Inceneritore Bari-San Paolo, l'opposizione: «Chiediamo dimissioni di Petruzzelli»

Stamani la conferenza stampa delle opposizioni sul caso inceneritore. Melini: «Decaro? Ciuccio o in malafede»

martedì 13 febbraio 2018 13.42
A cura di Riccardo Resta
Il caso dell'inceneritore che l'azienda Newo SpA costruirà nel rione di Bari-San Paolo torna al centro del dibattito politico cittadino. Tutti, infatti, sembrano dire no alla possibilità che l'impianto venga realizzato, ma di fatto le autorizzazioni della Regione Puglia a procedere ci sono, con tanto di parere positivo dei tecnici della Ripartizione Ambiente del Comune di Bari.

Una pietra d'inciampo per il sindaco Decaro, che in più occasioni ha manifestato la sua contrarietà all'inceneritore salvo, come nei giorni scorsi ha comunicato il consigliere comunale Pasquale Di Rella, aver dato un tacito assenso alla sua realizzazione.

Ieri è andato in scena un incendiario consiglio comunale monotematico sulla questione inceneritore, che però si è concluso con un nulla di fatto, data l'uscita dall'aula delle opposizioni al momento del voto. Gli stessi consiglieri che ieri hanno disertato la votazione stamani hanno convocato una conferenza stampa per spiegare le ragioni di questo gesto. «Noi - afferma il consigliere comunale d'opposizione Fabio Romito - non intendiamo nascondere le responsabilità di nessuno. Con l'ordine del giorno che ieri Decaro e la sua compagine politica volevano sottoporre all'attenzione della città di Bari, nei fatti si voleva dire che tutta la questione delle autorizzazioni alla costruzione dell'inceneritore è avvenuta casualmente, senza che lui ne fosse al corrente. La versione del sindaco, infatti, è che l'amministrazione ha fatto tutto quanto in suo potere per evitare il problema dell'inceneritore».

«Con quell'ordine del giorno - continua Romito - volevano votare il falso, e noi non possiamo renderci corresponsabili di una votazione che vorrebbe proporre ai cittadini il falso. Il sindaco è venuto in aula a dire di aver saputo dell'inceneritore da un suo non meglio specificato amico di Modugno. La fiera dell'assurdo si conclude oggi con le dichiarazioni del sindaco che chiede alle opposizioni di vergognarsi. Noi, invece, non solo non ci vergogniamo, ma vogliamo inchiodare questa amministrazione alle responsabilità che non si è assunta, lasciando concludere la procedura amministrativa senza muovere un dito».

Troppi punti oscuri, quindi, sulla gestione della procedura amministrativa che ha portato nei fatti il via libera alla costruzione dell'inceneritore da parte di un'amministrazione «Dimostratasi semplicemente incapace di governare», come sottolinea l'ex candidato sindaco Domenico Di Paola. Ecco, quindi, che i consiglieri d'opposizione Melini, Romito, Melchiorre, Picaro, Carrieri e lo stesso Di Paola hanno dato mandato ai loro avvocati di studiare la possibilità di rivolgersi alla Procura per far chiarezza su una questione ancora troppo torbida.

«Noi questo inceneritore non lo vogliamo - rilancia la consigliera Irma Melini - e per questo ieri c'è stato un consiglio monotematico nel quale speravamo che venissero chiarite le responsabilità di chi ha emesso un parere positivo per conto del Comune di Bari alla costruzione del coinceneritore. Purtroppo così non è stato, e il sindaco Decaro continua a nascondere la polvere sotto il tappeto. Le possibilità sono solo due: o è "ciuccio", quindi non sa vigilare sulla salute dei cittadini, oppure è in malafede. A questo gioco noi non ci stiamo: il sindaco deve smettere di strumentalizzare la politica, per iniziare a pensare alla salute dei baresi, innanzitutto individuando e punendo il responsabile. Tardiva, infatti, è stata la decisione di Decaro di procedere alle vie giudiziarie».

«Nel prossimo consiglio comunale - va avanti Melini - ripresenteremo un ordine del giorno secco nel tentativo di chiarire le responsabilità, sperando che almeno questa volta non ci venga bocciato dal sindaco come è già successo».

Serve, quindi, secondo le opposizioni un gesto di responsabilità da parte dell'amministrazione comunale, che però non sembra intenzionata a fare passi indietro. Ancora Melini: «Chiediamo le dimissioni dell'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli, perché è inconcepibile che fosse all'oscuro della procedura amministrativa per il via libera alla costruzione dell'inceneritore. Il sindaco e l'assessore di Modugno, per esempio, hanno partecipato personalmente alla conferenza dei servizi per ribadire il no della loro amministrazione comunale. Com'è possibile, quindi, che assessore e sindaco di Bari non sapessero cosa stava accadendo?».