Inseguita e molestata da un ghanese, ma arriva la Polizia

L'uomo ha anche sferrato un pugno ad un poliziotto

domenica 6 agosto 2017
A Bari, la Polizia di Stato ha arrestato un 35enne del Ghana, senza fissa dimora, resosi responsabile di violenza sessuale, resistenza a P.U., lesioni aggravate e rifiuto d'indicazione sulla propria identità personale.

Alle ore 21.00 circa, su segnalazione giunta al 113, relativa ad una donna in difficoltà perché molestata da un cittadino extracomunitario particolarmente aggressivo, due volanti sono state inviate in corrispondenza del sottopasso Maria Cristina di Savoia (conosciuto dai cittadini anche come piazza S. Antonio). Gli equipaggi, trovandosi nei pressi del luogo segnalato, sono giunti tempestivamente sul posto e hanno subito individuato una donna, in evidente stato di agitazione, tremolante e che non era in grado di interloquire per lo spavento, e a qualche metro da questa, un cittadino extracomunitario, che era stato trattenuto da alcuni passanti intervenuti in difesa della stessa.

Nella circostanza si apprendeva dalla vittima che al termine della giornata lavorativa, percorrendo a piedi il sottovia di via Maria Cristina di Savoia (conosciuto anche con sottovia S. Antonio), per raggiungere la sua abitazione, veniva rincorsa e raggiunta dallo straniero che la bloccava con forza e la palpeggiava in varie parti del corpo. La reazione veemente della malcapitata, che chiedeva aiuto urlando con forza, attirava l'attenzione dei passanti, circostanza che induceva l'aggressore a desistere e ad allontanarsi di qualche metro dalla donna. I poliziotti fermavano quindi l'autore del reato, che assumeva da subito un atteggiamento aggressivo e violento, infatti dopo aver proferito frasi senza senso, con uno scatto fulmineo sferrava un pugno al volto ad uno dei poliziotti intervenuti, per cui si rendeva necessario l'utilizzo del dissuasore spray al peperoncino, che determinando la perdita dell'orientamento nell'autore del reato, consentiva agli agenti di bloccarlo definitivamente, ammanettarlo e trarlo in arresto.

Durante il trasporto dello stesso presso gli uffici della locale Questura ed all'interno degli uffici di Polizia lo straniero continuava con a proferire minacce e pur essendo ammanettato, scalciava, sputava e spintonava chiunque fosse alla sua portata, rendendo l'espletamento delle formalità di rito difficoltose, a tal punto che i poliziotti erano costretti ad utilizzare nuovamente la forza per immobilizzarlo; infatti nella circostanza il ghanese colpiva nuovamente un secondo poliziotto con un forte pugno all'altezza dell'orecchio. A seguito dell'aggressione subita i due poliziotti colpiti al volto ricorrevano alle cure dei sanitari del pronto soccorso del locale Policlinico, ove venivano dichiarati guaribili rispettivamente in dieci e venti giorni salvo complicazioni. Al termine delle formalità di rito l'arrestato veniva condotto in carcere, a disposizione dell'A.G. procedente.