Immobili inutilizzati diventano uffici o strutture ricettive, al via l'iter del Comune di Bari
Decaro: «Sostegno a nuove strutture alberghiere per disincentivare il ricorso alla soluzione degli affitti brevi»
mercoledì 18 ottobre 2023
La ripartizione Governo e Sviluppo Strategico del territorio, sulla base dello stato di attuazione della pianificazione vigente, ha dato il via, con apposita determina, all'iter di esclusione da Valutazione Ambientale Strategica per la "Variante normativa dell'art. 32 lett. h delle Norme tecniche di Attuazione del PRG" da sottoporre all'esame del Consiglio comunale.
Il provvedimento punta alla riqualificazione e al riuso di edifici inutilizzati o sfitti, sia pubblici che privati, esistenti e legittimi al 17/07/1976, data di approvazione del PRG, mediante il loro riutilizzo a uffici o strutture ricettive. Gli immobili interessati dalla variante normativa devono essere collocati necessariamente all'interno delle aree individuate dal DPRU (Documento di programmazione rigenerazione urbana).
«La modifica prende atto dell'indirizzo contenuto nella sentenza TAR Puglia 3885 del 27.10.2010 che ha ritenuto ammissibile la destinazione, a uffici di qualunque tipo, per gli immobili con vincolo di destinazione ad attrezzatura pubblica impresso dal PRG agli edifici già esistenti alla data della sua approvazione. Allo stesso tempo, una volta approvato dal Consiglio comunale, il provvedimento permetterà di riutilizzare gli stessi immobili con funzione turistico/ricettiva - spiega il sindaco Decaro -. Abbiamo scelto di introdurre questa opzione, ampliando il numero delle funzioni terziarie insediabili, per dare spazio alla capacità di ricettività della città e tenere così conto dell'incremento della domanda di strutture ricettive verificatasi negli ultimi anni. La politica di sostegno all'insediamento di nuove strutture alberghiere è auspicabile possa disincentivare il ricorso alla soluzione degli affitti brevi e riduce il conseguente rischio di impoverimento del tessuto sociale cittadino determinato dall'allontanamento dei residenti dalla zona centrale della città».
Il provvedimento punta alla riqualificazione e al riuso di edifici inutilizzati o sfitti, sia pubblici che privati, esistenti e legittimi al 17/07/1976, data di approvazione del PRG, mediante il loro riutilizzo a uffici o strutture ricettive. Gli immobili interessati dalla variante normativa devono essere collocati necessariamente all'interno delle aree individuate dal DPRU (Documento di programmazione rigenerazione urbana).
«La modifica prende atto dell'indirizzo contenuto nella sentenza TAR Puglia 3885 del 27.10.2010 che ha ritenuto ammissibile la destinazione, a uffici di qualunque tipo, per gli immobili con vincolo di destinazione ad attrezzatura pubblica impresso dal PRG agli edifici già esistenti alla data della sua approvazione. Allo stesso tempo, una volta approvato dal Consiglio comunale, il provvedimento permetterà di riutilizzare gli stessi immobili con funzione turistico/ricettiva - spiega il sindaco Decaro -. Abbiamo scelto di introdurre questa opzione, ampliando il numero delle funzioni terziarie insediabili, per dare spazio alla capacità di ricettività della città e tenere così conto dell'incremento della domanda di strutture ricettive verificatasi negli ultimi anni. La politica di sostegno all'insediamento di nuove strutture alberghiere è auspicabile possa disincentivare il ricorso alla soluzione degli affitti brevi e riduce il conseguente rischio di impoverimento del tessuto sociale cittadino determinato dall'allontanamento dei residenti dalla zona centrale della città».