Ingoia una dose alla vista dei carabinieri, ai domiciliari un 26enne
Denunciati a piede libero sempre per spaccio madre e figli, rispettivamente di 41 e 20 anni
venerdì 22 gennaio 2021
10.07
I carabinieri di Mola di Bari hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti e alla vigilanza sul rispetto delle norme anti Covid.
Per lo specifico compito il comando provinciale di Bari ha provveduto ad inviare la "Stazione Mobile", un dispositivo organizzato per garantire una maggiore vicinanza al pubblico. Il mezzo è stato collocato nella piazza centrale di Mola di Bari, consentendo ai cittadini di presentare le denunce a "bordo", senza necessità di recarsi in caserma, essendo dotato di strumenti per la ricezione di segnalazioni, la compilazione di atti e l'effettuazione di approfonditi controlli.
Nel corso dell'attività è stato tratto in arresto in flagranza di reato T.M., di anni 26, già noto per precedenti specifici. Quest'ultimo, mentre si aggirava per le vie del centro, alla vista dei militari ingoiava fulmineamente una dose rendendo necessario l'intervento del 118 per accertare le condizioni di salute, mentre altre due bustine di marijuana gli sono state trovate in tasca. La perquisizione, estesa all'abitazione, consentiva di rinvenire ulteriori 93 grammi della medesima sostanza suddivisa in 21 dosi e 1,2 grammi di hashish, nonché materiale per il confezionamento. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Per il medesimo reato di detenzione ai fini di spaccio sono stati denunciati a piede libero una 41enne e un 20enne, rispettivamente madre e figlio, che, nel corso di una perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di 10 grammi di stupefacente tipo hashish e marijuana, nonchè di materiale per il confezionamento. Durante l'operazione, i militari hanno deferito la donna anche per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto aveva ostacolato l'ingresso frapponendosi tra la porta e gli operanti e, mentre era in atto la perquisizione, aveva tentato di allontanarsi con una borsa, all'interno della quale sono stati trovati circa 21 mila euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita e, pertanto, sottoposti a sequestro.
Per lo specifico compito il comando provinciale di Bari ha provveduto ad inviare la "Stazione Mobile", un dispositivo organizzato per garantire una maggiore vicinanza al pubblico. Il mezzo è stato collocato nella piazza centrale di Mola di Bari, consentendo ai cittadini di presentare le denunce a "bordo", senza necessità di recarsi in caserma, essendo dotato di strumenti per la ricezione di segnalazioni, la compilazione di atti e l'effettuazione di approfonditi controlli.
Nel corso dell'attività è stato tratto in arresto in flagranza di reato T.M., di anni 26, già noto per precedenti specifici. Quest'ultimo, mentre si aggirava per le vie del centro, alla vista dei militari ingoiava fulmineamente una dose rendendo necessario l'intervento del 118 per accertare le condizioni di salute, mentre altre due bustine di marijuana gli sono state trovate in tasca. La perquisizione, estesa all'abitazione, consentiva di rinvenire ulteriori 93 grammi della medesima sostanza suddivisa in 21 dosi e 1,2 grammi di hashish, nonché materiale per il confezionamento. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Per il medesimo reato di detenzione ai fini di spaccio sono stati denunciati a piede libero una 41enne e un 20enne, rispettivamente madre e figlio, che, nel corso di una perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di 10 grammi di stupefacente tipo hashish e marijuana, nonchè di materiale per il confezionamento. Durante l'operazione, i militari hanno deferito la donna anche per resistenza a pubblico ufficiale, in quanto aveva ostacolato l'ingresso frapponendosi tra la porta e gli operanti e, mentre era in atto la perquisizione, aveva tentato di allontanarsi con una borsa, all'interno della quale sono stati trovati circa 21 mila euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita e, pertanto, sottoposti a sequestro.