L'ex mercato di via Carrante e i suoi sei mila mq difficili da gestire
Diverse volte il comune, proprietario dell'immobile, ha tentato di concederlo in affidamento, ma i costi esosi hanno fatto desistere chiunque
sabato 20 aprile 2019
8.52
C'è una struttura nel quartiere Poggiofranco a Bari che tutti conoscono come l'ex mercato coperto e che da anni è abbandonata al suo destino. Continua il nostro viaggio negli immobili abbandonati della città, luoghi un tempo pieni di vita, rumori, suoni e oggi silenziosi fantasmi di un passato prossimo. L'ex mercato di Poggiofranco è una struttura su tre piani di circa 6 mila metri quadri. Qui, dall'inizio degli anni '90 gli abitanti del quartiere, e non solo, facevano la spesa, contrattavano il prezzo della carne, acquistavano beni di vari tipo. Poi nel 2003 le saracinesche si sono abbassate. I circa 50 operatori hanno deciso di abbandonare i locali non riuscendo a sostenere i costi.
Da allora tutto è fermo. Avvicinandosi alla struttura si può notare come la porta di ingresso sia sigillata. Rimane la scritta "PARCHEGGIO CLIENTI" sopra quello che un tempo era l'accesso per le auto al piano interrato. Qualcuno ha arricchito le mura con tag e disegni. Solo nel giugno del 2010 rivisse per pochi mesi, grazie all'occupazione di alcuni ragazzi tra i 19 e i 30 anni, che avevano l'intenzione di risistemarlo e ridare alla città un luogo importante. La loro avventura andò a sbattere con la linea dura dell'amministrazione Emiliano che nell'agosto del 2011 dispose lo sgombero. Ci fu un altro tentativo di occupazione, nel 2004, ma in quel caso non andò a buon fine.
Negli anni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno tentato di darlo in affidamento, cambiando anche la sua destinazione d'uso rendendolo immobile da destinare a progetti "socio-assistenziali" ma i costi importanti da sostenere per la riqualificazione (si parla di 1 milione di euro se non di più) oltre ai grossi costi di affitto hanno portato tutti a desistere. D'altronde l'ultimo bando ad interessare la struttura è stato pubblicato lo scorso 30 luglio e si parlava di un affitto annuo pari a 379.353,60 euro. E ad oggi sul sito del comune., nonostante la scadenza fosse il 28 settembre 2018 nulla è dato sapere sull'esito.
Solo una piccola parte dell'immobile nel tempo è stata recuperata ed adibita a biblioteca, e rientra nel progetto Colibrì per cui sarà anche sistemata e rinnovata.
Da allora tutto è fermo. Avvicinandosi alla struttura si può notare come la porta di ingresso sia sigillata. Rimane la scritta "PARCHEGGIO CLIENTI" sopra quello che un tempo era l'accesso per le auto al piano interrato. Qualcuno ha arricchito le mura con tag e disegni. Solo nel giugno del 2010 rivisse per pochi mesi, grazie all'occupazione di alcuni ragazzi tra i 19 e i 30 anni, che avevano l'intenzione di risistemarlo e ridare alla città un luogo importante. La loro avventura andò a sbattere con la linea dura dell'amministrazione Emiliano che nell'agosto del 2011 dispose lo sgombero. Ci fu un altro tentativo di occupazione, nel 2004, ma in quel caso non andò a buon fine.
Negli anni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno tentato di darlo in affidamento, cambiando anche la sua destinazione d'uso rendendolo immobile da destinare a progetti "socio-assistenziali" ma i costi importanti da sostenere per la riqualificazione (si parla di 1 milione di euro se non di più) oltre ai grossi costi di affitto hanno portato tutti a desistere. D'altronde l'ultimo bando ad interessare la struttura è stato pubblicato lo scorso 30 luglio e si parlava di un affitto annuo pari a 379.353,60 euro. E ad oggi sul sito del comune., nonostante la scadenza fosse il 28 settembre 2018 nulla è dato sapere sull'esito.
Solo una piccola parte dell'immobile nel tempo è stata recuperata ed adibita a biblioteca, e rientra nel progetto Colibrì per cui sarà anche sistemata e rinnovata.