ultima settimana del mese si terranno incontri, confronti e dibattiti nel quarantennale dell'omicidio di Benedetto Petrone, cui il professor Luigi Masella dedicherà un seminario di studi il 28 novembre. A dicembre, poi, lo Spazio Murat sarà occupato dalla mostra delle copie originali della Carta costituzionale della Repubblica Italiana, mentre l'intero mese di gennaio sarà animato da una serie di confronti tra intellettuali di orientamento diverso impegnati a dibattere sulle ragioni della disfatta e sulle conseguenze storico sociali della Grande Guerra. Una serie di appuntamenti aperti a tutta la città per segnare un percorso culturale autonomo che, nel rispetto di ricorrenze e commemorazioni, tracci una strada nuova e viva della memoria, della sua rielaborazione e di una partecipazione che speriamo sia il più possibile ampia e trasversale».
«La collaborazione fra l'assessorato alle Culture del Comune di Bari e il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università "Aldo Moro", in questa serie di iniziative - dichiara Lea Durante, ricercatrice del Disum -, è una preziosa opportunità per rimettere la storia al centro del dibattito pubblico, per offrirla alla cittadinanza come ancoraggio alla costruzione di un senso comune maturo, meditato, distante da ricostruzioni infondate del passato e da opinioni senza memoria. L'Università è il luogo aperto della ricerca e del confronto, e portare la storia in luoghi diversi della città è un compito che le spetta. Ringrazio l'assessore Maselli per aver voluto riconoscere alle istituzioni pubbliche un ruolo così significativo nell'attivazione di uno spazio di discussione e confronto a disposizione dell'intera collettività, e alla storia la sua funzione sociale e civile di fondamento per ogni idea sul presente e sul futuro».
In occasione del centenario della Rivoluzione d'Ottobre, l'assessorato comunale alle Culture, in collaborazione con il dipartimento di Studi Umanistici - Disum dell'Università "Aldo Moro" di Bari, promuove un momento di conoscenza e approfondimento affidato a Luciano Canfora, uno dei più grandi filologi, storici e saggisti italiani.
Il 24 novembre, nel foyer del Teatro Petruzzelli, a partire dalle ore 18, spetterà così al professor Canfora il compito di ripercorrere le tappe dei "dieci giorni che sconvolsero il mondo", cambiando per sempre i connotati alla politica e al Novecento.
«Con la lectio magistralis affidata a Luciano Canfora, che ringrazio a nome dell'amministrazione comunale - commenta l'assessore Silvio Maselli -, e grazie alla disponibilità dell'Università Aldo Moro e della Fondazione Petruzzelli, apriamo un autunno dedicato a consolidare conoscenza e pensiero critico nella nostra città, mettendo a fuoco eventi locali e globali che hanno segnato indelebilmente la nostra storia. Già dal 15 novembre al Museo civico sarà allestita la mostra dei manoscritti originali dei "Quaderni del Carcere" di Antonio Gramsci; il 27 novembre l'aula magna dell'Ateneo ospiterà una lectio magistralisdel sociologo Giovanni Moro sulle culture politiche degli anni Settanta; nell'ultima settimana del mese si terranno incontri, confronti e dibattiti nel quarantennale dell'omicidio di Benedetto Petrone, cui il professor Luigi Masella dedicherà un seminario di studi il 28 novembre. A dicembre, poi, lo Spazio Murat sarà occupato dalla mostra delle copie originali della Carta costituzionale della Repubblica Italiana, mentre l'intero mese di gennaio sarà animato da una serie di confronti tra intellettuali di orientamento diverso impegnati a dibattere sulle ragioni della disfatta e sulle conseguenze storico sociali della Grande Guerra. Una serie di appuntamenti aperti a tutta la città per segnare un percorso culturale autonomo che, nel rispetto di ricorrenze e commemorazioni, tracci una strada nuova e viva della memoria, della sua rielaborazione e di una partecipazione che speriamo sia il più possibile ampia e trasversale».
«La collaborazione fra l'assessorato alle Culture del Comune di Bari e il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università "Aldo Moro", in questa serie di iniziative - dichiara Lea Durante, ricercatrice del Disum -, è una preziosa opportunità per rimettere la storia al centro del dibattito pubblico, per offrirla alla cittadinanza come ancoraggio alla costruzione di un senso comune maturo, meditato, distante da ricostruzioni infondate del passato e da opinioni senza memoria. L'Università è il luogo aperto della ricerca e del confronto, e portare la storia in luoghi diversi della città è un compito che le spetta. Ringrazio l'assessore Maselli per aver voluto riconoscere alle istituzioni pubbliche un ruolo così significativo nell'attivazione di uno spazio di discussione e confronto a disposizione dell'intera collettività, e alla storia la sua funzione sociale e civile di fondamento per ogni idea sul presente e sul futuro».