Il Tar dà ragione a Ladisa, mensa scolastica nel caos e genitori sul piede di guerra
La decisione del tribunale cambia le carte in tavola, servizio senza una data di inizio. Famigli pronte a manifestare
martedì 8 ottobre 2024
11.42
È caos nelle scuole baresi, dopo al decisione del Tar di accogliere la richiesta di sospensiva urgente presentata da Ladisa in relazione all'affidamento della gara per la gestione del servizio di mensa scolastica. Una decisione che rende nebuloso l'avvio dello stesso servizio, una prima volta rinviato al 7 ottobre (e solo per il primo lotto) e ora rimandato a data da destinarsi.
Sarà il Comune ora a dover trovare una soluzione alle oltre 4mila famiglie in attesa che i propri figli possano godere del loro diritto a frequentare il tempo pieno, come scelto, mentre ora si trovano a fare un orario ridotto penalizzante, soprattutto per quanto riguarda la scuola primaria.
Il tribunale ha deciso infatti di sospendere «l'esecutività degli atti impugnati fino alla trattazione collegiale che è fissata alla camera di consiglio del 15 ottobre 2024». Nella sentenza pubblicata oggi, si legge anche che «nelle more della decisione cautelare collegiale, sia opportuno, se non proprio necessario, assicurare la continuità del servizio mediante la temporanea sospensione dell'esecutività degli atti qui impugnati, fermo restando che la sollecita fissazione del giudizio cautelare collegiale consentirà, a breve, una più approfondita ponderazione degli interessi coinvolti nel caso in esame».
Da capire ora cosa deciderà di fare il Comune, se vorrà attendere il 15 ottobre, o se opterà per una soluzione provvisoria.
I genitori, nel frattempo, sono sul piede di guerra, e sono stanchi che questa battaglia a colpi di carte bollate stia finendo per creare problemi ai bambini e alle loro famiglie. C'è chi parla di manifestare e chi chiede di poter far partire il tempo pieno con il pranzo al sacco. E ieri mattina è anche spuntata una petizione, per chiedere al sindaco di risolvere il problema quanto prima. Lanciata il 6 ottobre, in meno di due giorni ha già raggiunto oltre 1.100 firme.
Sarà il Comune ora a dover trovare una soluzione alle oltre 4mila famiglie in attesa che i propri figli possano godere del loro diritto a frequentare il tempo pieno, come scelto, mentre ora si trovano a fare un orario ridotto penalizzante, soprattutto per quanto riguarda la scuola primaria.
Il tribunale ha deciso infatti di sospendere «l'esecutività degli atti impugnati fino alla trattazione collegiale che è fissata alla camera di consiglio del 15 ottobre 2024». Nella sentenza pubblicata oggi, si legge anche che «nelle more della decisione cautelare collegiale, sia opportuno, se non proprio necessario, assicurare la continuità del servizio mediante la temporanea sospensione dell'esecutività degli atti qui impugnati, fermo restando che la sollecita fissazione del giudizio cautelare collegiale consentirà, a breve, una più approfondita ponderazione degli interessi coinvolti nel caso in esame».
Da capire ora cosa deciderà di fare il Comune, se vorrà attendere il 15 ottobre, o se opterà per una soluzione provvisoria.
I genitori, nel frattempo, sono sul piede di guerra, e sono stanchi che questa battaglia a colpi di carte bollate stia finendo per creare problemi ai bambini e alle loro famiglie. C'è chi parla di manifestare e chi chiede di poter far partire il tempo pieno con il pranzo al sacco. E ieri mattina è anche spuntata una petizione, per chiedere al sindaco di risolvere il problema quanto prima. Lanciata il 6 ottobre, in meno di due giorni ha già raggiunto oltre 1.100 firme.