Il cibo come opera d'arte, al Castello Svevo di Bari in mostra "Epifania della Terra"
L'esposizione di Giuseppe Carta è incentrata sui frutti tipici della produzione pugliese, visibile un articolato corpus di sculture e dipinti
domenica 16 dicembre 2018
15.04
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha dichiarato il 2018 "Anno del cibo". Tra gli intenti dell'iniziativa emerge quello di promuovere il ruolo del cibo quale componente fondamentale del patrimonio culturale immateriale italiano e, a tal fine, il Polo museale della Puglia ha messo a disposizione i propri luoghi della cultura come sedi di un percorso integrato, incentrato sul cibo inteso come perno della convivialità.
All'interno di questo percorso rientra la mostra "Giuseppe Carta. Epifania della Terra", allestita negli spazi del Castello svevo di Bari. Contestualmente, nel fine settimana, nelle corti del Castello di Manfredonia, nelle sale del Castello di Gioia del Colle e in quelle di Trani, saranno presentati altri lavori dell'artista sardo originario di Banari (Sassari), pittore virtuoso che passa con la medesima maestria dalla natura morta al ritratto, abile scultore già coinvolto in numerosi eventi di richiamo internazionale.
Il progetto è incentrato sui frutti della terra, tipici della produzione pugliese e mostrerà al pubblico un articolato corpus di sculture e dipinti, adattandosi ad ogni contesto architettonico. Limoni, cipolle, uva e peperoncini giganti in bronzo e resine policrome, daranno nuova vita agli spazi interni ed esterni di alcuni dei più noti luoghi della cultura del Polo museale della Puglia. A Gioia del Colle verranno invece presentati due lavori con i quali l'artista intende rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini.
Il linguaggio di Giuseppe Carta alterna la bidimensionalità della tela al formato monumentale dei modelli a tutto tondo e ambisce a costruire narrazioni visive che nascono come apparizioni prodotte dalla terra, e crescono come architetture che prendono corpo nello spazio in cui l'opera viene concepita.
A breve sarà pubblicato e reso disponibile al pubblico un volume realizzato in corso di allestimento, con fotografie delle varie fasi di movimentazione delle opere esposte.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 aprile 2019 nelle sedi di Manfredonia, Trani e Gioia del Colle e fino al 29 aprile 2019 al Castello svevo di Bari.
All'interno di questo percorso rientra la mostra "Giuseppe Carta. Epifania della Terra", allestita negli spazi del Castello svevo di Bari. Contestualmente, nel fine settimana, nelle corti del Castello di Manfredonia, nelle sale del Castello di Gioia del Colle e in quelle di Trani, saranno presentati altri lavori dell'artista sardo originario di Banari (Sassari), pittore virtuoso che passa con la medesima maestria dalla natura morta al ritratto, abile scultore già coinvolto in numerosi eventi di richiamo internazionale.
Il progetto è incentrato sui frutti della terra, tipici della produzione pugliese e mostrerà al pubblico un articolato corpus di sculture e dipinti, adattandosi ad ogni contesto architettonico. Limoni, cipolle, uva e peperoncini giganti in bronzo e resine policrome, daranno nuova vita agli spazi interni ed esterni di alcuni dei più noti luoghi della cultura del Polo museale della Puglia. A Gioia del Colle verranno invece presentati due lavori con i quali l'artista intende rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini.
Il linguaggio di Giuseppe Carta alterna la bidimensionalità della tela al formato monumentale dei modelli a tutto tondo e ambisce a costruire narrazioni visive che nascono come apparizioni prodotte dalla terra, e crescono come architetture che prendono corpo nello spazio in cui l'opera viene concepita.
A breve sarà pubblicato e reso disponibile al pubblico un volume realizzato in corso di allestimento, con fotografie delle varie fasi di movimentazione delle opere esposte.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 aprile 2019 nelle sedi di Manfredonia, Trani e Gioia del Colle e fino al 29 aprile 2019 al Castello svevo di Bari.