Il Metropolita di Kiev a Bari, preghiera per la pace sulla tomba di San Nicola
Dopo Matera, Altamura e Gravina, visitate ieri, questa mattina celebrazione in basilica e omaggio al santo
lunedì 16 dicembre 2024
16.50
Una Divina Liturgia e una preghiera sulla tomba di San Nicola nella Basilica Pontificia di Bari dedicata al santo di Myra per chiedere una pace "giusta", la fine della guerra in Ucraina e il ritorno alla tranquillità per il popolo ucraino. È quanto ha avuto luogo questa mattina a Bari, nella tappa finale della visita in Puglia e Basilicata del Metropolita di Kiev e Ucraina Epifanio I, dopo le visite di ieri a Matera prima, e Altamura e Gravina poi.
Il momento più toccante della giornata è stato quanto il Metropolita di Kiev, accompagnato da padre Giovanni Distante, è sceso nella cripta del santo per un omaggio al vescovo di Myra, seguito da uno scambio di doni. «San Nicola ci insegna che soltanto l'amore può realizzare la pace. E noi siamo qui per questo. Desideriamo che il Metropolita di Kiev porti con sé a casa un segno tangibile di questo suo pellegrinaggio a Bari, ovvero la manna che da tradizione trasuda dalle ossa del Santo», queste le parole di padre Distante nel consegnare un boccetta di manna, prima di ricevere a sua volta in dono una scatole con dei gemelli e una medaglia.
«È un grande onore per noi sollevare le nostre preghiere in questa basilica meravigliosa dove sono custodite le reliquie di San Nicola - ha dichiarato Epifanio I -. Perché San Nicola è un santo unico per Oriente e Occidente, perché lui è un santo di una Chiesa ancora indivisa. Era buono e giusto e responsabile. Anche lui lottava per la giustizia, per la verità. Anche adesso ci ispira di proteggere la verità, la giustizia e la pace. Soprattutto in questo periodo difficile, con la guerra in Ucraina che prende le vite non soltanto dei militari, ma anche della popolazione civile e dei bambini. Oggi abbiamo pregato per l'Ucraina, per l'Italia e per la fine di questa guerra, perché dalla pace in Ucraina dipende la pace in tutta Europa. La pace giusta sarà quando vincerà la verità».
Il momento più toccante della giornata è stato quanto il Metropolita di Kiev, accompagnato da padre Giovanni Distante, è sceso nella cripta del santo per un omaggio al vescovo di Myra, seguito da uno scambio di doni. «San Nicola ci insegna che soltanto l'amore può realizzare la pace. E noi siamo qui per questo. Desideriamo che il Metropolita di Kiev porti con sé a casa un segno tangibile di questo suo pellegrinaggio a Bari, ovvero la manna che da tradizione trasuda dalle ossa del Santo», queste le parole di padre Distante nel consegnare un boccetta di manna, prima di ricevere a sua volta in dono una scatole con dei gemelli e una medaglia.
«È un grande onore per noi sollevare le nostre preghiere in questa basilica meravigliosa dove sono custodite le reliquie di San Nicola - ha dichiarato Epifanio I -. Perché San Nicola è un santo unico per Oriente e Occidente, perché lui è un santo di una Chiesa ancora indivisa. Era buono e giusto e responsabile. Anche lui lottava per la giustizia, per la verità. Anche adesso ci ispira di proteggere la verità, la giustizia e la pace. Soprattutto in questo periodo difficile, con la guerra in Ucraina che prende le vite non soltanto dei militari, ma anche della popolazione civile e dei bambini. Oggi abbiamo pregato per l'Ucraina, per l'Italia e per la fine di questa guerra, perché dalla pace in Ucraina dipende la pace in tutta Europa. La pace giusta sarà quando vincerà la verità».