Jobs Act del lavoro autonomo, Losacco riflette sulla legge approvata
«Una legge soprattutto per i giovani, per i quali bisognerà continuare a intervenire»
martedì 16 maggio 2017
"Come ha ricordato il Ministro Padoan nel G7 appena concluso a Bari, non c'è ripresa economica senza inclusione sociale, senza cioè provvedimenti che puntano a migliorare la vita delle persone. Uno di questi è il Jobs Act del lavoro autonomo approvato mercoledì dal Senato e che introduce tutele e di garanzie per questa tipologia di lavoratori. Maternità, malattia, congedo parentale, riposi, maggiore deducibilità delle spese per l'aggiornamento professionale, infine vincoli più stretti sui tempi di pagamento delle fatture, che in alcun modo potranno superare i 60 giorni, tasto dolente per chi ha una partita Iva".
Così Alberto Losacco, deputato barese del Partito Democratico, in una nota. "Con il Provvedimento viene introdotta, inoltre, la nozione di lavoro agile, ossia quello di un lavoro che può essere svolto da qualsiasi luogo, legato però al diritto alla disconnessione, un principio che per la prima volta fa capolino nel nostro ordinamento e che punta a ristabilire una chiara divisione tra tempi di lavoro e tempo libero. Quella dei lavoratori autonomi è un'Italia che per troppo tempo è stata guardata con sospetto, punita con una pressione fiscale da record, quando invece per combattere l'evasione c'era e c'è bisogno di meno tasse e di un sistema più efficace di controlli. Nella legge non mancano altri elementi degni di nota, ma la più importante è nell'inversione culturale, nell'aver finalmente dato cittadinanza ai bisogni di quest'Italia dinamica e vitale, che spesso sa misurarsi con ambiti competitivi molto difficili, che non manca di produrre innovazione e opportunità per sé e per gli altri. In questo tempo poi le Partite Iva sono anche diventate il simbolo di tante ragazze e ragazzi che, negli anni difficili della crisi, hanno scommesso sulla propria intraprendenza e voglia di fare, puntando su vecchie e soprattutto nuove professioni, come tutte quelle legate alla rivoluzione tecnologica.
È quella che in Puglia, grazie alla straordinaria intuizione di Guglielmo Minervini, abbiamo imparato a conoscere come la generazione dei Bollenti Spiriti e che, ancora oggi, continua a scrivere straordinarie pagine d'innovazione sociale, di talento, di coraggio. A conferma che il compito della politica deve essere quello di liberare le energie sociali, le competenze, la voglia di fare delle persone, a cominciare proprio dai giovani. E allora il Jobs Act del lavoro autonomo è soprattutto una legge per i giovani. Sono quelli che più hanno pagato durante gli anni della crisi e per i quali bisognerà continuare a intervenire, perché rappresentano anche il cuore pulsante, il motore, di quell'Italia in grado di misurarsi con le prossime sfide. Una su tutte, per Bari e la Puglia, quella della sperimentazione del 5G dove molti dei nostri ragazzi dovranno far vivere tutto il loro ingegno. Il lavoro autonomo attendeva da troppo tempo un provvedimento come questo. C'è ancora da fare, a cominciare dal tema della pressione fiscale, ma oggi va riconosciuto a questo Governo e al PD di aver dato all'Italia un'altra legge davvero importante".
Così Alberto Losacco, deputato barese del Partito Democratico, in una nota. "Con il Provvedimento viene introdotta, inoltre, la nozione di lavoro agile, ossia quello di un lavoro che può essere svolto da qualsiasi luogo, legato però al diritto alla disconnessione, un principio che per la prima volta fa capolino nel nostro ordinamento e che punta a ristabilire una chiara divisione tra tempi di lavoro e tempo libero. Quella dei lavoratori autonomi è un'Italia che per troppo tempo è stata guardata con sospetto, punita con una pressione fiscale da record, quando invece per combattere l'evasione c'era e c'è bisogno di meno tasse e di un sistema più efficace di controlli. Nella legge non mancano altri elementi degni di nota, ma la più importante è nell'inversione culturale, nell'aver finalmente dato cittadinanza ai bisogni di quest'Italia dinamica e vitale, che spesso sa misurarsi con ambiti competitivi molto difficili, che non manca di produrre innovazione e opportunità per sé e per gli altri. In questo tempo poi le Partite Iva sono anche diventate il simbolo di tante ragazze e ragazzi che, negli anni difficili della crisi, hanno scommesso sulla propria intraprendenza e voglia di fare, puntando su vecchie e soprattutto nuove professioni, come tutte quelle legate alla rivoluzione tecnologica.
È quella che in Puglia, grazie alla straordinaria intuizione di Guglielmo Minervini, abbiamo imparato a conoscere come la generazione dei Bollenti Spiriti e che, ancora oggi, continua a scrivere straordinarie pagine d'innovazione sociale, di talento, di coraggio. A conferma che il compito della politica deve essere quello di liberare le energie sociali, le competenze, la voglia di fare delle persone, a cominciare proprio dai giovani. E allora il Jobs Act del lavoro autonomo è soprattutto una legge per i giovani. Sono quelli che più hanno pagato durante gli anni della crisi e per i quali bisognerà continuare a intervenire, perché rappresentano anche il cuore pulsante, il motore, di quell'Italia in grado di misurarsi con le prossime sfide. Una su tutte, per Bari e la Puglia, quella della sperimentazione del 5G dove molti dei nostri ragazzi dovranno far vivere tutto il loro ingegno. Il lavoro autonomo attendeva da troppo tempo un provvedimento come questo. C'è ancora da fare, a cominciare dal tema della pressione fiscale, ma oggi va riconosciuto a questo Governo e al PD di aver dato all'Italia un'altra legge davvero importante".