Isole verdi in via Sparano, Melini attacca: «Una presa in giro»
La consigliera contro il sindaco: «Una "vittoria di Pirro". Portai io in aula la voce dei comitati»
giovedì 5 luglio 2018
17.39
Il verde in via Sparano continua a essere al centro del dibattito politico barese. Stamattina la piantumazione dei primi quattro alberi all'altezza dell'incrocio con via Principe Amedeo, che però non lascia tutti convinti.
La prima a storcere il naso è la consigliera del Gruppo misto Irma Melini, che attacca l'operato del sindaco Decaro, a partire dall'esborso economico resosi necessario per la variante al progetto che inizialmente non prevedeva spazi verdi lungo la strada dello shopping barese. «Un milione e cinquecentomila euro: questo è il costo dei "lavori supplementari delle intersezioni di Via Sparano", alias l'isola ambientale che Decaro dice di aver piantumato - dice la consigliera. Doppia beffa per noi baresi grazie a questo Sindaco e alla sua Giunta, che continua a prendere in giro i concittadini contribuenti: da un lato via Sparano ci costerà oltre 6 milioni di euro, che potevamo destinare alle periferie, dall'altro queste isole verdi non saranno sulla via principale (come dichiara lui), ma sulle intersezioni, come dice anche il Piano triennale delle opere pubbliche».
A Melini, inoltre, non sono andate giù alcune dichiarazioni rilasciate stamattina dal sindaco, che ha parlato di una «Vittoria di popolo» in relazione ai nuovi alberi di via Sparano. «Io la definisco "vittoria di Pirro" - controbatte Melini - visto che non perde occasione per dire bugie ai baresi. D'altronde, fui proprio io a portare in Consiglio anche con la monotematica le migliaia di firme dei baresi, che con l'omonimo Comitato spontaneo, chiedevano l'inserimento di aree a verde e zone d'ombra nella via in rifacimento, mai e sottolineo mai avallando questa ipotesi di aree verdi nelle sole traverse. Decaro, per giustificare la permanente assenza di verde in Via Sparano, continua ad appellarsi al vincolo "dell'effetto cannocchiale", dimenticando che i primi quattro classificati al progetto di idee, escluso ovviamente quello della Salimei, prevedevano filari di piante sui lati della via, garantendo quindi la visuale ma anche l'ombra e il verde».
«Dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto le Autorità contabili, il costo esorbitante di queste fioriere con sedute, che ho contestato al momento dell'approvazione del Piano delle opere pubbliche - conclude la consigliera di opposizione. Stride, quindi, con le condizioni di degrado di gran parte della Città, aver destinato su via Sparano un altro milione e mezzo per 40 alberi, che nessuno aveva chiesto, ma che oggi ha permesso al sindaco e assessore un'altra passerella mediatica».
La prima a storcere il naso è la consigliera del Gruppo misto Irma Melini, che attacca l'operato del sindaco Decaro, a partire dall'esborso economico resosi necessario per la variante al progetto che inizialmente non prevedeva spazi verdi lungo la strada dello shopping barese. «Un milione e cinquecentomila euro: questo è il costo dei "lavori supplementari delle intersezioni di Via Sparano", alias l'isola ambientale che Decaro dice di aver piantumato - dice la consigliera. Doppia beffa per noi baresi grazie a questo Sindaco e alla sua Giunta, che continua a prendere in giro i concittadini contribuenti: da un lato via Sparano ci costerà oltre 6 milioni di euro, che potevamo destinare alle periferie, dall'altro queste isole verdi non saranno sulla via principale (come dichiara lui), ma sulle intersezioni, come dice anche il Piano triennale delle opere pubbliche».
A Melini, inoltre, non sono andate giù alcune dichiarazioni rilasciate stamattina dal sindaco, che ha parlato di una «Vittoria di popolo» in relazione ai nuovi alberi di via Sparano. «Io la definisco "vittoria di Pirro" - controbatte Melini - visto che non perde occasione per dire bugie ai baresi. D'altronde, fui proprio io a portare in Consiglio anche con la monotematica le migliaia di firme dei baresi, che con l'omonimo Comitato spontaneo, chiedevano l'inserimento di aree a verde e zone d'ombra nella via in rifacimento, mai e sottolineo mai avallando questa ipotesi di aree verdi nelle sole traverse. Decaro, per giustificare la permanente assenza di verde in Via Sparano, continua ad appellarsi al vincolo "dell'effetto cannocchiale", dimenticando che i primi quattro classificati al progetto di idee, escluso ovviamente quello della Salimei, prevedevano filari di piante sui lati della via, garantendo quindi la visuale ma anche l'ombra e il verde».
«Dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto le Autorità contabili, il costo esorbitante di queste fioriere con sedute, che ho contestato al momento dell'approvazione del Piano delle opere pubbliche - conclude la consigliera di opposizione. Stride, quindi, con le condizioni di degrado di gran parte della Città, aver destinato su via Sparano un altro milione e mezzo per 40 alberi, che nessuno aveva chiesto, ma che oggi ha permesso al sindaco e assessore un'altra passerella mediatica».