Inaugurazione della Fiera del Levante. Conte: "Imprese importanti quanto i cittadini"
Presenti il sindaco Decaro, il presidente Emiliano, Ambrosi e Casillo della Campionaria
sabato 8 settembre 2018
11.27
Iniziata la cerimonia d'inaugurazione della Fiera del Levante. Le dichiarazioni delle autorità nei loro discorsi:
Il sindaco di Bari Antonio Decaro: «Nunzio Filogamo iniziava le sue trasmissioni salutando amici vicini e lontani. Voce che la politica dovrebbe ritrovare, invece della voce cinica di chi alimenta paure e guerre fra poveri. È nostro dovere iniziare a parlare alla testa e non alla pancia. A noi sindaci non è consentito parlare alla pancia: i cittadini sanno dove abito. Il nostro ruolo è la vicinanza ai cittadini e per questo il mio pensiero va a Marco Bucci e alla sua Genova. Di fronte a un ponte che crolla e a un fiume che esonda non esiste campagna elettorale ma solo il dovere di servire le istituzioni. Le responsabilità: nella nostra città una vicenda paradossale come quella del tribunale penale, dove c'è la piaga del caporalato e 16 clan criminali. Ci saremmo aspettati unità di intenti ma il ministro di giustizia mi ha giudicato irresponsabile. Un sindaco deve assumersi responsabilità anche non sue: se questo vuol dire essere irresponsabili mi assumo tutta la mia irresponsabilità. Il nostro dovere è tenere vicine le istituzioni. Solo un italiano su quattro è disposto ad avere fiducia nei concittadini ma aumenta il dato fra chi vive gli spazi di socialità. Bisogna ascoltare chi vive le periferie: possiamo scegliere di raccontare il blocco dei fondi per le periferie dicendo che migliaia di bambini non giocheranno nei parchi, che i cittadini cammineranno su marciapiedi dissestati o chiusi in casa. Il presidente ci aiuti a ripristinare quel bando per sviluppare modelli sperimentali come le reti civiche urbane. È un'edizione della fiera speciale perché Bari tra pochi mesi sceglierà il suo nuovo sindaco. Non farò un bilancio delle cose fatte e non fatte. Chiudo ringraziando i cittadini baresi che mi hanno trattato come uno di loro, per il rapporto schietto che mi permette di camminare a testa alta. L'unico traguardo è stato creare una comunità: il viaggio umano più bello della mia vita. Ciascuno di noi ha la sua arena e dovrebbe dedicare un pezzetto della sua vita a battersi per ciò che crede giusto. Non importa come andrà a finire, se avremo qualcuno al nostro fianco avremo già vinto».
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: «In Puglia il ReD è un progetto politico che non tratterrà qui i nostri ragazzi migliori, ma aiuterà chi non ce l'ha fatta. Siccome non sappiamo gestire i flussi migratori la situazione è esplosiva. Se non arrivassero grazie alle bande criminali sarebbe più facile, come successe con i nostri fratelli albanesi quando legalizzammo il flusso dei traghetti: quelli onesti andavano e venivano dall'Italia, mentre quelli disonesti venivano identificati ed espulsi. Oggi l'Albania è un nostro partner. Grazie al presidente Conte che ci è stato vicino in occasione delle morti di caporalato. L'agricoltura non esisterebbe senza braccianti migranti; noi pensiamo che il rigore dei conti deve essere accompagnato da un'equa distribuzione del reddito pro-capite. C'è bisogno di giustizia sociale per portare gli italiani a combattere per rilanciare l'economia e non per trovare un capro espiatorio. Fondiamo la nostra pretesa su programmazione e buon uso dei fondi; anche nel Mezzogiorno esistono risorse amministrative virtuose che nulla hanno da invidiare al Nord. La Puglia ha avviato il percorso di autonomia dagli scempi ambientali, dalla criminalità organizzata e dalla sciatteria amministrativa. Anche il modo in cui abbiamo risanato l'ente Fiera, con una partnership con Fiere Bologna, dimostra come le istituzioni si siano riappropriate del loro compito, con il