Infortuni sul lavoro, siglato protocollo tra Asl Bari, Inail e Procura
Longo (Spesal): "Obiettivo dare priorità alle modalità di conduzione delle indagini e migliorare i flussi informativi"
sabato 18 settembre 2021
12.32
Una cabina di regia per accertare tempestivamente le notizie di reato relative ad infortuni sul lavoro e malattie professionali. È quanto stabilisce il protocollo di intesa siglato da ASL Bari, Direzione Regionale Inail e Procura della Repubblica, finalizzato a incanalare presso i Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spesal) della ASL tutte le denunce e segnalazioni relative a incidenti sui luoghi di lavoro e malattie professionali, e assicurare così maggiore efficienza e rapidità alle indagini penali coordinate dal Terzo Dipartimento della Procura.
Ad operare, un pool di magistrati specializzati della Procura che interagirà con le strutture tecniche, sanitarie e amministrative territoriali messe a disposizione dalla azienda sanitaria e dalla Direzione Regionale dell'Inail, impegnate nelle procedure di verifica su patologie e incidenti legati all'attività lavorativa. L'intesa servirà ad accelerare e ottimizzare le indagini per i reati di omicidio e lesioni personali colpose conseguenti a violazioni delle normative antiinfortunistiche.
"Il protocollo definisce le priorità sulle modalità di conduzione delle indagini e punta a migliorare i flussi informativi sulle patologie da lavoro rendendoli più completi e tempestivi – spiega il direttore dello Spesal della ASL, Fulvio Longo - questo sarà reso possibile da una serie di iniziative che spettano ai singoli enti che hanno sottoscritto l'accordo. La funzione è anche quella di avere un momento di confronto su criticità che emergono nel portare avanti le inchieste – prosegue Longo – tanto che ci incontreremo periodicamente per uniformare le procedure sul territorio e favorire la collaborazione fra istituzioni".
In base a quanto stabilito nell'accordo, tutte le notizie di reato e quelle relative agli illeciti amministrativi in materia antinfortunistica previsti dal decreto legislativo 231 del 2001 saranno trasmesse in prima battuta allo Spesal, che a sua volta, terminata l'indagine con il coordinamento della Procura, invierà l'informativa conclusiva al pubblico ministero specializzato. Anche il servizio di emergenza – urgenza del 118 e i Pronto soccorso trasmetteranno al servizio Spesal le informazioni nei casi di intervento su pazienti vittime di infortuni sul lavoro, fermo restando l'obbligo, quando si verifica un decesso o in caso di prognosi riservata, di dare immediata comunicazione al magistrato del pubblico ministero di turno.
In base al protocollo anche le unità operative territoriali dell'Inail, nel quadro e nel rispetto delle disposizioni eventualmente date a livello centrale, trasmetteranno con rapidità agli Spesal, nei casi e con le modalità concordate, tutte le informazioni relative ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali.
"La sottoscrizione del Protocollo d'intesa - osserva Giuseppe Gigante, Direttore regionale Inail Puglia - si pone in continuità con la tradizionale collaborazione Inail-Procure-Spesal in tema di flussi informativi su infortuni e malattie professionali. Tali flussi sono finalizzati non solo alla repressione dei reati contro la sicurezza sul lavoro, ma soprattutto alla prevenzione di condotte attive o omissive in grado di ledere pesantemente la salute e la vita dei lavoratori. L'auspicio è che, accanto al timore delle conseguenze penali, possa radicarsi anche una cultura di salvaguardia e difesa delle condizioni ottimali in cui tutti possano svolgere la propria attività lavorativa".
Ad operare, un pool di magistrati specializzati della Procura che interagirà con le strutture tecniche, sanitarie e amministrative territoriali messe a disposizione dalla azienda sanitaria e dalla Direzione Regionale dell'Inail, impegnate nelle procedure di verifica su patologie e incidenti legati all'attività lavorativa. L'intesa servirà ad accelerare e ottimizzare le indagini per i reati di omicidio e lesioni personali colpose conseguenti a violazioni delle normative antiinfortunistiche.
"Il protocollo definisce le priorità sulle modalità di conduzione delle indagini e punta a migliorare i flussi informativi sulle patologie da lavoro rendendoli più completi e tempestivi – spiega il direttore dello Spesal della ASL, Fulvio Longo - questo sarà reso possibile da una serie di iniziative che spettano ai singoli enti che hanno sottoscritto l'accordo. La funzione è anche quella di avere un momento di confronto su criticità che emergono nel portare avanti le inchieste – prosegue Longo – tanto che ci incontreremo periodicamente per uniformare le procedure sul territorio e favorire la collaborazione fra istituzioni".
In base a quanto stabilito nell'accordo, tutte le notizie di reato e quelle relative agli illeciti amministrativi in materia antinfortunistica previsti dal decreto legislativo 231 del 2001 saranno trasmesse in prima battuta allo Spesal, che a sua volta, terminata l'indagine con il coordinamento della Procura, invierà l'informativa conclusiva al pubblico ministero specializzato. Anche il servizio di emergenza – urgenza del 118 e i Pronto soccorso trasmetteranno al servizio Spesal le informazioni nei casi di intervento su pazienti vittime di infortuni sul lavoro, fermo restando l'obbligo, quando si verifica un decesso o in caso di prognosi riservata, di dare immediata comunicazione al magistrato del pubblico ministero di turno.
In base al protocollo anche le unità operative territoriali dell'Inail, nel quadro e nel rispetto delle disposizioni eventualmente date a livello centrale, trasmetteranno con rapidità agli Spesal, nei casi e con le modalità concordate, tutte le informazioni relative ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali.
"La sottoscrizione del Protocollo d'intesa - osserva Giuseppe Gigante, Direttore regionale Inail Puglia - si pone in continuità con la tradizionale collaborazione Inail-Procure-Spesal in tema di flussi informativi su infortuni e malattie professionali. Tali flussi sono finalizzati non solo alla repressione dei reati contro la sicurezza sul lavoro, ma soprattutto alla prevenzione di condotte attive o omissive in grado di ledere pesantemente la salute e la vita dei lavoratori. L'auspicio è che, accanto al timore delle conseguenze penali, possa radicarsi anche una cultura di salvaguardia e difesa delle condizioni ottimali in cui tutti possano svolgere la propria attività lavorativa".