L'Accademia delle Belle arti di Bari compie cinquant'anni, al Piccinni le celebrazioni
Decaro: «Vi siete dovuti conquistare prestigio e l’importanza e avete lottato contro pregiudizi e luoghi comuni»
venerdì 17 giugno 2022
19.03
Questa mattina il sindaco Antonio Decaro è intervenuto all'evento organizzato nel Teatro comunale "N. Piccinni" per celebrare il cinquantenario della nascita dell'Accademia di Belle Arti di Bari (1970-2020).
«Oggi l'Accademia compie 50 anni e, come capita a tanti, arrivati a questo traguardo ci si pone spesso davanti ad un bilancio di quello che abbiamo fatto, di cosa abbiamo fatto bene o avremmo potuto fare meglio - ha esordito Decaro -. Da osservatore esterno, nonché grandissimo estimatore di questa realtà formativa d'eccellenza, oggi non posso che rendervi l'omaggio della città intera e dell'area metropolitana di Bari per quello che avete fatto ma anche e soprattutto per quello che avete rappresentato per questo territorio. I due preziosi volumi - quello di Pietro Marino e l'altro di Lia Di Venere e Antonella Marino - realizzati in occasione dell'anniversario, ripercorrono la vita dell'Accademia dai suoi presupposti fino ad oggi.
Certamente non avete avuto vita facile: in questi cinquant'anni avete dovuto lavorare per conquistarvi il prestigio e l'importanza che oggi celebriamo e avete lottato contro pregiudizi e luoghi comuni che, per troppo tempo, hanno relegato questa nostra realtà ad una scuola di formazione minore, o comunque meno prestigiosa di altre.
Invece, oggi non solo la legge ha sancito la caratterizzazione universitaria dell'Accademia ma anche l'intelligente e appassionata guida, come ricordava ieri il presidente Ennio Triggiani dalle colonne della Gazzetta, di una squadra che punta a vincere ha dato una decisiva svolta in questa direzione. Di questo la città vi ringrazia e vi rende merito. Grazie al Presidente Triggiani, al direttore Chielli e alla struttura amministrativa ma anche al duro lavoro e alla passione di tanti docenti e allievi che hanno vissuto e animato l'Accademia di Belle arti di Bari, oggi questa è a tutti gli effetti una realtà formativa di eccellenza, barese, pugliese e del sud Italia.
Ed è la ragione per cui qualche anno fa la Città metropolitana di Bari, nell'ambito delle attività di co-pianificazione della spesa degli investimenti del Patto della città metropolitana di Bari, ha deciso di finanziare la progettazione delle nuova sede dell'accademia e, quindi, la sua realizzazione all'interno della grande area urbana dell'ex caserma Rossani nel cuore della città, con un finanziamento di oltre 20 milioni di euro.
Questa decisione, è bene ricordarlo, è stata assunta all'unanimità da tutti i 41 sindaci dell'area metropolitana. Ci tengo a specificare questo dato per offrire a tutti voi la cifra del legame che questo istituto ha con il territorio metropolitano di Bari e il suo valore strategico.
Di qui la scelta di dare a questa fucina di talenti una sede degna, all'altezza del potenziale che esprime quotidianamente in termini di risorse umane formate, di opere realizzate nei nostri comuni e di prestigio che si riversa sulla città.
Per questo siamo stati ancora più felici di poter scegliere un sito per la nuova allocazione che fosse all'altezza di un Ente che fonda sulla bellezza la sua mission istituzionale: la ex caserma Rossani con i suoi edifici storici, che da grande vuoto urbanistico si va, via via, trasformando in un polo della cultura, del tempo libero e dell'arte, nel quale l'Accademia sarà il centro propulsore di tutte le attività.
Va letta in quest'ottica la scelta felice dei progettisti, i tecnici di Isolarchitetti di Torino, di realizzare nella grande area centrale cementificata, comunemente chiamata piazza d'armi, una in piazza d'arti.
Vogliamo che le allieve e gli allievi possano lasciarsi ispirare così come vogliamo che l'Accademia possa proseguire nel suo percorso di internazionalizzazione delle arti e dei saperi mettendo a disposizione dei ragazzi e dei progetti a venire una nuova sede che racconta una città che ha voglia di investire sui suoi talenti e sul valore della contaminazione delle arti e delle culture.
L'intervento a cui stiamo lavorando prevede realizzazione della nuova sede dell'Accademia delle Belle Arti di Bari all'interno di altri tre dei principali edifici presenti nell'area della ex caserma Rossani. Le scelte progettuali per la collocazione delle diverse funzioni e i criteri generali per le operazioni di restauro degli edifici esistenti sono state condivise con la Soprintendenza e, in fase di elaborazione, si è tenuto conto delle esigenze funzionali e quantitative dell'Accademia per garantire la massima funzionalità tarata sulle specificità delle vostre attività. Entro l'anno contiamo di appaltare la gara così da procedere nel 2023 con l'avvio dei lavori.
