In piazza contro l'inceneritore, ci saranno anche i sindaci
Diversi i primi cittadini che hanno aderito alla manifestazione di domani pomeriggio
mercoledì 23 ottobre 2024
10.51
Scenderanno in piazza venerdì 25 ottobre alle 18, davanti alla Prefettura di Bari, cittadini, associazioni e anche i sindaci di diverse città per dire no, di nuovo, all'impianto di ossidocombustione Newo che dovrebbe sorgere alla zona industriale.
Ad oggi, come sottolinea via social Tino Ferulli, del Coordinamento No inceneritore No Newo, hanno confermato la loro presenza il sindaco di Bari, Vito Leccese, il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e quello di Bitetto, Fiorenza Pascazio. A loro dovrebbero aggiungersi, oltre ai cittadini, consiglieri comunali e regionali, e l'invito è stato esteso anche all'assessore regionale competente.
«Cittadini, associazioni, comitati e amministratori locali uniti in un'unica voce per chiedere un futuro più pulito e sostenibile - scrivono annunciando la manifestazione -. L'inceneritore rappresenta una minaccia inaccettabile per la nostra salute e per l'ambiente. Le emissioni inquinanti che produrrà peggioreranno drasticamente la qualità dell'aria che respiriamo, mettendo a rischio, soprattutto, i più fragili: bambini, anziani e persone con patologie respiratorie».
Le ragioni del no sono chiare: «L'inceneritore è una fonte di inquinamento atmosferico e di emissioni tossiche. Le "perle vetrose" non sono una soluzione al problema dei rifiuti, ma è solo un'illusione. Vogliamo un futuro basato sulla prevenzione dei rifiuti, sul riciclo e sull'economia circolare».
Così come le richieste, fatte in tutti questi anni e sempre le stesso, ovvero: «Il ritiro definitivo del progetto e investimenti in politiche ambientali sostenibili».
Ad oggi, come sottolinea via social Tino Ferulli, del Coordinamento No inceneritore No Newo, hanno confermato la loro presenza il sindaco di Bari, Vito Leccese, il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, e quello di Bitetto, Fiorenza Pascazio. A loro dovrebbero aggiungersi, oltre ai cittadini, consiglieri comunali e regionali, e l'invito è stato esteso anche all'assessore regionale competente.
«Cittadini, associazioni, comitati e amministratori locali uniti in un'unica voce per chiedere un futuro più pulito e sostenibile - scrivono annunciando la manifestazione -. L'inceneritore rappresenta una minaccia inaccettabile per la nostra salute e per l'ambiente. Le emissioni inquinanti che produrrà peggioreranno drasticamente la qualità dell'aria che respiriamo, mettendo a rischio, soprattutto, i più fragili: bambini, anziani e persone con patologie respiratorie».
Le ragioni del no sono chiare: «L'inceneritore è una fonte di inquinamento atmosferico e di emissioni tossiche. Le "perle vetrose" non sono una soluzione al problema dei rifiuti, ma è solo un'illusione. Vogliamo un futuro basato sulla prevenzione dei rifiuti, sul riciclo e sull'economia circolare».
Così come le richieste, fatte in tutti questi anni e sempre le stesso, ovvero: «Il ritiro definitivo del progetto e investimenti in politiche ambientali sostenibili».