Impresa smaltisce rifiuti speciali nei cassonetti, scatta la denuncia per dipendenti e titolare
Lavoratori scoperti ad abbandonare i materiali di risulta dopo il rifacimento di un bed and breakfast
giovedì 4 maggio 2023
20.44
Nell'ambito dell'attività denominata "svuota cantine", organizzata dal comando di polizia locale di Bari, a contrasto dell'attività di abbandono dei rifiuti ingombranti sul territorio comunale, una piccola impresa edile è caduta nelle maglie dei controlli.
I fatti, accaduti la scorsa settimana in località San Giorgio, hanno visto i dipendenti dell'impresa, con sede in un comune contermine che, dopo aver eseguito lavori di ristrutturazione in un B&b di Mola di Bari, rientrando in sede, hanno pensato bene di fermarsi davanti a dei cassonetti, presenti a bordo strada, e hanno iniziato a scaricare secchi, un bidè, un lavandino e altri inerti, considerati rifiuti speciali, da depositare in discariche autorizzate.
Purtroppo per loro, appostati in quei luoghi, monitorati grazie anche alle segnalazioni dell'Amiu, c'era una pattuglia della polizia locale, impiegata nell'attività di vigilanza e controllo del territorio, che ha provveduto prima a fermare i cinque soggetti impegnati a compiere completamente l'abbandono e poi ordinato loro di riprendersi i rifiuti.
Condotti al comando di via Aquilino per l'identificazione, si è provveduto a denunciarli in concorso tra loro e il titolare della ditta per il reato di abbandono di rifiuti speciali su suolo pubblico, che prevede la pena dell'arresto da 3 mesi ad un anno o l'ammenda da 2600,00 a 26 mila euro.
Si è proceduto, inoltre, alla contestazione del reato previsto dall'art. 212 del testo unico ambientale per la mancata iscrizione all'albo dei gestori ambientali del mezzo utilizzato: il conducente era anche privo del necessario formulario per il trasporto dei rifiuti. Il mezzo è stato posto sotto sequestro giudiziario.
A seguito dell'attività investigativa si è appurato, infine, che due dipendenti della predetta ditta dichiaravano di non avere ancora un regolare contratto di lavoro: di tale circostanza, per i dovuti approfondimenti, è seguita segnalazione all'Ispettorato del lavoro.
In questa circostanza l'intervento della polizia locale ha impedito che i costi di smaltimento dei rifiuti gravassero sui cittadini che pagano la tari, costi che invece devono essere sostenuti correttamente dalla ditta che ha prodotto i rifiuti.
I fatti, accaduti la scorsa settimana in località San Giorgio, hanno visto i dipendenti dell'impresa, con sede in un comune contermine che, dopo aver eseguito lavori di ristrutturazione in un B&b di Mola di Bari, rientrando in sede, hanno pensato bene di fermarsi davanti a dei cassonetti, presenti a bordo strada, e hanno iniziato a scaricare secchi, un bidè, un lavandino e altri inerti, considerati rifiuti speciali, da depositare in discariche autorizzate.
Purtroppo per loro, appostati in quei luoghi, monitorati grazie anche alle segnalazioni dell'Amiu, c'era una pattuglia della polizia locale, impiegata nell'attività di vigilanza e controllo del territorio, che ha provveduto prima a fermare i cinque soggetti impegnati a compiere completamente l'abbandono e poi ordinato loro di riprendersi i rifiuti.
Condotti al comando di via Aquilino per l'identificazione, si è provveduto a denunciarli in concorso tra loro e il titolare della ditta per il reato di abbandono di rifiuti speciali su suolo pubblico, che prevede la pena dell'arresto da 3 mesi ad un anno o l'ammenda da 2600,00 a 26 mila euro.
Si è proceduto, inoltre, alla contestazione del reato previsto dall'art. 212 del testo unico ambientale per la mancata iscrizione all'albo dei gestori ambientali del mezzo utilizzato: il conducente era anche privo del necessario formulario per il trasporto dei rifiuti. Il mezzo è stato posto sotto sequestro giudiziario.
A seguito dell'attività investigativa si è appurato, infine, che due dipendenti della predetta ditta dichiaravano di non avere ancora un regolare contratto di lavoro: di tale circostanza, per i dovuti approfondimenti, è seguita segnalazione all'Ispettorato del lavoro.
In questa circostanza l'intervento della polizia locale ha impedito che i costi di smaltimento dei rifiuti gravassero sui cittadini che pagano la tari, costi che invece devono essere sostenuti correttamente dalla ditta che ha prodotto i rifiuti.