Istituto tumori Giovanni Paolo II, dalla Banca d'Italia donazione di 50mila euro
Sarà destinata all'acquisto di due coloscopi e di protesi in silicone post mastectomia
sabato 20 maggio 2023
Banca d'Italia dona 50mila euro all'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II", Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. La donazione, voluta dal governatore Ignazio Visco, è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala "Massimo Tommasino" dell'Istituto, alla presenza di Sergio Magarelli direttore della sede di Bari della Banca d'Italia, e di Alessandro Delle Donne e Raffaella Massafra, rispettivamente direttore generale e vicedirettore scientifico dell'IRCCS barese.
"Questo riconoscimento da parte di un ente così autorevole – spiega Delle Donne – ci inorgoglisce e ci stimola a proseguire il nostro impegno per la ricerca e per dare ai nostri pazienti le migliori cure. Il reperimento dei fondi per sostenere la ricerca è parte essenziale del nostro lavoro. Siamo impegnati attivamente per candidare quanti più progetti possibili per il PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza; scandagliamo ogni bando o avviso ministeriale; attiviamo ogni possibile collaborazione con soggetti profit e no profit. Questa significativa donazione che arriva dalla Banca d'Italia è un tassello prezioso di questo percorso. Non possiamo che esserne grati e cercheremo di sfruttarlo al meglio".
Il finanziamento concesso dalla Banca d'Italia servirà ad acquistare due coloscopi tecnicamente avanzati e delle protesi per la ricostruzione del complesso areola/capezzolo. I coloscopi saranno utilizzati per gli esami di screening di secondo livello nell'unità operativa di endoscopia digestiva e nell'unità operativa di chirurgia generale ad indirizzo oncologico, e supporteranno le ricerca in corso sul tumore del colon-retto. Le protesi per la ricostruzione del complesso areola capezzolo, invece, permetteranno di completare la ricostruzione mammaria, necessaria a seguito degli interventi di mastectomia, durante i quali molto spesso l'areola e il capezzolo sono danneggiati o rimossi. L'intervento chirurgico di ricostruzione avrà significative ricadute non solo estetiche ma anche psicologiche per le pazienti.
"Accogliamo con grande onore e soddisfazione la notizia di questa donazione – così Raffaella Massafra - che giunge in una settimana particolarmente positiva per il nostro Istituto. Solo una settimana fa infatti, abbiamo ricevuto due premi dall'Associazione di Ingegneria Clinica D'Italia, ottenuti grazie all'impegno di giovanissimi ricercatori che spesso, anche in condizioni di precarietà, danno anima e corpo per puro amore verso la ricerca. Il finanziamento che abbiamo ricevuto da Banca d'Italia lo dedico, e sono certa di accogliere anche la volontà del nostro direttore generale e di tutti noi qui presenti, al caro Prof. Tommasino, nostro direttore Scientifico che ci ha lasciato a dicembre scorso e a cui abbiamo intitolato questa sala conferenza. Il professore è stato uno scienziato di fama internazionale, di rara eleganza intellettuale e morale e che tanto ha insegnato a tutti noi ricercatori nel suo breve passaggio in Istituto".
Soddisfatto della donazione anche Gero Grassi, Presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell'Istituto tumori.
"Questo riconoscimento da parte di un ente così autorevole – spiega Delle Donne – ci inorgoglisce e ci stimola a proseguire il nostro impegno per la ricerca e per dare ai nostri pazienti le migliori cure. Il reperimento dei fondi per sostenere la ricerca è parte essenziale del nostro lavoro. Siamo impegnati attivamente per candidare quanti più progetti possibili per il PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza; scandagliamo ogni bando o avviso ministeriale; attiviamo ogni possibile collaborazione con soggetti profit e no profit. Questa significativa donazione che arriva dalla Banca d'Italia è un tassello prezioso di questo percorso. Non possiamo che esserne grati e cercheremo di sfruttarlo al meglio".
Il finanziamento concesso dalla Banca d'Italia servirà ad acquistare due coloscopi tecnicamente avanzati e delle protesi per la ricostruzione del complesso areola/capezzolo. I coloscopi saranno utilizzati per gli esami di screening di secondo livello nell'unità operativa di endoscopia digestiva e nell'unità operativa di chirurgia generale ad indirizzo oncologico, e supporteranno le ricerca in corso sul tumore del colon-retto. Le protesi per la ricostruzione del complesso areola capezzolo, invece, permetteranno di completare la ricostruzione mammaria, necessaria a seguito degli interventi di mastectomia, durante i quali molto spesso l'areola e il capezzolo sono danneggiati o rimossi. L'intervento chirurgico di ricostruzione avrà significative ricadute non solo estetiche ma anche psicologiche per le pazienti.
"Accogliamo con grande onore e soddisfazione la notizia di questa donazione – così Raffaella Massafra - che giunge in una settimana particolarmente positiva per il nostro Istituto. Solo una settimana fa infatti, abbiamo ricevuto due premi dall'Associazione di Ingegneria Clinica D'Italia, ottenuti grazie all'impegno di giovanissimi ricercatori che spesso, anche in condizioni di precarietà, danno anima e corpo per puro amore verso la ricerca. Il finanziamento che abbiamo ricevuto da Banca d'Italia lo dedico, e sono certa di accogliere anche la volontà del nostro direttore generale e di tutti noi qui presenti, al caro Prof. Tommasino, nostro direttore Scientifico che ci ha lasciato a dicembre scorso e a cui abbiamo intitolato questa sala conferenza. Il professore è stato uno scienziato di fama internazionale, di rara eleganza intellettuale e morale e che tanto ha insegnato a tutti noi ricercatori nel suo breve passaggio in Istituto".
Soddisfatto della donazione anche Gero Grassi, Presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell'Istituto tumori.