Incendiati i cavi delle telecamere del parco Giovanni Paolo II
Decaro ai vandali: «Non potete incendiare i nostri occhi»
sabato 12 agosto 2017
Un grave atto vandalico nella notte tra il 9 e il 10 agosto nel quartiere San Paolo di Bari, dove sono state date alle fiamme le telecamere installate da poco nel parco Giovanni Paolo II. Ignoti hanno versato benzina nel pozzetto dove passano i cavi della videosorveglianza e le hanno dato fuoco. Per fortuna i danni si sono limitati ai cavi, e non alle telecamere. L'assessore Galasso ha fatto presente che si provvederà alla sostituzione dei cavi già da oggi, in modo da ripristinare l'impianto.
Il sindaco Antonio Decaro, invece, ci mette la faccia e in qualche modo sfida apertamente coloro che si sono resi colpevoli di tale gesto e sulla sua pagina Facebook si rivolge direttamente a loro.
«I soliti delinquenti – scrive Decaro – hanno sabotato la telecamera appena installata nel parco Giovanni Paolo II del San Paolo, dando fuoco ai cavi con una tanica di benzina. Grazie alle telecamere stiamo cercando elementi che possano rendere riconoscibili questi balordi, ai quali voglio dire solo un paio di cose. I cavi della telecamera saranno ripristinati nelle prossime ore. Se la incendierete di nuovo, noi la aggiusteremo ancora. Vediamo chi si stanca prima. Inoltre, potete sempre incendiare le telecamere, ma non i nostri occhi. Questi sono i miei occhi (riferendosi alla foto postata ndr) e insieme a quelli dei tantissimi baresi per bene e a quelli delle forze dell'ordine, non vi daranno tregua. Noi gli occhi non li abbassiamo. Noi non ci voltiamo dall'altra parte. Rassegnatevi».
E alla protesta contro gli incivili del sindaco si sono piano piano uniti quasi tutti i componenti della giunta cittadina, dall'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso, all'assessore allo sviluppo economico Carla Palone; Pietro Petruzzelli, assessore all'ambiente e allo sport, e Angelo Tomasicchio, assessore all'organizzazione. Tutti che condividono quanto detto dal sindaco, ovvero che la città non può e non deve darla vinta a chi compie tali gesti.
Il sindaco Antonio Decaro, invece, ci mette la faccia e in qualche modo sfida apertamente coloro che si sono resi colpevoli di tale gesto e sulla sua pagina Facebook si rivolge direttamente a loro.
«I soliti delinquenti – scrive Decaro – hanno sabotato la telecamera appena installata nel parco Giovanni Paolo II del San Paolo, dando fuoco ai cavi con una tanica di benzina. Grazie alle telecamere stiamo cercando elementi che possano rendere riconoscibili questi balordi, ai quali voglio dire solo un paio di cose. I cavi della telecamera saranno ripristinati nelle prossime ore. Se la incendierete di nuovo, noi la aggiusteremo ancora. Vediamo chi si stanca prima. Inoltre, potete sempre incendiare le telecamere, ma non i nostri occhi. Questi sono i miei occhi (riferendosi alla foto postata ndr) e insieme a quelli dei tantissimi baresi per bene e a quelli delle forze dell'ordine, non vi daranno tregua. Noi gli occhi non li abbassiamo. Noi non ci voltiamo dall'altra parte. Rassegnatevi».
E alla protesta contro gli incivili del sindaco si sono piano piano uniti quasi tutti i componenti della giunta cittadina, dall'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso, all'assessore allo sviluppo economico Carla Palone; Pietro Petruzzelli, assessore all'ambiente e allo sport, e Angelo Tomasicchio, assessore all'organizzazione. Tutti che condividono quanto detto dal sindaco, ovvero che la città non può e non deve darla vinta a chi compie tali gesti.