Il glaucoma "ladro silente", ruba la vista a 1 milione di italiani
Una visita presso lo studio Seclì potrebbe evitare il 30% dei casi di cecità. La campagna sull'importanza della prevenzione
martedì 28 agosto 2018
11.56
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, soffrono di glaucoma più di 55 milioni di persone al mondo, di cui circa 25 milioni hanno perso la vista del tutto o in parte a causa della malattia.
In Italia si stima che i malati siano circa un milione, ma una persona su due non sa di soffrire di glaucoma e, quando se ne accorgerà, la sua capacità visiva sarà irrimediabilmente compromessa. E proprio per diffondere maggiori informazioni sui fattori di rischio di questa patologia che silenziosamente può "rubare" la vista, si è attivato il centro oculistico del dott. Gianfranco Seclì, in via Bari n. 60 a Giovinazzo (telefono 080.394.6993 - 348.77.36.354).
L'iniziativa, vuole sensibilizzare, in particolar modo, chi ha più di 40 anni sull'importanza della prevenzione. Si stima, infatti, che una visita oculistica a partire da quest'età potrebbe evitare il 30% dei casi di cecità nel mondo occidentale.
Ma cos'è il glaucoma?
«Il glaucoma viene chiamato "il ladro silente della vista" proprio perché non dà sintomi e può portare alla cecità, se non scoperto e non curato. È una patologia caratterizzata da una pressione intraoculare alta in relazione alla suscettibilità individuale che determina una compressione a livello del nervo ottico con una progressiva perdita di fibre nervose e una conseguente progressiva riduzione del campo visivo.
I fattori che aumentano la probabilità di sviluppare la malattia sono l'aumento della pressione intraoculare, l'età, la miopia e la ridotta pressione di perfusione dei tessuti oculari. Le lesioni sono inizialmente presenti in periferia, senza associati fenomeni irritativi di questa patologia e per tale ragione vengono spesso notate quando il danno al nervo ottico è già considerevole o quando le cellule nervose sono distrutte e le perdita della vista diventa ormai irreversibile».
Cosa serve per confermare un sospetto di glaucoma?
«Il glaucoma è una malattia che non dà sintomi e dunque il pericolo maggiore è rappresentato dalla mancanza di segnali che possano destare sospetti, esclusa la forma acuta che provoca fortissimi dolori. Il campo visivo si restringe progressivamente e dunque non viene notato all'inizio. Basta una visita oculistica nella quale si può riscontrare un aumento della pressione oculare e, più importante, un aspetto tipicamente escavato della papilla ottica».
Basta il valore numerico della pressione oculare a fare una diagnosi di glaucoma?
«No, in quanto il valore della pressione intraoculare va corretto con la misurazione dello spessore della cornea in quanto questo interferisce specificatamente. Il valore della pressione, successivamente, sarà associato ad un aspetto patologico della papilla ottica, evidenziabile solo con l'esame del fondo oculare (o fundus oculi), appannaggio della visita specialistica.
L'esame del fondo oculare può portare ad un approfondimento diagnostico con l'esame del campo visivo caratterizzato dall'OCT delle fibre nervose e dello strato delle cellule ganglionari (attualmente l'esame più importante nella valutazione del glaucoma cronico) che conferma la gravità del caso, ci aiuta nella diagnosi in casi dubbi e ci permette di prevedere danni del campo visivo che ancora non si sono manifestati».
Ma il glaucoma si può curare?
«L'unico modo è quello di effettuare una diagnosi precoce di glaucoma. Nel corso della visita i parametri che devono essere controllati sono essenzialmente la pressione dell'occhio, l'aspetto del nervo ottico, il campo visivo e la valutazione del disco ottico. La diagnosi precoce, insieme al trattamento tempestivo e alla collaborazione dei pazienti allo stesso trattamento, può essere di notevole aiuto per rallentare la progressione della patologia».
Quindi Lei cosa consiglia?
«La mia iniziativa vuole sensibilizzare, in particolare, chi ha più di 40 anni sull'importanza della prevenzione considerato che la preoccupazione nasce anche solo all'idea che la progressione della malattia possa far perdere la propria indipendenza. È buona norma, infatti, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali età, precedenti familiari e miopia elevata».
Il glaucoma, che viene chiamato "il ladro silente della vista" proprio perché non dà sintomi e può portare alla cecità, se non scoperto e non curato, comporta, poi, difficoltà a leggere, a guidare, a riconoscere gli oggetti e i volti. Le conseguenze psicologiche, poi, sono legate anche alla paura di diventare ciechi. Un motivo in più per non trascurare la salute degli occhi.