ritorno di grandi imprenditori pugliesi come Pasquale Casillo. Siamo una regione con mari puliti e con innovativi sistemi di depurazione dei reflui. Al ministro Costa chiediamo di attivare il "decreto fanghi". A noi il gasdotto TAP non piace, ma se proprio lo dobbiamo tenere facciamolo approdare lì dove farebbe meno danni possibili. I cittadini mi dicono di non mollare la partita della salute: mi auguro che si possa utilizzare la disponibilità a cedere gas a prezzi calmierati per convincere l'acquirente a decarbonizzare l'ILVA. Sottrarre Taranto alla mono-cultura dell'ILVA è possibile. Non mi si può chiedere di salvare Taranto solo con i passi avanti che l'oncologia pugliese ha fatto negli ultimi anni. Stiamo investendo 48 milioni per diventare il punto di riferimento della ricerca italiana, quando a Milano ancora nessuno si muove per progetti di analoga importanza. Non abbiamo chiuso nessun ospedale, ma abbiamo convertito quelli fatiscenti utilizzando meglio i dipendenti. La nostra regione sta spendendo bene i fondi che il paese e l'Europa ci hanno dato. Da pugliese a pugliese dico al presidente che ho apprezzato la sua attitudine: conti sempre su di noi e sulla nostra lealtà. Chi ha mancato di rispettarci non è più stato accolto con lo stesso calore: a lei, invece, diamo il benvenuto nella sua terra natia».
Il presidente dell'Ente Fiera, Pasquale Casillo: «La mia nomina è recentissima, e per me è un privilegio poter restituire al territorio quanto offerto alla mia impresa. La nomina giunge al termine di un percorso di risanamento, che si conclude con il ripristino degli organi statutari. Si è proceduto ad affidare le attività commerciali alla New.Co composta da Camera di Commercio di Bari e Fiere Bologna. Questa è la prima Fiera del Levante organizzata dalla nuova società concessionaria. All'ente, statutariamente, compete innovazione e internazionalizzazione delle imprese e delle idee, promozione di arte, creatività e cultura. Stiamo parlando di competitività e benessere, e questo vuol dire che abbiamo accettato la competizione. Metterò a disposizione la mia esperienza e il mio approccio ai problemi frutto della professione di imprenditore che svolgo da tanti anni. Concretezza, coerenza, sistema e responsabilità sono le parole chiave che ho individuato. L'ambito nel quale dovremo dimostrare la nostra adeguatezza al compito sarà la realizzazione delle azioni strategiche. La coerenza è intesa in senso tecnico, come sinonimo di sintonia e sincronizzazione: la trasformazione digitale ha cambiato le vite di tutti noi, ma l'impatto sarà ancora enorme in termini di distribuzione di beni e servizi. Nel mondo continuamente connesso sono state abbattute gran parte delle barriere spazio-temporali. Aumenta, invece, il numero delle variabili: tutto oggi è sistema. Le problematiche sistemiche esigono soluzioni sistemiche, e ciò ci pone di fronte a un'operatività più complessa. Nella competizione globale non deve portarci a commettere l'errore di considerarla tra diverse imprese, che sono solo una componente dei sistemi produttivi. Non si può commettere l'errore di considerare l'economia digitale sostitutiva di quella fisica. Siamo a uno snodo fondamentale che non può che essere affrontato con enfasi: Dobbiamo smettere di parlare di meridionalismo, dobbiamo eliminare i piagnistei per eliminare un problema dell'intero paese. La collaborazione è vitale: dobbiamo trovare soluzioni semplici, lì dove la semplicità è una complessità risolta. Le imprese devono essere interlocutore credibile di istituzioni e governo, sposando la responsabilità sociale, competendo nel rispetto delle regole. Dobbiamo pervenire a una convinzione matura per cui l'inerzia è esiziale: la competizione la si vince o la si perde tutti insieme. La responsabilità è il collante che tiene insieme virtuosamente le componenti del sistema».
