Il ministro Casellati a Bari: «La nostra riforma è minimalista, ma centra obiettivi importanti»

È intervenuta stamattina al convegno di Forza Italia Bari con Sisto, vice ministro della Giustizia, e l'europarlamentare Martusciello.

lunedì 11 dicembre 2023 19.27
«La nostra riforma è minimalista. Tocca solo 4 articoli della Costituzione. Ma consente di centrare obiettivi importanti, non solo per il centrodestra ma per il Paese, come garantire la stabilità dei governi e introdurre l'elezione diretta del presidente del Consiglio e la separazione delle carriere».

Così Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali, intervenuta stamane al convegno promosso da Forza Italia Bari e moderato dai direttori del Tg Norba, Enzo Magistà, e della Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza. Nella sala stracolma di un albergo cittadino, Casellati ha approfondito il tema delle riforme costituzionali promosse da Forza Italia e dal governo, e ora al vaglio del Parlamento. Al dibattito hanno partecipato anche, Francesco Paolo Sisto, vice ministro della Giustizia, e Fulvio Martusciello, europarlamentare.

«Quanto Forza Italia sia il partito delle riforme - aggiunge Casellati -, lo dimostra il fatto che io sia stata anche la prima presidente del Senato donna dopo 70 anni di storia repubblicana. Si cerca di fare riforme da 40 anni, dalla Commissione bicamerale Bozzi. Ora i tempi sono maturi. Avremmo voluto condividerle con le opposizioni. Ma, se continueranno a opporsi ideologicamente, andremo avanti da soli, per approvarle con referendum».

Per Casellati, «garantire la stabilità al Paese è la priorità delle priorità, non si può risolvere tutto il resto con governi che durano in carica in media 14 mesi. L'instabilità ci costa molti punti del Pil. E dobbiamo dire basta ai governi tecnici, da 10 anni assistiamo a un disallineamento tra voto popolare e governi. Deve governare chi vince le elezioni. Né indeboliremo il capo dello Stato, le sue prerogative non sono state toccate».

Un altro punto delle riforme è stato ricordato dal ministro Sisto: «L'Ue, anche per ricevere i fondi del Pnrr, ci chiede una giustizia più efficiente. In quest'ottica, un passaggio fondamentale è la separazione delle carriere. La Costituzione dice che la Magistratura dev'essere autonoma e indipendente. Ma solo il giudice deve essere imparziale. Perciò va ben distinto dal pm, che invece dev'essere allo stesso livello dell'avvocato difensore».

«Fino al 2010 Berlusconi ha garantito governi stabili – ha rilevato Martusciello -. Dopo abbiamo avuto una forte instabilità. Questo ha significato un continuo cambio dei ministri italiani che hanno interloquito con le istituzioni europee. E si è tradotto in una maggiore debolezza del nostro Paese sui dossier europei su cui si giocano i nostri interessi. Su uno decisivo come quello del packaging, invece, è stata importante la continuità garantita finora dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin. Anche per questo è ora di intervenire per garantire più stabilità».