Il Tar Bari dà ragione al comitato, si blocca il progetto del nodo ferroviario sud
Emiliano: “Annullato un’autorizzazione paesaggistica per vizi formali, con i lavori che sono oltre la metà”
giovedì 24 novembre 2022
17.37
È arrivata ieri la sentenza del TAR Puglia di Bari sul destino di Lama San Giorgio rispetto al passaggio dei binari del Nodo ferroviario Bari-Sud. Stando a quanto emerge il diritto alla tutela dell'ambiente prevale su quello delle grandi opere pubbliche, per cui il progetto, finanziato anche grazie a fondi Pnrr, si blocca.
Pronto è arrivata oggi la replica del presidente Michele Emiliano che sottolinea: "Il Tar ha annullato un'autorizzazione paesaggistica per vizi formali, con i lavori che sono oltre la metà". "La Regione procederà all'impugnazione della sentenza - prosegue Emiliano -. Siamo dispiaciuti di questa sentenza ma confidiamo nella giustizia. Il Consiglio di Stato aveva già bocciato la sospensione dei lavori che il Tar Puglia aveva emesso d'urgenza. Quindi noi siamo convinti che il Consiglio di Stato seguirà l'orientamento già espresso e sbloccherà il cantiere".
Soddisfatto, invece, il comitato "Le Vedette della Lama" che sottolinea: "Una vittoria storica degli ambientalisti e dei privati i quali, consapevoli del danno enorme che si stava concretizzando per quello scrigno di biodiversità, storia e paesaggio che custodisce Lama San Giorgio, hanno avuto il coraggio di Davide nell'affrontare gli interessi enormi di colossi aziendali come Rfi che tutto possono, specie quando c'è un Pnrr da spolpare ed un controllo superficiale da parte degli enti preposti alla tutela della "casa comune" ( vedi Regione Puglia e Soprintendenza archeologica) e ce l'hanno fatta a sconfiggere Golia".
Pronto è arrivata oggi la replica del presidente Michele Emiliano che sottolinea: "Il Tar ha annullato un'autorizzazione paesaggistica per vizi formali, con i lavori che sono oltre la metà". "La Regione procederà all'impugnazione della sentenza - prosegue Emiliano -. Siamo dispiaciuti di questa sentenza ma confidiamo nella giustizia. Il Consiglio di Stato aveva già bocciato la sospensione dei lavori che il Tar Puglia aveva emesso d'urgenza. Quindi noi siamo convinti che il Consiglio di Stato seguirà l'orientamento già espresso e sbloccherà il cantiere".
Soddisfatto, invece, il comitato "Le Vedette della Lama" che sottolinea: "Una vittoria storica degli ambientalisti e dei privati i quali, consapevoli del danno enorme che si stava concretizzando per quello scrigno di biodiversità, storia e paesaggio che custodisce Lama San Giorgio, hanno avuto il coraggio di Davide nell'affrontare gli interessi enormi di colossi aziendali come Rfi che tutto possono, specie quando c'è un Pnrr da spolpare ed un controllo superficiale da parte degli enti preposti alla tutela della "casa comune" ( vedi Regione Puglia e Soprintendenza archeologica) e ce l'hanno fatta a sconfiggere Golia".