Bari, "Io amo i libri", l'idea per il centro comunale di raccolta di Catino
La proposta dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo
martedì 25 febbraio 2020
L'Amministrazione comunale barese ha previsto la nascita di un nuovo Centro Comunale di Raccolta a Catino, popoloso quartiere a nord di Bari. Sarà punto di riferimento di tutto il V Municipio, in cui il porta a porta ha sfiorato ripetutamente punte del 70%, con Santo Spirito e Palese tra i quartieri più virtuosi.
Dopo i confronti delle scorse settimane tra l'Assessore all'Ambiente, Pietro Petruzzelli, la politica locale ed i cittadini, decisi dopo qualche mugugno dovuto alla vicinanza di alcune palazzine dell'edilizia popolare al luogo designato per il CCR, il 6 febbraio scorso è giunta una nuova proposta, che intende aiutare l'innesto di un altro circolo virtuoso, questa volta legato alla diffusione della cultura ed al riciclo di testi usati.
L'idea è stata ribattezzata "Io amo i libri - dalla differenziata al riutilizzo" ed è venuta all'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, da anni impegnata sul territorio municipale, e più in generale metropolitano, nella promozione della lettura.
Il Presidente, nonché ex consigliere provinciale prima e municipale poi, Nicola De Matteo, ha scritto alla Commissione Cultura del V Municipio affinché si facesse carico di interessare il Comune di Bari al progetto.
«Ho molto apprezzato il lavoro di Petruzzelli - scrive il numero uno dell'Accademia - per la progettazione del CCR a Catino e, prima della definitiva approvazione, mi permetto di fare una proposta. Il progetto CCR - continua De Matteo - verrà candidato dal Comune di Bari al bando regionale POR Puglia 2014-2020 (asse VI - azione 6.1) per cui è necessario dimostrare la virtuosità del progetto stesso, per ottenere il massimo finanziamento.
La proposta - prosegue la missiva - è quella di inserire nel CCR un settore specifico per il conferimento di libri di cui le famiglie intendono disfarsi e che, altrimenti, finirebbero distrutti».
Secondo De Matteo e l'Accademia, dunque, il progetto "Io amo i libri" darebbe la possibilità, dopo accurata selezione, di redistribuire i testi recuperabili a biblioteche di settore che già esistono nei nostri ospedali, nelle parrocchie, presso enti benefici, nei centri sociali e nelle case di cura private. Un esempio virtuoso, senza dubbio, che avvicinerebbe di molto Bari e strandard consolidati in altri Paesi europei.
La palla passa ora alla Commissione cultura del V Municipio che dovrà farsi carico di presentare la proposta all'esecutivo cittadino, prima dell'eventuale passaggio in Consiglio comunale.
Dopo i confronti delle scorse settimane tra l'Assessore all'Ambiente, Pietro Petruzzelli, la politica locale ed i cittadini, decisi dopo qualche mugugno dovuto alla vicinanza di alcune palazzine dell'edilizia popolare al luogo designato per il CCR, il 6 febbraio scorso è giunta una nuova proposta, che intende aiutare l'innesto di un altro circolo virtuoso, questa volta legato alla diffusione della cultura ed al riciclo di testi usati.
L'idea è stata ribattezzata "Io amo i libri - dalla differenziata al riutilizzo" ed è venuta all'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, da anni impegnata sul territorio municipale, e più in generale metropolitano, nella promozione della lettura.
Il Presidente, nonché ex consigliere provinciale prima e municipale poi, Nicola De Matteo, ha scritto alla Commissione Cultura del V Municipio affinché si facesse carico di interessare il Comune di Bari al progetto.
«Ho molto apprezzato il lavoro di Petruzzelli - scrive il numero uno dell'Accademia - per la progettazione del CCR a Catino e, prima della definitiva approvazione, mi permetto di fare una proposta. Il progetto CCR - continua De Matteo - verrà candidato dal Comune di Bari al bando regionale POR Puglia 2014-2020 (asse VI - azione 6.1) per cui è necessario dimostrare la virtuosità del progetto stesso, per ottenere il massimo finanziamento.
La proposta - prosegue la missiva - è quella di inserire nel CCR un settore specifico per il conferimento di libri di cui le famiglie intendono disfarsi e che, altrimenti, finirebbero distrutti».
Secondo De Matteo e l'Accademia, dunque, il progetto "Io amo i libri" darebbe la possibilità, dopo accurata selezione, di redistribuire i testi recuperabili a biblioteche di settore che già esistono nei nostri ospedali, nelle parrocchie, presso enti benefici, nei centri sociali e nelle case di cura private. Un esempio virtuoso, senza dubbio, che avvicinerebbe di molto Bari e strandard consolidati in altri Paesi europei.
La palla passa ora alla Commissione cultura del V Municipio che dovrà farsi carico di presentare la proposta all'esecutivo cittadino, prima dell'eventuale passaggio in Consiglio comunale.