L'iniziativa dell'Asl Bari un cinema da vedere e da creare: così i film diventano terapia per i minori

In 20, tra bambini e adolescenti, hanno partecipato al progetto nato per imparare a gestire emozioni e relazioni, realizzato dal Centro NPIA-Autismo “Colli Grisoni” di Bari

mercoledì 17 luglio 2024 12.33
Il cinema da vedere e da realizzare, dando libero sfogo alla creatività. Così la settima arte, la cinematografia, è entrata a far parte del progetto terapeutico del Centro "Colli Grisoni" di Bari dedicato a 20 bambini e adolescenti dai 7 ai 14 anni, "protagonisti" del lavoro finale presentato oggi pomeriggio, alla presenza del direttore del Dipartimento medicina dell'età evolutiva dottor Mariano Manzionna, a genitori, operatori sanitari e agli stessi partecipanti: un breve cortometraggio animato, realizzato utilizzando gli avatar/personaggi nati dalla fantasia dei giovani utenti che hanno rappresentato il proprio modo di "vedere se stessi" sotto forma di disegni.

È il punto culminante di un percorso lungo tre mesi, elaborato e realizzato dalla U.O.S.V.D. NPIA centrale e Autismo della ASL Bari, diretta dal dottore Cesare Porcelli, insieme alla cooperativa sociale "Il Nuovo Fantarca", con cui è stata instaurata una collaborazione a partire da maggio 2024 con la finalità di proporre in ambito ambulatoriale il progetto "Cinema in Ospedale – Films in Hospital".

Un progetto innovativo e sperimentale europeo nato nel 2021 che vede agire in rete sei partner tra cui, per l'Italia, "Il Nuovo Fantarca", cofinanziato da EACEA crea media 2021– AudFilmEdu dal Ministero della Cultura – direzione generale cinema e audiovisivo – progetti speciali e dal Garante dei diritti dei minori della Regione Puglia.

Scopo principale del progetto realizzato dal servizio di NPIA-Autismo è la promozione del benessere psicologico in minori con problematiche emotivo comportamentali e relazionali, insegnandogli a riconoscere e gestire emozioni, sentimenti e stati d'animo.

Gli spazi dell'ambulatorio del Centro "Colli Grisoni" di Bari sono diventati il fulcro di percorsi laboratoriali seguiti dall'educatrice Annarita di Gioia (Il Nuovo Fantarca) e dall'équipe multidisciplinare della NPIA, che hanno coinvolto due gruppi distinti, quello dei bambini e delle bambine da 7 a 10 anni e quello degli adolescenti, ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, per un totale di 20 minori. Partendo dalla visione di alcuni cortometraggi presenti nella ricca piattaforma di Cinema in Ospedale www.cinemainospedale.it, entrambi i gruppi hanno avuto modo di affrontare diverse tematiche legate alle emozioni, ai sentimenti e alle relazioni.

Ogni appuntamento ha previsto attività espressive individuali e in piccolo gruppo, quali il disegno, il podcast, il doppiaggio, le tecniche di animazione stop motion, volte a favorire la libera espressione di sé fuori da qualsiasi giudizio, il confronto con i pari e con l'adulto esperto, accettazione dei suggerimenti, apertura ai cambiamenti, aumento dei tempi di attenzione e concentrazione sul compito, rispetto delle opinioni altrui, contenimento dell'impulsività, attraverso il coinvolgimento creativo e un approccio ludico-espressivo.

Durante i laboratori con i bambini e le bambine (6-9 anni), è stata offerta ai genitori la possibilità di partecipare ad incontri di gruppo condotti dallo psicologo, per confrontarsi su vari argomenti riguardanti il rapporto con i figli, in particolare sul "tempo di qualità" garantito dagli adulti e sulle modalità per ottenere una maggiore efficacia educativa.

Il gruppo degli adolescenti, inoltre, ha avuto l'opportunità di sperimentare la pratica del doppiaggio cinematografico, i cui risultati sono stati presentati durante l'evento finale, dando voce a personaggi di film senza dialoghi con l'esperto e musicista Nino La Montanara e le tecniche di animazione cinematografica con il cartoonist Domingo Bombini.