Il presidente della Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi: «Dopo tanti decenti abbiamo l'orgoglio di inaugurare la fiera con presidente del Consiglio pugliese. Alla fine dello scorso anno, la Camera di Commercio di Bari ha ripreso in mano il destino della fiera dei baresi, dando vita alla nuova Fiera del Levante con Fiere Bologna. Tradizione che si unisce al know how internazionale. Quando a Bari si parla della FdL si tocca un tasto che è patrimonio comune dell'identità cittadina, esteso alla provincia e alla regione. Fa niente che non sia perfetta: per noi questa settimana di settembre è un ritorno alle origini. Nel 1926 il contributo della Camera di Commercio di Bari ammontò a 1 milione di Lire il contributo per dare il via a quella che nel '29 sarebbe diventata la Fiera del Levante. Quasi un secolo più tardi quella caravella, grazie a imprenditori e istituzioni, ha intrapreso un nuovo viaggio: dobbiamo assicurarle uno spazio nel Mediterraneo e nel panorama fieristico internazionale. Le fiere non vendono più spazi espositivi, ma servizi orientati verso un alto valore aggiunto rispetto ai buyer online. La nuova FdL punta a creare network territoriali: serve un forte sistema paese, strutture ricettive e valori ambientali. La campionaria di settembre è la vetrina di innovazione e tradizione: noi siamo abituati a guardare avanti. Abbiamo una storia da raccontare: in questo Sud c'è una Puglia economica smart, volenterosa e talentuosa. La nostra è un'economia viva, forte nel primario e nel manifatturiero. Colpisce il boom del turismo; la nostra agricoltura, pur con tutti i problemi, continua a crescere. Vanno sostenute attraverso il credito e le banche locali. La nuova FdL deve concentrarsi sulla tradizione, dal manifatturiero al food. Oggi più che mai i bacini occupazionali del paese sono le imprese, a verso di loro va rivolta l'attenzione perché lì risiederà la ripresa. Le imprese hanno bisogno di investimenti infrastrutturali, che ci colleghino ai nuovi mercati. L'economia pugliese si muove in questa direzione: volgiamo che la FdL diventi incubatore di tolleranza e pace, che mai come oggi è qualcosa di cui abbiamo bisogno. L'agroalimentare è una grande risorsa per la Puglia: dobbiamo proteggere le nostre eccellenze e la campionaria punterà a promuovere i nostri prodotti. Ringrazio i più di 600 espositori, senza cui non ci sarebbe la fiera».
Il premier Giuseppe Conte: «La massima attenzione ai cittadini non significa una diminuita attenzione alle imprese. È interesse del cittadino che si crei un sistema forte che crei occupazione e ricchezza. Vedo l'impresa come una comunità di cittadini, di cui fanno parte cittadini, consumatori e associazioni. L'impresa che vuole durare non può ignorare gli interessi degli stake holders. Il governo del cambiamento vuole adoperarci confrontandoci con altri paesi per irrobustire l'industria . La crisi è stata violenta; oggi come 75 anni fa la vocazione commerciale del paese ci sta aiutando a venirne fuori. Il vento del commercio gonfia le vele della nostra economia. Oggi come nel dopoguerra la forza delle imprese ci aiuterà a rendere il nostro paese più forte e meno diseguale, inclusivo per i giovani e chi vive in difficoltà. Il governo vuole sostenere chi crea, con regolamentazione, fiscalità e infrastrutture. Abbiamo annunciato riforme strutturali, semplificazione burocratica e digitalizzazione della pubblica amministrazione. Una riforma di struttura è anche la legge anti corruzione che renderà più appetibile la nostra realtà agli occhi degli imprenditori stranieri. No n posso anticipare i dettagli della manovra economica ma voglio chiarire che produzione e commerci sono le prime vittime dell'instabilità. Le infrastrutture sono state trascurate con; noi saremo rigorosi revisionando le concessioni. Vogliamo remunerare gli investimenti privati, ma occorre anche fare attenzione che non si speculi sul bene pubblico. Lea competizione si fa sempre più agguerrita e dobbiamo promuovere il Made in Italy; le risorse non devono essere destinate alle imprese che spostano le produzioni all'estero. Da levante si leva il più ambizioso progetto infrastrutturale, che collegherà Asia, Europa e Cina. Che parte avremo in questo progetto? Quali