Inchiesta prostituzione a Bari: presunto cliente non risponde al Gip

Carlino si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il legale del 47enne originario di Lecce: «È emotivamente provato»

mercoledì 15 maggio 2024 20.00
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Fabio Carlino, il 47enne originario di Lecce coinvolto nel presunto giro di prostituzione minorile scoperto dagli agenti della Squadra Mobile di Bari, e da tre giorni ai domiciliari. L'uomo, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha scelto il silenzio, anche perché «è ancora provato».

Ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari Giuseppe Ronzino, il 47enne, ritenuto dagli inquirenti uno dei presunti clienti delle 16enni, ha riferito «in modo convinto di poter riuscire a dimostrare la propria estraneità ai fatti», fa sapere il suo avvocato Alessandro Stomeo. Il legale ha evidenziato inoltre che l'uomo è «emotivamente provato e non è stato in grado di rendere l'interrogatorio, vista la delicatezza degli addebiti contestati e la corposità dell'ordinanza».

Sempre oggi si è svolto l'interrogatorio di garanzia di un altro dei presunti clienti delle minorenni, Roberto Urbino. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Bari, Ciro Angelillis e dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari Matteo Soave, ha portato alla esecuzione di 10 misure cautelari a carico di altrettante persone - quattro donne e due uomini - accusate a vario titolo di aver indotto, favorito, sfruttato, gestito e organizzato la prostituzione delle minorenni.

In carcere sono finiti Nicola Basile di 25 anni, Ruggero Doronzo di 29 anni e Marilena Lopez di 35 anni, Federica Devito di 25 anni, Elisabetta Manzari di 24 anni e la 21enne Antonella Albanese che da ieri è agli arresti domiciliari. Resta in carcere, invece, la 24enne Manzari: il giudice ha rigettato la richiesta di attenuazione.