Infiltrazioni mafiose nelle municipalizzate di Bari: la parola passa al Ministero dell'Interno

Si è riunito questa mattina il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica

mercoledì 6 novembre 2024 15.24
A cura di Gianluca Battista
La Prefettura di Bari ha ospitato questa mattina, 6 novembre, la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, incontro propedeutico all'invio al Ministero dell'Interno, da parte del Prefetto Francesco Russo, della relazione della relazione sulle conclusioni della Commissione d'accesso che, da marzo a settembre, ha valutato le possibili infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari.

L'inchiesta condotta da PM Roberto Rossi - che al termine non ha voluto rilasciare dichiarazioni come impone la legge - aveva portato all'arresto di 130 persone per voto di scambio. L'inchiesta "Codice Interno" era stata condotta dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese che aveva coordinato la Squadra Mobile ed aveva rivelato presunti intrecci tra clan della malavita locale, politica ed imprenditoria cittadina.

In particolare, erano state accertate dagli inquirenti infiltrazioni mafiose in alcune municipalizzate baresi, prime fra tutte l'Amtab, in cui risultavano assunte persone legate al clan Parisi di Japigia. L'azienda dei trasporti pubblici è stata quindi commissariata e si attendono importanti novità su di essa.

Al Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza hanno partecipato, tra gli altri, il questore Massimo Gambino, il comandante provinciale dei Carabinieri Gianluca Trombetti ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Pasquale Russo.

Ora la palla passa al Viminale. Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi avrà quindi tre mesi di tempo sostanzialmente per prendere tre strade. La prima è quella dell'archiviazione del caso (era stato lo stesso pubblico ministero Rossi a ripetere come la Giunta guidata da Antonio Decaro non fosse direttamente coinvolta nello scandalo); la seconda è quella del commissariamento del Comune di Bari e quindi si andrebbe a nuove elezioni amministrative non prima di un anno e mezzo, poiché in calendario ci sono le consultazioni regionali. Infine dal Viminale potrebbe anche giungere una decisione intermedia, evitando il pregiudizio del commissariamento dell'ente comunale e procedendo all'azzeramento delle municipalizzate.