imprese, università e centri di ricerca saranno coinvolti negli studi di fattibilità? Questo progetto cambierà le direttrici del flussi di commercio, che riporteranno il mediterraneo al centro. Il mio invito qui da Bari e di mettere in campo un grande sforzo collettivo per dare risposte serie a queste domande. Il commercio è foriero di sviluppo se tutti ne beneficiano. Le regole del commercio estero sono competenza europea; ecco perché da quando ci siamo insediati ci siamo testardamente imposto ai tavoli negoziali per difendere le nostre ragioni e la nostra qualità. Alcuni paesi hanno beneficiato di interpretazioni personali delle regole. Non accetteremo più ricatti ma sosterremo un commercio equo. Misure di equità sociale saranno adottate con reddito di cittadinanza e riforma fiscale. Questo governo presta attenzione al sud: vogliamo renderlo laboratorio di una nuova economia. Vogliamo lavorare sulla decontribuzione, su assunzioni di giovani come di over 35. Vogliamo favorire le giovani start up. Il sud ha bisogno di infrastrutture fondamentali come l'alta velocità. Dobbiamo potenziare le occasioni che ci vengono offerte, perché alle volte non sappiamo coglierle. Dobbiamo contrastare caporalato e criminalità organizzata. Dobbiamo cercare di capire come attuare le norme esistenti e integrarle per sconfiggere la piaga del caporalato. ILVA? Abbiamo lavora giorno e notte su questa questione che mette a repentaglio la salute. Ringrazio Di Mail che ha fatto un lavoro straordinario, ottenendo un netto miglioramento del livello occupazionale garantendo gli stessi diritti . Se qualcuno non è rimasto soddisfatto ma mi dispiace ma non c'erano altre possibilità. Noi siamo un governo di cambiamento e abbiamo messo cittadini e comunità al centro: vogliamo rianimare la forza morale che bel secondo dopoguerra ha reso grande questo paese. I giovani devono poterci guardare con fiducia; dobbiamo essere giovani nell'anima. I giovani possono sognare il futuro perché hanno il tempo di raccogliere i frutti del proprio lavoro. Nella mia veste di presidente e di pugliese, dichiaro aperta la Fiera del Levante numero ottantadue ».
Il sindaco di Bari Antonio Decaro: «Nunzio Filogamo iniziava le sue trasmissioni salutando amici vicini e lontani. Voce che la politica dovrebbe ritrovare, invece della voce cinica di chi alimenta paure e guerre fra poveri. È nostro dovere iniziare a parlare alla testa e non alla pancia. A noi sindaci non è consentito parlare alla pancia: i cittadini sanno dove abito. Il nostro ruolo è la vicinanza ai cittadini e per questo il mio pensiero va a Marco Bucci e alla sua Genova. Di fronte a un ponte che crolla e a un fiume che esonda non esiste campagna elettorale ma solo il dovere di servire le istituzioni. Le responsabilità: nella nostra città una vicenda paradossale come quella del tribunale penale, dove c'è la piaga del caporalato e 16 clan criminali. Ci saremmo aspettati unità di intenti ma il ministro di giustizia mi ha giudicato irresponsabile. Un sindaco deve assumersi responsabilità anche non sue: se questo vuol dire essere irresponsabili mi assumo tutta la mia irresponsabilità. Il nostro dovere è tenere vicine le istituzioni. Solo un italiano su quattro è disposto ad avere fiducia nei concittadini ma aumenta il dato fra chi vive gli spazi di socialità. Bisogna ascoltare chi vive le periferie: possiamo scegliere di raccontare il blocco dei fondi per le periferie dicendo che migliaia di bambini non giocheranno nei parchi, che i cittadini cammineranno su marciapiedi dissestati o chiusi in casa. Il presidente ci aiuti a ripristinare quel bando per sviluppare modelli sperimentali come le reti civiche urbane. È un'edizione della fiera speciale perché Bari tra pochi mesi sceglierà il suo nuovo sindaco. Non farò un bilancio delle cose fatte e non fatte. Chiudo ringraziando i cittadini baresi che mi hanno trattato come uno di loro, per il rapporto schietto che mi permette di camminare a testa alta. L'unico traguardo è stato creare una comunità: il viaggio umano più bello della mia vita. Ciascuno di noi ha la sua arena e dovrebbe dedicare un pezzetto della sua vita a battersi per ciò che crede giusto. Non importa come andrà a finire, se avremo qualcuno al nostro fianco avremo già vinto».
