Inizia l'era Zingaretti, tutti i nuovi delegati Pd dal Barese

Tra i volti pugliesi della Direzione del Pd anche la senatrice Assuntela Messina: "Ora riapriamo i circoli e avviciniamoli alla gente"

domenica 17 marzo 2019 19.21
A cura di La Redazione
Ora è ufficiale, è iniziata l'era Zingaretti. L'assemblea del Pd ha proclamato oggi all' hotel Ergife di Roma il nuovo segretario nazionale. Il presidente della commissione congresso Gianni Dal Moro ha formalizzato i risultati delle primarie del 3 marzo: i voti totali sono stati 1.582.083 e quelli validi 1.569.628. In percentuale, Zingaretti ha avuto il 66% (in totale 1.035.955 voti). Dietro di lui, Maurizio Martina con il 22% e Roberto Giachetti con 12%. I componenti eletti dell'Assemblea sono 451 donne e 549 uomini. I delegati della mozione Giachetti sono 119, quelli della mozione Martina 228 e quelli di Zingaretti 653.
Paolo Gentiloni è stato eletto dall'assemblea del Pd presidente dem, Luigi Zanda tesoriere del Pd, Anna Ascani e Deborah Serracchiani sono vicepresidenti.

Dal Barese sono stati eletti:

Lorenzo Leonetti (Bari), Anna Marziliano (Bitetto), Feliciano Indiveri (Monopoli), Domenico Nisi (Noci) e Alesio Valente (Gravina). Insieme a loro l'eurodeputata Elena Gentile e gli ex parlamentari Salvatore Capone, l'ex parlamentare Gero Grassi, Antonio Ciuffreda.
Nella Direzione del Pd è stata nominata anche la senatrice Assuntela Messina. "È un grande onore per me entrare a far parte della nuova direzione nazionale del Partito democratico con Nicola Zingaretti come segretario - spiega - siamo tutti pronti per questo nuovo inizio. Per riprendere la strada della crescita, sconfiggere i sovranisti e questo governo, presto destinato al collasso. Siamo pronti a farlo da subito, dalle elezioni in Basilicata e Piemonte e da quelle europee di fine maggio. Non abbiamo molto tempo ma, uniti, aperti agli altri, in un campo largo di centro-sinistra, ce la possiamo fare. Il Pd ha bisogno di una radicale trasformazione, di mettere al centro della nostra politica la quotidianità degli italiani ed essere più inclusivo. Dobbiamo riaprire i circoli al confronto, renderli luoghi vivi, avvicinarli alla gente, ai giovani e agli ultimi. Dobbiamo tornare ad essere vicini alla società civile e riaccendere una speranza democratica per tutti. Insieme, sapremo tornare ad essere il cuore della riscossa repubblicana di questo Paese, con più unità, con più umiltà, garantendo uguaglianza, rispetto e diritti per tutti. Partendo dal diritto al lavoro".