Inseguimento da film sulla SS16, arrestati due baresi
Sorpresi a bordo di un auto rubata sono stati presi nelle campagne di Palese
martedì 20 febbraio 2018
9.49
Per sfuggire ai Carabinieri che li avevano intercettati, lungo la strada statale 16 bis, hanno innescato un pericoloso inseguimento per decine di chilometri sino a quando raggiunti allo svincolo di Bari Santo Spirito, hanno abbandonato l'auto rubata poco prima a Palese, una Fiat 500, tentando una rocambolesca fuga, a piedi, per le campagne circostanti.
Per due di loro, P.T. del quartiere San Pio e M.C. di Bari Palese, non c'è stato nulla da fare, poiché dopo una colluttazione con i Carabinieri sono stati bloccati e tratti in arresto. Un vice brigadiere del Nucleo Radiomobile di Molfetta, ha riportato contusioni ed è dovuto ricorrere a cure sanitarie per saturare le ferite provocategli dai malfattori durante le fasi concitate del fermo.
I fatti. La centrale operativa del 112 ha segnalato nel territorio di Bisceglie la presenza di un'autovettura Fiat 500, asportata poco prima a Bari Palese. Le immediate ricerche, condotte dai militari della locale Tenenza e da pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta hanno consentito di intercettare nei pressi dello svincolo Molfetta nord tre soggetti a bordo dell'auto rubata.
È iniziato, quindi, un pericoloso inseguimento, protrattosi per diversi chilometri, sino a quando, giunti allo svincolo di Bari Santo Spirito, i malviventi, vistisi ormai braccati e raggiunti dai militari, hanno abbandonato l'auto, nel bel mezzo della carreggiata, e hanno deciso di tentare la fuga a piedi per le campagne. Dopo un breve inseguimento sono stati raggiunti, ma i tre hanno ingaggiato una violenta resistenza.
Due malviventi sono stati tratti in arresto, mentre un terzo è riuscito a fuggire. All'interno dell'auto sono state ritrovate diverse lattine di olio, strumenti di effrazione e due trapani che, ulteriori indagini, hanno consentito di appurare erano stati asportati da un garage di Bisceglie, in danno di un ignaro cittadino.
I due baresi, poco più che ventenni, sono stati quindi tratti in arresto per i reati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, furto e ricettazione. Convalidato l'arresto, la Procura della Repubblica di Trani ha disposto per loro la misura cautelare della detenzione in carcere, mentre sono ancora in corso indagini per identificare il terzo complice.
Per due di loro, P.T. del quartiere San Pio e M.C. di Bari Palese, non c'è stato nulla da fare, poiché dopo una colluttazione con i Carabinieri sono stati bloccati e tratti in arresto. Un vice brigadiere del Nucleo Radiomobile di Molfetta, ha riportato contusioni ed è dovuto ricorrere a cure sanitarie per saturare le ferite provocategli dai malfattori durante le fasi concitate del fermo.
I fatti. La centrale operativa del 112 ha segnalato nel territorio di Bisceglie la presenza di un'autovettura Fiat 500, asportata poco prima a Bari Palese. Le immediate ricerche, condotte dai militari della locale Tenenza e da pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta hanno consentito di intercettare nei pressi dello svincolo Molfetta nord tre soggetti a bordo dell'auto rubata.
È iniziato, quindi, un pericoloso inseguimento, protrattosi per diversi chilometri, sino a quando, giunti allo svincolo di Bari Santo Spirito, i malviventi, vistisi ormai braccati e raggiunti dai militari, hanno abbandonato l'auto, nel bel mezzo della carreggiata, e hanno deciso di tentare la fuga a piedi per le campagne. Dopo un breve inseguimento sono stati raggiunti, ma i tre hanno ingaggiato una violenta resistenza.
Due malviventi sono stati tratti in arresto, mentre un terzo è riuscito a fuggire. All'interno dell'auto sono state ritrovate diverse lattine di olio, strumenti di effrazione e due trapani che, ulteriori indagini, hanno consentito di appurare erano stati asportati da un garage di Bisceglie, in danno di un ignaro cittadino.
I due baresi, poco più che ventenni, sono stati quindi tratti in arresto per i reati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, furto e ricettazione. Convalidato l'arresto, la Procura della Repubblica di Trani ha disposto per loro la misura cautelare della detenzione in carcere, mentre sono ancora in corso indagini per identificare il terzo complice.