Il Centrodestra attacca Decaro: "Il Bilancio 2018? Bocciato su tutti i fronti"
Dure le critiche dell'opposizione al previsionale approvato all'alba. "Qui tra Imu, Tari e Irpef, una famiglia barese paga circa 2.500 euro all'anno"
giovedì 29 marzo 2018
14.48
"Abbiamo tentato di contrastare in tutti i modi l'approvazione del Bilancio di previsione 2018 incollando in aula consiliare il sindaco e la sua maggioranza 'sgangherata', per oltre 15 ore continuative. Abbiamo proposto 27 emendamenti finalizzati a migliorare un pessimo bilancio di previsione e a rappresentare che molto altro si poteva fare". E' duro l'attacco al sindaco Decaro e alla sua maggioranza di governo da parte di quattro consiglieri dell'opposizione: Giuseppe Carrieri, Filippo Melchiorre, Michele Caradonna e Fabio Romito.
Secondo i consiglieri le vere priorità della città come: sicurezza urbana, disoccupazione giovanile, sostegno ai più bisognosi, non sono abbastanza rappresentate nei capitoli di spesa. "La maratona notturna che abbiamo imposto - proseguono i consiglieri - ha certificato i minimi numeri della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco e consentito di non approvare un altro pessimo atto e cioè il regolamento comunale che prevedeva di ridurre il numero delle rate, da 120 a 36, per i morosi tributari incolpevoli e che autorizzava la riscossione della tassa rifiuti prima della formale approvazione delle tariffe da parte del Consiglio comunale. Un regolamento contro gli interessi dei cittadini baresi e a vantaggio della burocrazia comunale".
Secondo Carrieri, Melchiorre, Caradonna e Romito quindi "il bilancio del 2018 conferma e ratifica l'elevato livello della spesa corrente, circa 380 milioni di euro e l'inaccettabile livello delle tasse locali. A Bari tra Imu, Tari e addizionale Irpef, mediamente una famiglia paga circa 2.500 euro annui, mette a Bolzano la metà. A fronte di servizi e di reddito, nettamente migliori e superiori. Ecco perché anche il bilancio previsionale 2018 di Decaro, è stato da noi bocciato su tutti i fronti".
Secondo i consiglieri le vere priorità della città come: sicurezza urbana, disoccupazione giovanile, sostegno ai più bisognosi, non sono abbastanza rappresentate nei capitoli di spesa. "La maratona notturna che abbiamo imposto - proseguono i consiglieri - ha certificato i minimi numeri della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco e consentito di non approvare un altro pessimo atto e cioè il regolamento comunale che prevedeva di ridurre il numero delle rate, da 120 a 36, per i morosi tributari incolpevoli e che autorizzava la riscossione della tassa rifiuti prima della formale approvazione delle tariffe da parte del Consiglio comunale. Un regolamento contro gli interessi dei cittadini baresi e a vantaggio della burocrazia comunale".
Secondo Carrieri, Melchiorre, Caradonna e Romito quindi "il bilancio del 2018 conferma e ratifica l'elevato livello della spesa corrente, circa 380 milioni di euro e l'inaccettabile livello delle tasse locali. A Bari tra Imu, Tari e addizionale Irpef, mediamente una famiglia paga circa 2.500 euro annui, mette a Bolzano la metà. A fronte di servizi e di reddito, nettamente migliori e superiori. Ecco perché anche il bilancio previsionale 2018 di Decaro, è stato da noi bocciato su tutti i fronti".