Lo studio del dott. Gianfranco Seclì opera nel campo dell'oculistica, dell'optometria ed offre servizi per adulti, anziani e bambini garantendo professionalità, affidabilità e competenza garantita da un costante aggiornamento. È possibile prenotare un appuntamento ai numero 080.394.6993 e 348.77.36.354.
In Italia si stima che i malati siano circa un milione, ma una persona su due non sa di soffrire di glaucoma e, quando se ne accorgerà, la sua capacità visiva sarà irrimediabilmente compromessa. E proprio per diffondere maggiori informazioni sui fattori di rischio di questa patologia che silenziosamente può "rubare" la vista, si è attivato il centro oculistico del dott. Gianfranco Seclì, in via Bari n. 60 a Giovinazzo (telefono 080.394.6993 - 348.77.36.354).
L'iniziativa, vuole sensibilizzare, in particolar modo, chi ha più di 40 anni sull'importanza della prevenzione. Si stima, infatti, che una visita oculistica a partire da quest'età potrebbe evitare il 30% dei casi di cecità nel mondo occidentale.
Ma cos'è il glaucoma?
«Il glaucoma viene chiamato "il ladro silente della vista" proprio perché non dà sintomi e può portare alla cecità, se non scoperto e non curato. È una patologia caratterizzata da una pressione intraoculare alta in relazione alla suscettibilità individuale che determina una compressione a livello del nervo ottico con una progressiva perdita di fibre nervose e una conseguente progressiva riduzione del campo visivo.
I fattori che aumentano la probabilità di sviluppare la malattia sono l'aumento della pressione intraoculare, l'età, la miopia e la ridotta pressione di perfusione dei tessuti oculari. Le lesioni sono inizialmente presenti in periferia, senza associati fenomeni irritativi di questa patologia e per tale ragione vengono spesso notate quando il danno al nervo ottico è già considerevole o quando le cellule nervose sono distrutte e le perdita della vista diventa ormai irreversibile».
Cosa serve per confermare un sospetto di glaucoma?
«Il glaucoma è una malattia che non dà sintomi e dunque il pericolo maggiore è rappresentato dalla mancanza di segnali che possano destare sospetti, esclusa la forma acuta che provoca fortissimi dolori. Il campo visivo si restringe progressivamente e dunque non viene notato all'inizio. Basta una visita oculistica nella quale si può riscontrare un aumento della pressione oculare e, più importante, un aspetto tipicamente escavato della papilla ottica».
Basta il valore numerico della pressione oculare a fare una diagnosi di glaucoma?
«No, in quanto il valore della pressione intraoculare va corretto con la misurazione dello spessore della cornea in quanto questo interferisce specificatamente. Il valore della pressione, successivamente, sarà associato ad un aspetto patologico della papilla ottica, evidenziabile solo con l'esame del fondo oculare (o fundus oculi), appannaggio della visita specialistica.
L'esame del fondo oculare può portare ad un approfondimento diagnostico con l'esame del campo visivo caratterizzato dall'OCT delle fibre nervose e dello strato delle cellule ganglionari (attualmente l'esame più importante nella valutazione del glaucoma cronico) che conferma la gravità del caso, ci aiuta nella diagnosi in casi dubbi e ci permette di prevedere danni del campo visivo che ancora non si sono manifestati».
Ma il glaucoma si può curare?
«L'unico modo è quello di effettuare una diagnosi precoce di glaucoma. Nel corso della visita i parametri che devono essere controllati sono essenzialmente la pressione dell'occhio, l'aspetto del nervo ottico, il campo visivo e la valutazione del disco ottico. La diagnosi precoce, insieme al trattamento tempestivo e alla collaborazione dei pazienti allo stesso trattamento, può essere di notevole aiuto per rallentare la progressione della patologia».
Quindi Lei cosa consiglia?
«La mia iniziativa vuole sensibilizzare, in particolare, chi ha più di 40 anni sull'importanza della prevenzione considerato che la preoccupazione nasce anche solo all'idea che la progressione della malattia possa far perdere la propria indipendenza. È buona norma, infatti, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali età, precedenti familiari e miopia elevata».
Il glaucoma, che viene chiamato "il ladro silente della vista" proprio perché non dà sintomi e può portare alla cecità, se non scoperto e non curato, comporta, poi, difficoltà a leggere, a guidare, a riconoscere gli oggetti e i volti. Le conseguenze psicologiche, poi, sono legate anche alla paura di diventare ciechi. Un motivo in più per non trascurare la salute degli occhi.
Lo studio del dott. Gianfranco Seclì opera nel campo dell'oculistica, dell'optometria ed offre servizi per adulti, anziani e bambini garantendo professionalità, affidabilità e competenza garantita da un costante aggiornamento. È possibile prenotare un appuntamento ai numero 080.394.6993 e 348.77.36.354.