Il giardino di via Lojacono intitolato a Giacomo Princigalli
La decisione della giunta dopo la richiesta di circa 500 intellettuali e cittadini
sabato 23 dicembre 2017
Su proposta dell' assessore alla Toponomastica Angelo Tomasicchio, la giunta comunale ha approvato l'intitolazione del giardino ubicato in via Ignazio Lojacono, nel Municipio II, a Giacomo Princigalli, componente della Costituente regionale ed esponente politico e amministrativo di spicco della città, scomparso a giugno scorso. La delibera accoglie la richiesta avanzata attraverso una petizione online da oltre 500 persone tra intellettuali, esponenti politici e comuni cittadini, per l' intitolazione di un luogo pubblico alla memoria di Giacomo Princigalli, che ha dedicato la sua vita al bene comune e alla tutela della cosa pubblica.
«Intitolare un giardino pubblico a Giacomo Princigalli significa onorare la sua vita, la sua passione civile e il suo impegno - commenta Angelo Tomasicchio - e lasciare traccia di un percorso umano segnato dall' amore per la politica e per la nostra città. Questo spazio verde nel quartiere San Pasquale è un esempio di quel bene comune a tutela del quale Giacomo Princigalli si è sempre speso, convinto che il valore di una comunità si misuri nella sua capacità di prendersi cura della cosa pubblica e di viverla e trasformarla in meglio».
Giacomo Princigalli, classe 1930, originario di Canosa di Puglia e membro della Costituente regionale nella quale viene eletto con la lista del PSIUP, il 28 luglio 1972 passa al PCI dopo lo scioglimento del PSIUP. Conclusa la legislatura costituente nel 1975, viene confermato nella carica di consigliere regionale fino al 1980. Personalità di spicco nel panorama politico regionale, dal 1985 al 1991 ricopre la carica di presidente del Consorzio Nazionale Olii. Nel Pci mantiene una posizione critica, soprattutto dopo la morte di Enrico Berlinguer e ancor di più negli anni seguenti. Dopo la fine del Pci sceglie di non aderire a Rifondazione comunista ma resta nell' area di sinistra, militando da indipendente sempre attivo nei vari comitati di base e associazioni.
La sua passione più grande è stata la politica nel dialogo con le nuove generazioni. La storia di Giacomo Princigalli è rappresentativa dell' intelligenza, la capacità di accoglienza, la voglia di confronto tipiche della nostra città.
«Intitolare un giardino pubblico a Giacomo Princigalli significa onorare la sua vita, la sua passione civile e il suo impegno - commenta Angelo Tomasicchio - e lasciare traccia di un percorso umano segnato dall' amore per la politica e per la nostra città. Questo spazio verde nel quartiere San Pasquale è un esempio di quel bene comune a tutela del quale Giacomo Princigalli si è sempre speso, convinto che il valore di una comunità si misuri nella sua capacità di prendersi cura della cosa pubblica e di viverla e trasformarla in meglio».
Giacomo Princigalli, classe 1930, originario di Canosa di Puglia e membro della Costituente regionale nella quale viene eletto con la lista del PSIUP, il 28 luglio 1972 passa al PCI dopo lo scioglimento del PSIUP. Conclusa la legislatura costituente nel 1975, viene confermato nella carica di consigliere regionale fino al 1980. Personalità di spicco nel panorama politico regionale, dal 1985 al 1991 ricopre la carica di presidente del Consorzio Nazionale Olii. Nel Pci mantiene una posizione critica, soprattutto dopo la morte di Enrico Berlinguer e ancor di più negli anni seguenti. Dopo la fine del Pci sceglie di non aderire a Rifondazione comunista ma resta nell' area di sinistra, militando da indipendente sempre attivo nei vari comitati di base e associazioni.
La sua passione più grande è stata la politica nel dialogo con le nuove generazioni. La storia di Giacomo Princigalli è rappresentativa dell' intelligenza, la capacità di accoglienza, la voglia di confronto tipiche della nostra città.