Inciviltà e sporcizia al giardino Mimmo Bucci. La mamma: «Togliete la targa»
Non c'è pace per il parchetto del quartiere Libertà ormai nel degrado più assoluto e in balìa dei bulli
lunedì 25 settembre 2017
11.14
Il giardino Mimmo Bucci, situato al centro del quartiere Libertà di Bari, non smette di essere al centro di polemiche. Dopo l'ordinanza del sindaco per cercare di arginare gli episodi di bullismo e microcriminalità all'interno, dopo il cambio degli orari di apertura, dopo l'affidamento del chiosco in gestione ai Salesiani dell'adiacente Redentore, il giardino continua ad essere in balia dei vandali. Abbiamo fatto un piccolo sopralluogo questa mattina, e come testimoniano le foto, ciò che regna è il degrado più assoluto. Sporcizia ovunque, il prato ridotto in condizioni pietose, la fontana che all'apertura era una piccola attrattiva per i bimbi con le sue luci colorate è ormai ridotta ad una pozza putrida piena di immondizia, i tavolini sono pieni di scritte e sporcizia.
Ed è di solo un paio di giorni fa lo sfogo della mamma di Mimmo Bucci, Francesca Lozito, stanca che il nome di suo figlio sia associato ad un tale luogo. «Ma perché per il giardino Mimmo Bucci non si prende un serio provvedimento – scrive sul suo profilo Facebook – per vietare l'ingresso a certi personaggi che sguinzagliano cani di grossa taglia, chiudendo finanche il cancello d'ingresso come fosse una loro proprietà? Perché dobbiamo subire tutto ciò passivamente senza che l'amministrazione faccia nulla?»
«Il giardino è di proprietà del comune – prosegue – quindi perché non fate rispettare le regole che sono scritte su quel minuscolo cartello affisso fuori? perché permettete tutto ciò, vi fate sopraffare da dei bulli di quartiere? Se non siete capaci di far rispettare quel luogo, per favore togliete l'intitolazione del giardino a mio figlio, non ne posso davvero più».
Uno sfogo comprensibile quello della mamma di Mimmo, come ci raccontano anche alcuni frequentatori del parco, che vorrebbero poter portare i bambini senza la paura di trovarsi a dover evitare persone poco raccomandabili. D'altronde il giardino è l'unica area verde della zona e le famiglie vorrebbero poterla utilizzare davvero. Purtroppo sta accadendo quanto in molti avevano previsto prima che il giardino aprisse, dato che purtroppo bisogna essere consapevoli del dove tale area si trova. Il quartiere purtroppo è da sempre un'area difficile come sa bene il sindaco, che quest'estate in varie occasioni ha presenziato a delle serate proprio all'interno del parchetto, organizzate dai salesiani, per far sì che la popolazione si riappropriasse della struttura. Ma tali iniziative non sono bastate.
Sarebbe bene che l'amministrazione comunale prendesse provvedimenti, da parte nostra ci piace ricordare che nei primi anni di apertura il giardino era sempre pulito e in ordine. La Multiservizi provvedeva alla pulizia quasi quotidianamente, e la presenza di un vigilante all'interno permetteva che determinati soggetti non entrassero e non riducessero il giardino quello che ora. Forse ci vorrebbe davvero poco per far sì che quel giardino possa essere davvero un'area per chi davvero la vuole vivere e non distruggere.
Ed è di solo un paio di giorni fa lo sfogo della mamma di Mimmo Bucci, Francesca Lozito, stanca che il nome di suo figlio sia associato ad un tale luogo. «Ma perché per il giardino Mimmo Bucci non si prende un serio provvedimento – scrive sul suo profilo Facebook – per vietare l'ingresso a certi personaggi che sguinzagliano cani di grossa taglia, chiudendo finanche il cancello d'ingresso come fosse una loro proprietà? Perché dobbiamo subire tutto ciò passivamente senza che l'amministrazione faccia nulla?»
«Il giardino è di proprietà del comune – prosegue – quindi perché non fate rispettare le regole che sono scritte su quel minuscolo cartello affisso fuori? perché permettete tutto ciò, vi fate sopraffare da dei bulli di quartiere? Se non siete capaci di far rispettare quel luogo, per favore togliete l'intitolazione del giardino a mio figlio, non ne posso davvero più».
Uno sfogo comprensibile quello della mamma di Mimmo, come ci raccontano anche alcuni frequentatori del parco, che vorrebbero poter portare i bambini senza la paura di trovarsi a dover evitare persone poco raccomandabili. D'altronde il giardino è l'unica area verde della zona e le famiglie vorrebbero poterla utilizzare davvero. Purtroppo sta accadendo quanto in molti avevano previsto prima che il giardino aprisse, dato che purtroppo bisogna essere consapevoli del dove tale area si trova. Il quartiere purtroppo è da sempre un'area difficile come sa bene il sindaco, che quest'estate in varie occasioni ha presenziato a delle serate proprio all'interno del parchetto, organizzate dai salesiani, per far sì che la popolazione si riappropriasse della struttura. Ma tali iniziative non sono bastate.
Sarebbe bene che l'amministrazione comunale prendesse provvedimenti, da parte nostra ci piace ricordare che nei primi anni di apertura il giardino era sempre pulito e in ordine. La Multiservizi provvedeva alla pulizia quasi quotidianamente, e la presenza di un vigilante all'interno permetteva che determinati soggetti non entrassero e non riducessero il giardino quello che ora. Forse ci vorrebbe davvero poco per far sì che quel giardino possa essere davvero un'area per chi davvero la vuole vivere e non distruggere.