Il premier Conte a Bari per inaugurare la Fiera, i commenti di Emiliano e Decaro
Il presidente della Regione: «Futuro del fronte progressista dipende da alleanza M5s-centrosinistra». Il sindaco: «Aspettiamo parole sulla finanziaria»
giovedì 12 settembre 2019
18.58
Sarà il premier Giuseppe Conte a inaugurare l'ottantatreesima edizione della Fiera del Levante. Il presidente del Consiglio è atteso sabato 14 settembre a Bari per l'avvio della campionaria, dopo le incertezze legate alla crisi di governo apertasi in agosto. Con la fiducia al nuovo esecutivo Movimento 5 stelle-Partito democratico-Liberi e uguali ogni riserva è stata sciolta, e sarà ancora il premier pugliese - per il secondo anno consecutivo - ad aprire l'atteso evento fieristico. Previste le visite anche dei ministri Boccia e Provenzano.
«Il discorso che feci l'anno scorso fu molto duro nei confronti del governo 5 Stelle-Lega - ricorda Emiliano. Qualcuno mi ha chiamato Nostradamus, altri invece pensano che fosse fin troppo facile prevedere che quell'alleanza non sarebbe durata. In Puglia ci siamo resi conto da tempo che il destino del fronte progressista italiano era quello di ricostruirsi attraverso un'alleanza fra centrosinistra e Movimento 5 stelle. Mi auguro che questo processo metta da parte gli spigoli di carattere e che costruisca un'armoniosa visione del futuro. Altrimenti l'Italia diventerà un paese post-fascista e io in un paese così non vorrei vivere. Bisogna mettercela tutta per far funzionare questo governo e permettere alle forze migliori di essere unite in una visione europea e internazionale. Anche Trump si era spaventato di Salvini. Renzi? Escludo che in un momento del genere possa essere tanto folle da pensare a se stesso e non al Paese».
Commenta anche il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro: «Sto ascoltando i colleghi sindaci in queste ore - dice il primo cittadino - e abbiamo delle richieste da fare al governo e lo faremo dopodomani. Con Conte i sindaci hanno un canale privilegiato; anche quando erano spariti 2 miliardi e 100 milioni per la riqualificazione delle periferie con un emendamento notturno in Senato il presidente del Consiglio ci ha sempre lasciato la porta aperta. Lo incontrerò insieme a una delegazione di sindaci. Sabato da lui mi aspetto di ritrovare qualche annuncio sulla finanziaria che sarà approvata a ottobre; mi auguro di ritrovare richieste che avevamo fatto già al suo precedente governo come sindaci. Questioni su cui vi era già un accordo con il vice ministro Castelli e con il sottosegretario Gravaglia».
«Il discorso che feci l'anno scorso fu molto duro nei confronti del governo 5 Stelle-Lega - ricorda Emiliano. Qualcuno mi ha chiamato Nostradamus, altri invece pensano che fosse fin troppo facile prevedere che quell'alleanza non sarebbe durata. In Puglia ci siamo resi conto da tempo che il destino del fronte progressista italiano era quello di ricostruirsi attraverso un'alleanza fra centrosinistra e Movimento 5 stelle. Mi auguro che questo processo metta da parte gli spigoli di carattere e che costruisca un'armoniosa visione del futuro. Altrimenti l'Italia diventerà un paese post-fascista e io in un paese così non vorrei vivere. Bisogna mettercela tutta per far funzionare questo governo e permettere alle forze migliori di essere unite in una visione europea e internazionale. Anche Trump si era spaventato di Salvini. Renzi? Escludo che in un momento del genere possa essere tanto folle da pensare a se stesso e non al Paese».
Commenta anche il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro: «Sto ascoltando i colleghi sindaci in queste ore - dice il primo cittadino - e abbiamo delle richieste da fare al governo e lo faremo dopodomani. Con Conte i sindaci hanno un canale privilegiato; anche quando erano spariti 2 miliardi e 100 milioni per la riqualificazione delle periferie con un emendamento notturno in Senato il presidente del Consiglio ci ha sempre lasciato la porta aperta. Lo incontrerò insieme a una delegazione di sindaci. Sabato da lui mi aspetto di ritrovare qualche annuncio sulla finanziaria che sarà approvata a ottobre; mi auguro di ritrovare richieste che avevamo fatto già al suo precedente governo come sindaci. Questioni su cui vi era già un accordo con il vice ministro Castelli e con il sottosegretario Gravaglia».