In Fiera del Levante una stele per ricordare il congresso eucaristico di Bari del 2005
L'iniziativa nell'ambito del Villaggio di San Nicola. Il viale principale del quartiere dedicato ai popoli del mondo
lunedì 16 dicembre 2019
9.51
«L'inaugurazione della stele che ricorda il XXIV Congresso Eucaristico Nazionale tenutosi proprio alla Fiera del Levante nel 2005 e l'intitolazione del viale principale del quartiere fieristico all'unione e al dialogo tra Popoli, rappresentano il preludio e fanno da trait d'union con l'iniziativa, voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana, su 'Mediterraneo, frontiera di pace', che si terrà a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Vi prenderanno parte i responsabili delle chiese cattoliche dei Paesi che si affacciano sul grande mare e si concluderà con la presenza di Papa Francesco». Così ieri mattina monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, insieme al presidente di Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi, al vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio e ad autorità civili e militari, è intervenuto alla cerimonia solenne per ricordare il grande evento del 2005 che si concluse con la partecipazione di Papa Benedetto XVI.
La commemorazione, che si è svolta all'ingresso orientale del quartiere fieristico, rientra nel fitto programma della seconda edizione de "Il Villaggio di San Nicola, dal mare alle terre". Il viale principale del quartiere fieristico è stato dedicato a tutti i popoli del mondo. «La stele e l'intitolazione del viale dei Popoli lasceranno un ricordo negli anni. Confermano inoltre che i popoli non hanno confine e sono tutti uguali. E proprio in questa direzione va l'impegno naturale della Fiera quale promotrice di comunione e di pace tra le diverse comunità», ha dichiarato Ambrosi.
«Proprio attraverso San Nicola possiamo fare appello al dialogo tra i popoli e le religioni e questo viale deve essere testimonianza di accoglienza e integrazione, punto di riferimento e di incontro da percorrere pienamente», ha concluso Di Sciascio.
Il tema della stele è "Senza la domenica non possiamo vivere", a sottolineare l'orientamento del cammino ecclesiale che nella domenica, giorno del Signore, vede un richiamo essenziale per la stessa identità dell'uomo. Alla celebrazione, a cui hanno partecipato anche i figuranti di San Nicola, è seguito un giro ne "Il Villaggio di San Nicola" di monsignor Cacucci accompagnato da Ambrosi e dalle autorità presenti alla cerimonia.
La commemorazione, che si è svolta all'ingresso orientale del quartiere fieristico, rientra nel fitto programma della seconda edizione de "Il Villaggio di San Nicola, dal mare alle terre". Il viale principale del quartiere fieristico è stato dedicato a tutti i popoli del mondo. «La stele e l'intitolazione del viale dei Popoli lasceranno un ricordo negli anni. Confermano inoltre che i popoli non hanno confine e sono tutti uguali. E proprio in questa direzione va l'impegno naturale della Fiera quale promotrice di comunione e di pace tra le diverse comunità», ha dichiarato Ambrosi.
«Proprio attraverso San Nicola possiamo fare appello al dialogo tra i popoli e le religioni e questo viale deve essere testimonianza di accoglienza e integrazione, punto di riferimento e di incontro da percorrere pienamente», ha concluso Di Sciascio.
Il tema della stele è "Senza la domenica non possiamo vivere", a sottolineare l'orientamento del cammino ecclesiale che nella domenica, giorno del Signore, vede un richiamo essenziale per la stessa identità dell'uomo. Alla celebrazione, a cui hanno partecipato anche i figuranti di San Nicola, è seguito un giro ne "Il Villaggio di San Nicola" di monsignor Cacucci accompagnato da Ambrosi e dalle autorità presenti alla cerimonia.