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: «In Puglia il ReD è un progetto politico che non tratterrà qui i nostri ragazzi migliori, ma aiuterà chi non ce l'ha fatta. Siccome non sappiamo gestire i flussi migratori la situazione è esplosiva. Se non arrivassero grazie alle bande criminali sarebbe più facile, come successe con i nostri fratelli albanesi quando legalizzammo il flusso dei traghetti: quelli onesti andavano e venivano dall'Italia, mentre quelli disonesti venivano identificati ed espulsi. Oggi l'Albania è un nostro partner. Grazie al presidente Conte che ci è stato vicino in occasione delle morti di caporalato. L'agricoltura non esisterebbe senza braccianti migranti; noi pensiamo che il rigore dei conti deve essere accompagnato da un'equa distribuzione del reddito pro-capite. C'è bisogno di giustizia sociale per portare gli italiani a combattere per rilanciare l'economia e non per trovare un capro espiatorio. Fondiamo la nostra pretesa su programmazione e buon uso dei fondi; anche nel Mezzogiorno esistono risorse amministrative virtuose che nulla hanno da invidiare al Nord. La Puglia ha avviato il percorso di autonomia dagli scempi ambientali, dalla criminalità organizzata e dalla sciatteria amministrativa. Anche il modo in cui abbiamo risanato l'ente Fiera, con una partnership con Fiere Bologna, dimostra come le istituzioni si siano riappropriate del loro compito, con il ritorno di grandi imprenditori pugliesi come Pasquale Casillo. Siamo una regione con mari puliti e con innovativi sistemi di depurazione dei reflui. Al ministro Costa chiediamo di attivare il "decreto fanghi". A noi il gasdotto TAP non piace, ma se proprio lo dobbiamo tenere facciamolo approdare lì dove farebbe meno danni possibili. I cittadini mi dicono di non mollare la partita della salute: mi auguro che si possa utilizzare la disponibilità a cedere gas a prezzi calmierati per convincere l'acquirente a decarbonizzare l'ILVA. Sottrarre Taranto alla mono-cultura dell'ILVA è possibile. Non mi si può chiedere di salvare Taranto solo con i passi avanti che l'oncologia pugliese ha fatto negli ultimi anni. Stiamo investendo 48 milioni per diventare il punto di riferimento della ricerca italiana, quando a Milano ancora nessuno si muove per progetti di analoga importanza. Non abbiamo chiuso nessun ospedale, ma abbiamo convertito quelli fatiscenti utilizzando meglio i dipendenti. La nostra regione sta spendendo bene i fondi che il paese e l'Europa ci hanno dato. Da pugliese a pugliese dico al presidente che ho apprezzato la sua attitudine: conti sempre su di noi e sulla nostra lealtà. Chi ha mancato di rispettarci non è più stato accolto con lo stesso calore: a lei, invece, diamo il benvenuto nella sua terra natia».
