Insulti sessisti alla ex consigliera Melini, via al processo
Prima udienza questa mattina, sotto accusa basandosi sulla perizia il 5stelle Colella, prossimo appuntamento in aula il 7 gennaio
martedì 5 novembre 2019
17.53
Primo atto questa mattina per il processo che punta a stabilire la verità sui quanto accaduto l'anno scorso in Aula Dalfino, quando dall'urna della votazione uscì una scheda con un insulto sessista nei confronti della ormai ex consigliera comunale Irma Melini. In seguito all'accaduto venne effettuata una perizia grafologica dalla quale emerse che probabile colpevole potesse essere l'ex, anch'egli ora, consigliere pentastellato Francesco Colella, dichiaratosi sempre estraneo ai fatti.
Questa mattina, al tribunale di Bari, davanti al giudice monocratico Antonietta Guerra, Irma Melini accompagnata dal suo avvocato si è costituita parte civile nella causa che vede imputato proprio Colella. Prossimo appuntamento il 7 gennaio del prossimo anno. In quell'occasione verranno ascoltati tutti i presenti alla seduta del consiglio comunale incriminata.
«Dopo tante battaglie per dare dignità alla giustizia barese - scrive oggi Melini - sono tornata in questi palazzi come persona offesa. Oggi si è tenuta la prima udienza del processo a carico di Francesco Colella, imputato del reato di diffamazione aggravata a mio danno, in quanto ritenuto responsabile di avermi vilipeso per iscritto sulla scheda di voto segreto durante una seduta di Consiglio comunale del 14 novembre del 2017. Dopo due anni resta l'amarezza per quel terribile episodio, il ricordo di giornate confuse, di grande affetto da parte di molte amiche, amici e conoscenti e anche di grande falsità in quelle stanze "dorate" di Palazzo di Città. Oggi pensavo di essere più distaccata, più forte, meno fragile, invece mi sono agitata, non mi sentivo molto a mio agio e mi sono ritrovata ad ascoltare le poche parole del giudice con le braccia chiuse, incrociate, strette a me. Meno male che c'era il mio avvocato, ho pensato ad un certo punto. Altrimenti mi sarei sentita ancora una volta sola davanti alla stupidità, alla cattiveria , alla mediocrità dell'essere umano».
Questa mattina, al tribunale di Bari, davanti al giudice monocratico Antonietta Guerra, Irma Melini accompagnata dal suo avvocato si è costituita parte civile nella causa che vede imputato proprio Colella. Prossimo appuntamento il 7 gennaio del prossimo anno. In quell'occasione verranno ascoltati tutti i presenti alla seduta del consiglio comunale incriminata.
«Dopo tante battaglie per dare dignità alla giustizia barese - scrive oggi Melini - sono tornata in questi palazzi come persona offesa. Oggi si è tenuta la prima udienza del processo a carico di Francesco Colella, imputato del reato di diffamazione aggravata a mio danno, in quanto ritenuto responsabile di avermi vilipeso per iscritto sulla scheda di voto segreto durante una seduta di Consiglio comunale del 14 novembre del 2017. Dopo due anni resta l'amarezza per quel terribile episodio, il ricordo di giornate confuse, di grande affetto da parte di molte amiche, amici e conoscenti e anche di grande falsità in quelle stanze "dorate" di Palazzo di Città. Oggi pensavo di essere più distaccata, più forte, meno fragile, invece mi sono agitata, non mi sentivo molto a mio agio e mi sono ritrovata ad ascoltare le poche parole del giudice con le braccia chiuse, incrociate, strette a me. Meno male che c'era il mio avvocato, ho pensato ad un certo punto. Altrimenti mi sarei sentita ancora una volta sola davanti alla stupidità, alla cattiveria , alla mediocrità dell'essere umano».