Inceneritore Newo, Comune di Bari ricorrerà contro la Regione Puglia
Dopo il via libera della giunta, la questione verrà portata davanti al Tribunale amministrativo
giovedì 30 marzo 2023
Ieri mattina la giunta comunale ha deliberato di proporre ricorso dinanzi al TAR Puglia avverso il provvedimento di proroga quinquennale della VIA relativo all'impianto progettato da NewO, adottato dalla Regione Puglia - dipartimento Ambiente Paesaggio e Qualità Urbana - sezione AIA n. 71 del 27.02.2023. La determina è stata infatti adottata dagli uffici regionali senza il minimo approfondimento istruttorio.
Come più volte ribadito dal Comune di Bari, la procedura avrebbe dovuto approfondire con attenzione tutti gli aspetti critici emersi con riguardo a tale iniziativa industriale, specie in merito alla presenza o meno dell'impianto all'interno della pianificazione regionale dei rifiuti urbani, più volte esclusa dalla stessa Regione.
Viceversa, la proroga della VIA dà per scontato che l'impianto tratterà rifiuti provenienti dal ciclo urbano, dopo il primo trattamento di AMIU, in assoluto contrasto quindi con la pianificazione regionale.
A tale motivo, se ne aggiungono altri che saranno puntualmente portati all'attenzione del Giudice Amministrativo.
Il Comune di Bari ha anche segnalato agli uffici regionali dello Sviluppo economico che la circostanza, smentita dalla pianificazione regionale, che l'impianto sia a servizio della chiusura del ciclo, è stata alla base della richiesta di un ingente finanziamento regionale di oltre 10 milioni di euro.
Come più volte ribadito dal Comune di Bari, la procedura avrebbe dovuto approfondire con attenzione tutti gli aspetti critici emersi con riguardo a tale iniziativa industriale, specie in merito alla presenza o meno dell'impianto all'interno della pianificazione regionale dei rifiuti urbani, più volte esclusa dalla stessa Regione.
Viceversa, la proroga della VIA dà per scontato che l'impianto tratterà rifiuti provenienti dal ciclo urbano, dopo il primo trattamento di AMIU, in assoluto contrasto quindi con la pianificazione regionale.
A tale motivo, se ne aggiungono altri che saranno puntualmente portati all'attenzione del Giudice Amministrativo.
Il Comune di Bari ha anche segnalato agli uffici regionali dello Sviluppo economico che la circostanza, smentita dalla pianificazione regionale, che l'impianto sia a servizio della chiusura del ciclo, è stata alla base della richiesta di un ingente finanziamento regionale di oltre 10 milioni di euro.