Il pentito Milella continuava a occuparsi di droga: arrestato a Genova

Era ai vertici del clan Palermiti fino a quando nel 2020 ha deciso di collaborare con la giustizia. «Un capo non dorme, ma veglia»

martedì 19 novembre 2024 23.00
A cura di Nicola Miccione
Domenico Milella è dal 2020 il più importante dei pentiti baresi. Dalle sue dichiarazioni sono nati arresti che hanno consentito di mettere alle corde la criminalità barese: le parole dell'ex braccio destro di Eugenio Palermiti hanno permesso di ricostruire la guerra di mala del 2017 e di puntellare l'indagine "Codice interno".

Ma l'Antimafia di Genova ha scoperto che mentre collaborava con la giustizia, Milella continuava ad occuparsi di droga. Sono 16 le persone arrestate oggi dalla Polizia di Stato con le accuse, fra l'altro, di traffico internazionale di droga e spaccio. L'indagine è partita a dicembre 2022 dopo il sequestro di sei chilogrammi di cocaina e una pistola trovati dentro un'auto nel parcheggio sotterraneo di un supermercato in zona Molassana, al termine di una compravendita di stupefacenti.

Dalle indagini della Squadra Mobile è emerso che a organizzarla era stato un gruppo pugliese formato da collaboratori di giustizia: avevano commissionato per finta l'acquisto di un carico di droga da un gruppo di narcos, ma al momento dello scambio, avevano tentato di sottrarre il carico. Secondo il Tribunale di Genova che ne ha disposto il carcere, Milella avrebbe «tirato le fila del gruppo, reclutando persone a lui note anche perché provenienti dal medesimo circuito criminale».

E il cambio di domicilio protetto, «lungi dal comportare una interruzione dell'attività criminosa ha consentito lo sviluppo dell'attività illecita in una nuova piazza di spaccio», vicina al luogo di residenza del genero. «Nonostante l'attivazione del programma di protezione, in quattro sono rimasti coinvolti in attività criminosa».