Il presidente dell'Ente Fiera, Pasquale Casillo: «La mia nomina è recentissima, e per me è un privilegio poter restituire al territorio quanto offerto alla mia impresa. La nomina giunge al termine di un percorso di risanamento, che si conclude con il ripristino degli organi statutari. Si è proceduto ad affidare le attività commerciali alla New.Co composta da Camera di Commercio di Bari e Fiere Bologna. Questa è la prima Fiera del Levante organizzata dalla nuova società concessionaria. All'ente, statutariamente, compete innovazione e internazionalizzazione delle imprese e delle idee, promozione di arte, creatività e cultura. Stiamo parlando di competitività e benessere, e questo vuol dire che abbiamo accettato la competizione. Metterò a disposizione la mia esperienza e il mio approccio ai problemi frutto della professione di imprenditore che svolgo da tanti anni. Concretezza, coerenza, sistema e responsabilità sono le parole chiave che ho individuato. L'ambito nel quale dovremo dimostrare la nostra adeguatezza al compito sarà la realizzazione delle azioni strategiche. La coerenza è intesa in senso tecnico, come sinonimo di sintonia e sincronizzazione: la trasformazione digitale ha cambiato le vite di tutti noi, ma l'impatto sarà ancora enorme in termini di distribuzione di beni e servizi. Nel mondo continuamente connesso sono state abbattute gran parte delle barriere spazio-temporali. Aumenta, invece, il numero delle variabili: tutto oggi è sistema. Le problematiche sistemiche esigono soluzioni sistemiche, e ciò ci pone di fronte a un'operatività più complessa. Nella competizione globale non deve portarci a commettere l'errore di considerarla tra diverse imprese, che sono solo una componente dei sistemi produttivi. Non si può commettere l'errore di considerare l'economia digitale sostitutiva di quella fisica. Siamo a uno snodo fondamentale che non può che essere affrontato con enfasi: Dobbiamo smettere di parlare di meridionalismo, dobbiamo eliminare i piagnistei per eliminare un problema dell'intero paese. La collaborazione è vitale: dobbiamo trovare soluzioni semplici, lì dove la semplicità è una complessità risolta. Le imprese devono essere interlocutore credibile di istituzioni e governo, sposando la responsabilità sociale, competendo nel rispetto delle regole. Dobbiamo pervenire a una convinzione matura per cui l'inerzia è esiziale: la competizione la si vince o la si perde tutti insieme. La responsabilità è il collante che tiene insieme virtuosamente le componenti del sistema».
Il presidente della Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi: «Dopo tanti decenti abbiamo l'orgoglio di inaugurare la fiera con presidente del Consiglio pugliese. Alla fine dello scorso anno, la Camera di Commercio di Bari ha ripreso in mano il destino della fiera dei baresi, dando vita alla nuova Fiera del Levante con Fiere Bologna. Tradizione che si unisce al know how internazionale. Quando a Bari si parla della FdL si tocca un tasto che è patrimonio comune dell'identità cittadina, esteso alla provincia e alla regione. Fa niente che non sia perfetta: per noi questa settimana di settembre è un ritorno alle origini. Nel 1926 il contributo della Camera di Commercio di Bari ammontò a 1 milione di Lire il contributo per dare il via a quella che nel '29 sarebbe diventata la Fiera del Levante. Quasi un secolo più tardi quella caravella, grazie a imprenditori e istituzioni, ha intrapreso un nuovo viaggio: dobbiamo assicurarle uno spazio nel Mediterraneo e nel panorama fieristico internazionale. Le fiere non vendono più spazi espositivi, ma servizi orientati verso un alto valore aggiunto rispetto ai buyer online. La nuova FdL punta a creare network territoriali: serve un forte sistema paese, strutture ricettive e valori ambientali. La campionaria di settembre è la vetrina di innovazione e tradizione: noi siamo abituati a guardare avanti. Abbiamo una storia da raccontare: in questo Sud c'è una Puglia economica smart, volenterosa e talentuosa. La nostra è un'economia viva, forte nel primario e nel manifatturiero. Colpisce il boom del turismo; la nostra agricoltura, pur con tutti i problemi, continua a crescere. Vanno sostenute attraverso il credito e le banche locali. La nuova FdL deve concentrarsi sulla tradizione, dal manifatturiero al food. Oggi più che mai i bacini occupazionali del paese sono le imprese, a verso di loro va rivolta l'attenzione perché lì risiederà la ripresa. Le imprese hanno bisogno di investimenti infrastrutturali, che ci colleghino ai nuovi mercati. L'economia pugliese si muove in questa direzione: volgiamo che la FdL diventi incubatore di tolleranza e pace, che mai come oggi è qualcosa di cui abbiamo bisogno. L'agroalimentare è una grande risorsa per la Puglia: dobbiamo proteggere le nostre eccellenze e la campionaria punterà a promuovere i nostri prodotti. Ringrazio i più di 600 espositori, senza cui non ci sarebbe la fiera».