Con l'auspicio di poter avviare insieme il primo cantiere che regalerà finalmente all'Accademia di Belle arti di Bari la sede che merita, e aprire così una nuova stagione di successi e traguardi, vi auguro altri cinquanta di questi anni».
«Oggi l'Accademia compie 50 anni e, come capita a tanti, arrivati a questo traguardo ci si pone spesso davanti ad un bilancio di quello che abbiamo fatto, di cosa abbiamo fatto bene o avremmo potuto fare meglio - ha esordito Decaro -. Da osservatore esterno, nonché grandissimo estimatore di questa realtà formativa d'eccellenza, oggi non posso che rendervi l'omaggio della città intera e dell'area metropolitana di Bari per quello che avete fatto ma anche e soprattutto per quello che avete rappresentato per questo territorio. I due preziosi volumi - quello di Pietro Marino e l'altro di Lia Di Venere e Antonella Marino - realizzati in occasione dell'anniversario, ripercorrono la vita dell'Accademia dai suoi presupposti fino ad oggi.
Certamente non avete avuto vita facile: in questi cinquant'anni avete dovuto lavorare per conquistarvi il prestigio e l'importanza che oggi celebriamo e avete lottato contro pregiudizi e luoghi comuni che, per troppo tempo, hanno relegato questa nostra realtà ad una scuola di formazione minore, o comunque meno prestigiosa di altre.
Invece, oggi non solo la legge ha sancito la caratterizzazione universitaria dell'Accademia ma anche l'intelligente e appassionata guida, come ricordava ieri il presidente Ennio Triggiani dalle colonne della Gazzetta, di una squadra che punta a vincere ha dato una decisiva svolta in questa direzione. Di questo la città vi ringrazia e vi rende merito. Grazie al Presidente Triggiani, al direttore Chielli e alla struttura amministrativa ma anche al duro lavoro e alla passione di tanti docenti e allievi che hanno vissuto e animato l'Accademia di Belle arti di Bari, oggi questa è a tutti gli effetti una realtà formativa di eccellenza, barese, pugliese e del sud Italia.
Ed è la ragione per cui qualche anno fa la Città metropolitana di Bari, nell'ambito delle attività di co-pianificazione della spesa degli investimenti del Patto della città metropolitana di Bari, ha deciso di finanziare la progettazione delle nuova sede dell'accademia e, quindi, la sua realizzazione all'interno della grande area urbana dell'ex caserma Rossani nel cuore della città, con un finanziamento di oltre 20 milioni di euro.
Questa decisione, è bene ricordarlo, è stata assunta all'unanimità da tutti i 41 sindaci dell'area metropolitana. Ci tengo a specificare questo dato per offrire a tutti voi la cifra del legame che questo istituto ha con il territorio metropolitano di Bari e il suo valore strategico.
Di qui la scelta di dare a questa fucina di talenti una sede degna, all'altezza del potenziale che esprime quotidianamente in termini di risorse umane formate, di opere realizzate nei nostri comuni e di prestigio che si riversa sulla città.
Per questo siamo stati ancora più felici di poter scegliere un sito per la nuova allocazione che fosse all'altezza di un Ente che fonda sulla bellezza la sua mission istituzionale: la ex caserma Rossani con i suoi edifici storici, che da grande vuoto urbanistico si va, via via, trasformando in un polo della cultura, del tempo libero e dell'arte, nel quale l'Accademia sarà il centro propulsore di tutte le attività.
Va letta in quest'ottica la scelta felice dei progettisti, i tecnici di Isolarchitetti di Torino, di realizzare nella grande area centrale cementificata, comunemente chiamata piazza d'armi, una in piazza d'arti.
Vogliamo che le allieve e gli allievi possano lasciarsi ispirare così come vogliamo che l'Accademia possa proseguire nel suo percorso di internazionalizzazione delle arti e dei saperi mettendo a disposizione dei ragazzi e dei progetti a venire una nuova sede che racconta una città che ha voglia di investire sui suoi talenti e sul valore della contaminazione delle arti e delle culture.
L'intervento a cui stiamo lavorando prevede realizzazione della nuova sede dell'Accademia delle Belle Arti di Bari all'interno di altri tre dei principali edifici presenti nell'area della ex caserma Rossani. Le scelte progettuali per la collocazione delle diverse funzioni e i criteri generali per le operazioni di restauro degli edifici esistenti sono state condivise con la Soprintendenza e, in fase di elaborazione, si è tenuto conto delle esigenze funzionali e quantitative dell'Accademia per garantire la massima funzionalità tarata sulle specificità delle vostre attività. Entro l'anno contiamo di appaltare la gara così da procedere nel 2023 con l'avvio dei lavori.
Con l'auspicio di poter avviare insieme il primo cantiere che regalerà finalmente all'Accademia di Belle arti di Bari la sede che merita, e aprire così una nuova stagione di successi e traguardi, vi auguro altri cinquanta di questi anni».