Il premier Giuseppe Conte: «La massima attenzione ai cittadini non significa una diminuita attenzione alle imprese. È interesse del cittadino che si crei un sistema forte che crei occupazione e ricchezza. Vedo l'impresa come una comunità di cittadini, di cui fanno parte cittadini, consumatori e associazioni. L'impresa che vuole durare non può ignorare gli interessi degli stake holders. Il governo del cambiamento vuole adoperarci confrontandoci con altri paesi per irrobustire l'industria . La crisi è stata violenta; oggi come 75 anni fa la vocazione commerciale del paese ci sta aiutando a venirne fuori. Il vento del commercio gonfia le vele della nostra economia. Oggi come nel dopoguerra la forza delle imprese ci aiuterà a rendere il nostro paese più forte e meno diseguale, inclusivo per i giovani e chi vive in difficoltà. Il governo vuole sostenere chi crea, con regolamentazione, fiscalità e infrastrutture. Abbiamo annunciato riforme strutturali, semplificazione burocratica e digitalizzazione della pubblica amministrazione. Una riforma di struttura è anche la legge anti corruzione che renderà più appetibile la nostra realtà agli occhi degli imprenditori stranieri. No n posso anticipare i dettagli della manovra economica ma voglio chiarire che produzione e commerci sono le prime vittime dell'instabilità. Le infrastrutture sono state trascurate con; noi saremo rigorosi revisionando le concessioni. Vogliamo remunerare gli investimenti privati, ma occorre anche fare attenzione che non si speculi sul bene pubblico. Lea competizione si fa sempre più agguerrita e dobbiamo promuovere il Made in Italy; le risorse non devono essere destinate alle imprese che spostano le produzioni all'estero. Da levante si leva il più ambizioso progetto infrastrutturale, che collegherà Asia, Europa e Cina. Che parte avremo in questo progetto? Quali imprese, università e centri di ricerca saranno coinvolti negli studi di fattibilità? Questo progetto cambierà le direttrici del flussi di commercio, che riporteranno il mediterraneo al centro. Il mio invito qui da Bari e di mettere in campo un grande sforzo collettivo per dare risposte serie a queste domande. Il commercio è foriero di sviluppo se tutti ne beneficiano. Le regole del commercio estero sono competenza europea; ecco perché da quando ci siamo insediati ci siamo testardamente imposto ai tavoli negoziali per difendere le nostre ragioni e la nostra qualità. Alcuni paesi hanno beneficiato di interpretazioni personali delle regole. Non accetteremo più ricatti ma sosterremo un commercio equo. Misure di equità sociale saranno adottate con reddito di cittadinanza e riforma fiscale. Questo governo presta attenzione al sud: vogliamo renderlo laboratorio di una nuova economia. Vogliamo lavorare sulla decontribuzione, su assunzioni di giovani come di over 35. Vogliamo favorire le giovani start up. Il sud ha bisogno di infrastrutture fondamentali come l'alta velocità. Dobbiamo potenziare le occasioni che ci vengono offerte, perché alle volte non sappiamo coglierle. Dobbiamo contrastare caporalato e criminalità organizzata. Dobbiamo cercare di capire come attuare le norme esistenti e integrarle per sconfiggere la piaga del caporalato. ILVA? Abbiamo lavora giorno e notte su questa questione che mette a repentaglio la salute. Ringrazio Di Mail che ha fatto un lavoro straordinario, ottenendo un netto miglioramento del livello occupazionale garantendo gli stessi diritti . Se qualcuno non è rimasto soddisfatto ma mi dispiace ma non c'erano altre possibilità. Noi siamo un governo di cambiamento e abbiamo messo cittadini e comunità al centro: vogliamo rianimare la forza morale che bel secondo dopoguerra ha reso grande questo paese. I giovani devono poterci guardare con fiducia; dobbiamo essere giovani nell'anima. I giovani possono sognare il futuro perché hanno il tempo di raccogliere i frutti del proprio lavoro. Nella mia veste di presidente e di pugliese, dichiaro aperta la Fiera del Levante numero ottantadue ».